I ferraristi senza champagne lo hanno chiesto alla McLaren! Dall’inviato Marco Evangelisti SAN PAOLO - E adesso dove troviamo lo champagne? A di­mostrazione del fatto che la Ferrari sperava sì nel titolo mondiale ma non osava crederci davvero, il team non ave­va portato in Brasile le bottiglie per brindare a un even­tuale successo. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché in effetti le probabilità di farcela erano davvero scarse. E allora le ragazze del catering hanno preso coraggio e sono andate a chiedere aiuto ai colleghi della McLaren. Quelli sì che avevano lo champagne in fresco e alla fine del gran premio non sapevano cosa farci, quindi quattro bot­tiglie sono passate dal frigorifero della squadra di Hamil­ton al garage della Rossa. La cortesia reciproca è durata poco. Appena scoppiato il giallo delle benzine, gli uomini della McLaren sono andati dai commissari a sollecitare la squalifica delle tre macchine che hanno preceduto Hamil­ton, impedendogli di conquistare il titolo.
Il patron della F.1 ha criticato sul Mirror la tattica McLaren in Brasile: "Se non avesse richiamato Hamilton per quello stupido pit stop il titolo sarebbe di Lewis. Kimi? Ora è campione, spero che cominci a parlare un po' di più" LONDRA (Inghilterra), 25 ottobre 2007 - Bernie Ecclestone se la prende con Ron Dennis per il mancato titolo del suo "cocco" Lewis Hamilton. Stando a quanto riporta in esclusiva il "Daily Mirror" sarebbe stata, infatti, la strategia di gara completamente sbagliata decisa dalla McLaren a pregiudicare l’esito finale del GP del Brasile e, di conseguenza, a rovinare il sogno mondiale del pilota inglese. In particolare, il pit stop supplementare deciso proprio da Dennis ad inizio gara, che Ecclestone ha bollato come "stupido" e che avrebbe fatto perdere posizioni fondamentali a Lewis. RAMMARICATO - "Ron ha dato il titolo a Raikkonen – ha tuonato il grande capo della F.1 – perché se non avesse richiamato Hamilton ai box per quello stupido cambio gomme, il ragazzo avrebbe vinto il campionato. Invece, per quel pit stop inutile e azzardato ha perso 25 secondi ed è scivolato indietro nelle posizioni. Avesse perso solo 15 secondi, sarebbe arrivato quarto e avrebbe conquistato il titolo mondiale". Ecclestone, che non ha mai nascosto la sua spiccata predilezione per il talentuoso ma ancora un po’ immaturo pilota di colore, si è detto molto rammaricato per il giovane Hamilton e non si è trattenuto dal mandare una frecciatina al neo campione della Ferrari. PARLARE - "Mi dispiace molto per Lewis, soprattutto dopo quello che ha fatto vedere in questa stagione. Adesso il campione è Raikkonen e spero solo che cominci a parlare un po’ di più". Dubbi sulla condotta di gara della McLaren sono arrivati anche dal tre volte campione del mondo, nonché ex Ferrarista, Niki Lauda. "Dennis era convinto che un pit stop extra gli avrebbe fatto guadagnare 10 secondi, ma non è stato abbastanza. Una strategia con due pit stop avrebbe portato Hamilton sopra la quinta posizione e gli avrebbe dato il titolo. Dobbiamo guardare i tempi: ci sono 20 secondi che mancano ed è questo il motivo per cui la McLaren è rimasta fregata". CILINDRI - Ieri, intanto, il giornale spagnolo “Marca” aveva accusato Hamilton di aver commesso lui stesso un errore, definito "da principiante", durante le fasi del GP del Brasile, premendo per sbaglio il pulsante che aziona il limitatore di velocità. Ma un portavoce della scuderia anglo-tedesca ha smentito le illazioni e le accuse al baby-pilota: "Il problema è stato causato da un difetto del cambio che seleziona il "folle" e non dal fatto che Lewis abbia azionato il pulsante in maniera scorretta". Una versione confermata anche dal direttore tecnico Martin Whitmarsh: "Sembra che i cilindri del cambio siano andati fuori uso, e senza possibilità di controllo da parte del pilota, probabilmente per un difetto idraulico". Comunque sia davvero andata sulla pista di Interlagos, resta il fatto che Raikkonen – e la Ferrari – sono campioni del mondo. Piaccia o no a Bernie Ecclestone… Simona Marchetti