furto auto e problema con le chiavi

Mi piacerebbe leggere questa giurisprudenza in rapporto al comunicato ufficiale di Bmw che dice quanto scritto da Peppe.
Non voglio fare il solito "guastafeste" ma una cosa è raccontare le "storie" su un forum e altra cosa è leggere su carta quanto si afferma. Se un organo giuridico giunge alle conclusioni che vengono paventate ci deve essere un supporto motivazionale ben delineato. Non è che i Giudici fanno di tutto per andare contro ad un cittadino "vessato" (a suo dire) oppure sono tutti in malafede o stupidi (e noi quelli intelligenti)
Una cosa è non condividere una conclusione della AG, altra cosa è fare passare la stessa come errata a prescindere.
Scusatemi ma è troppo comodo per far passare un comportamento come "fallace" a titolo soggettivo magari senza capirne fino in fondo le ragioni che hanno portato a quella conclusione. La narrazione deve essere imparziale sennò diventa difficile poter prendere posizione a meno che non si voglia solo ricevere una "carezza di vicinanza" da amici di tastiera

In poche parole (e lo ripeto da tempo) mi piacerebbe sentire ambedue le campane. Nell'ultima casistica (chiavi) la giurisprudenza e Bmw. Ma questo vale anche per le le lamentate "vessazioni" della compagnia contro Peppe. Io non ci vedo da tempo una logica nella dinamica del narrato. Sarò io con grossi limiti ma sul tavolo a me mancano alcuni elementi tali da dare un senso a tutta questa discussione.
Un unico dispiacere: che il nostro amico Peppe ne stia subendo contraccolpi a livello personale

 

Come fai ad avere considerazione del parere di chi non ti considera? Se sei in pace con te stesso, puoi fregartene altamente dell'altrui giudizio.

 

Esatto. Tra la salute e la considerazione di chi per noi vale meno di zero non penso si debba neppure perdere tempo nel farsi la domanda e darsi una risposta

 

Diciamo che l’AG prende decisioni in funzione di quanto si estrapola dalle carte e non penso neppure IVASS abbia un ruolo per poter modificare la situazione per questo specifico aspetto

 

La cosa che non ha senso è che si tengano per buone informazioni che la casa madre considera inattendibili.
Purtroppo per lavoro mi è capitato di vedere come lavorano certi giudici e a volte è veramente duro dargli perfino il beneficio del dubbio come giustamente ci ricorda Gigi.

 

Mi sono perso un pezzo mi sa. La perizia di parte che dice?

 

forse è il caso di togliere l'indirizzo mail, lo potevi inviare a Gigi con un PM...

 

Ottima osservazione.

Ma, al netto di questo e pur non volendo apparire oltremodo pedante e ripetitivo con riferimento al mio "modus" comportamentale ma apprezzando il gesto di Peppe, sono a ribadire che non ritengo corretto fare alcuna valutazione sia pubblica che privata sull'argomento in ragione della presenza, magari pur consenziente, di Colleghi.

Una cosa è dire essere la strada giusta il conoscere le carte per tirare conclusioni obiettive (è una affermazione che nasce da un principio generale), altra cosa è l'effettiva volontà di volerlo fare in ragione del ruolo professionale che ricopro nella vita.

Capisco che per la maggior parte di voi potrebbe essere letta una contraddizione nel mio pensiero ma, in verità, la coerenza di imparzialità e obiettività non è in contrasto con la coerenza di un credo professionale.

Il fatto che io abbia dubbi o poche certezze sul narrato non vuole certo dire che non vi sia una verità su quanto letto; oramai la vicenda volge al termine e sono sicuro che la giustizia vera non potrà che trionfare.

Non ho preso e non prendo posizione sia perché, come detto, non ho tutti gli elementi per giudicare, sia perché riterrei poco corretto tirare delle conclusioni, seppur indirette, sull'operato che, volente o nolente, coinvolge soggetti che hanno fatto del diritto la loro professione per esplicito e formale mandato e giuramento.

Nelle precorse pagine ho criticato (a ragione o meno non sono io a poterlo stabilire in questa sede e nel ruolo che attualmente ricopro) chi si è reso artefice e portatore di eventi fausti o infausti; sarebbe poco lineare il dover seguire la strada intrapresa da queste persone al solo fine di soddisfare una mera curiosità sia in via pubblica che privata.

Non vi chiedo di capire ma penso sia quanto meno doveroso rispettare chi ha un approccio così marcatamente rispettoso del lavoro altrui. Dovessi essere io a trovarmi nella situazione dei Colleghi, mi permetterei di non regalare certo un plauso a chi si fosse permesso di valutare parzialmente un merito lontano da quelle che sono le carte processuali e il richiederle o riceverle (per di più da un cliente di altro Collega) in via privata sarebbe ancor più irriguardoso o, se preferite, poco usuale.

Non posso certo nascondermi dietro la maschera del "preferisco non svelare la mia professione": sapete tutti cosa faccio nella vita e non è nella mia natura voler strumentalizzare il mio lavoro in funzione di un momento di comodo o meno; la trasparenza è un qualcosa che mi caratterizza e mi ha sempre caratterizzato nel bene o nel male e di questo, permettetemi, ne vado orgoglioso.

 

Magari questa volta l’indirizzo mandalo in privato

si sdrammatizza