Si intasa, degrada , diventa meno permeabile e quindi si "riempie" prima. In realtà il trigger per la rigenerazione non è la quantità di particolato, ma le contropressioni che lasciano presumere quanto particolato abbia accumulato. E' vitale che la contropressione non superi valori critici quindi arrivata alla soglia la centralina "gli da fuoco" per pulire l'elemento filtrante.
Finora ho consumato solo 150 litri di Hvo al 100% e sto riscontrando gli stessi intervalli tra una rigenerazione e l'altra, per cui il tuo ragionamento fila. Purtroppo alcuni meccanismi del dpf non li conosciamo (almeno io) ma se realmente Hvo produce meno particolato e l'auto rigenera comunque in base alle stime che effettua, probabilmente le rigenerazioni durano meno e sarebbe un indiscutibile vantaggio, ma siamo sempre nel mondo dei se.
Io vedo le contropressioni, che sono indice di quanto si riempie il filtro, con HVO stanno più basse a quanto pare. Questo fa il paio con chi lo sta utilizzando senza DPF e dice che la fumosità visibile si è praticamente azzerata. A quanto vedo le rigenerazioni durano uguale, sono basate sull'algoritmo, mentre sono un po' meno frequenti.
questo è interessante, oggi ho fatto la prima rigenerazione e si è fermata prima, sui 9gr mi pare, mentre di solito arriva a 5-6gr. dovrei controllare le pressioni?
Controlla entrambi i valori del soot e la contropressione o pressione differenziale, mettili sulla dashboard.
In bimmertool non c'è il soot simulato ma c'è la pressione differenziale (back pressure), i live data di bimmertool sono la dashboard configurabile.
Un po' una credenza popolare in quanto per il nord italia il gasolio per autotrazione proviene tutto dalla stessa raffineria, Eni tra l'altro, di Sannazaro (PV).
Il gasolio standard B7 è identico per tutti, indipendentemente dal marchio proposto. Discorso diverso per i cosiddetti gasoli "premium", la cui base è sempre la medesima ma la formulazione chimica è specifica e proprietaria per ogni marchio.
Quindi quando si leggono pregiudizi sul rifornirsi alle pompe bianche perché il gasolio sarebbe scadente, semmai la differenza la fa la gestione dell’impianto e delle cisterne che forse, ma non ci giurerei, in quelle di marchio Premium sono curate maggiormente e/o rispettano standard più elevati dati dal marchio.
Infatti, motivo in più per abbassare il prezzo rispetto ai concorrenti. Ricordo che Eni per poco ancora, vista la svendita in atto, appartiene al popolo italiano e fondata proprio per avere energia a basso costo.
Alcune cose da tenere a mente, il diesel normale (così come la benzina) viene rifornito dalla raffineria di zona a tutti i marchi. Ergo servirsi Q8, Shell, Tamoil o ENI è uguale. In teoria IP dovrebbe essere solo diesel speciale quindi dovrebbero rifornirlo loro, anche se nella mia città è rimasto solo un distributore con prezzo solamente servito quindi costa come l'Eni Diesel+ o quasi. L'Eni Diesel+ è probabilmente il miglior gasolio speciale sul mercato. Riguardo alla borsa hai preso una topica, in realtà la strategia aziendale di ENI vede l'ingresso dei fondi in Enilive e Plenitude perché la strategia è dismetterle entrambe cedendole progressivamente sul mercato e uscendo da quei due settori che non sono considerati core-business. Non hanno ceduto quote di ENI Spa, anzi nell'ultimo anno e mezzo il titolo è stato abbastanza sottotono (nonostante sia quello che offre yields più alti) dall'operazione di buyback azionario che in un anno e mezzo ha portato a togliere dal mercato e detenere azioni proprie per quasi il 7% del capitale sociale.
Spesso e volentieri sono solo voci messe in giro per screditare chi fa' semplicemente un prezzo più basso e lo fanno sovente anche sui distributori gestiti dai centri commerciali. È chiaro che non si può fare di tutta l'erba un fascio. Nella mia città c'è solo una pompa bianca, costruita da zero con carburanti classici, gpl, metano, bar ed autolavaggio da una persona che io ritengo seria, che lavorava da decenni nel settore dei combustibili e da cui compravo già il gpl per il riscaldamento. Inutile dire che ho rifornito circa 4000 euro di gasolio senza problemi e che ha fatto abbassare i prezzi a tutti gli altri. Ha pure l'autocisterna personale con cui rifornisce direttamente alla raffineria Eni di Taranto.
Anche nella mia città c’è un imprenditore serio che fa questo mestiere da una vita e che è partito tanti anni fa come semplice rivendita gpl, poi ha aperto un officina di impianti gpl e metano, questa una delle sue trasformazioni https://florgas.com/2019/01/27/la-nascita-di-un-record/ poi si allargò con un grande distributore con gasolio, benzina, gpl, metano, autolavaggio, un bar ristorante, e non ricordo di aver mai sentito nessuno lamentarsi di carburanti scarsi o sporchi, applicando i prezzi tra i più bassi della citta(anni fa i più bassi in assoluto). Anche lui credo abbia ancora la flotta di camion cisterne personali. Ha avviato svariati distributori nel territorio poi venduti una volta avviati discretamente.
In realtà per le norme sulla concorrenza ENI non potrebbe comunque tenere artificialmente bassi i costi rovinando il mercato. Inoltre è una società quotata in borsa da decenni e quindi non si configurerebbe una malagestio degli amministratori distruggendo i conti dell'azienda per fare socialità per interesse del socio di maggioranza. Comunque essendo a maggioranza statale gli utili rientrano nelle casse dello Stato. Infine i prezzi sono decisi dai vari gestori privati, nella mia città ci sono anche 20-25 € cent fra il gestore ENI meno caro e quello più caro.