Secondo me,dalle tue parti c'è qualcuno che ha la macchina uguale alla tua,magari uno spacciatore,che tengono sotto controllo per qualche motivo,e tutte le volte che incroci una pattuglia ti scambiano per lui,e a quel punto che ti hanno fermato ti stressano con i soliti controlli di routine,assicurazione,gomme,cinture,etc etc.
A me è capitato la stessa cosa,in un mese 4 volte fermato al lunedi stesso punto stessa ora per un 1 mese... Alla 4 volta mi sono innervosito,ho detto con il vigile.... Pensate sempre di fermarmi ogni volta che passo a quest ora.... Risposta: Controlli!!! Ed io: è già la 4 in un mese....
Ok, se non ci bannano prima per OT ostinato, domani posto una spiegazione. Niente stizza però uber, ti prego: te lo dicevo che mi rendevo antipatico Vediamo invece di mandare di traverso i popkorn a quei due buontemponi
Ma quale stizza... Io sono un "gollione" (neologismo!!!). Dai che i pop corn li stanno già rimettendo!!!!!!
Ok. Scusa il ritardo Provo a darti una spiegazione breve e concisa (che certo non ti sembrerà tale, ma tieni conto che per una discussione del fenomeno più esauriente e dettagliata ce ne vorrebbe assai di più, diciamo un Ban con rientro da fake ). Il punto non è capire perché l'espressione sia corretta o meno in termini assoluti, ma in base a quali criteri possa essere stigmatizzata in un contesto dato, nel nostro caso in questo forum. In fatto di lingua gli errori possono essere di vario tipo, p.e.: di competenza linguistico-grammaticale (p.e. *io parlare poco italiano); di competenza comunicativa, come quando si usa una forma non appropriata alla situazione in cui ci si trova (p.e. dare del tu alla futura suocera nel momento in cui te la presentano ) etc. Per giudicare bisogna ogni volta scegliere un criterio pertinente, vale a dire adottare una prospettiva appropriata al contesto. Quando Galak interviene e dice: introduce un criterio (l'opposizione oralità / scrittura) e questo è già un passo in avanti. Infatti, quando la defunta maestra di Testone spiegava il fenomeno ai suoi scolari, probabilmente faceva ricorso a qualche esempio manzoniano: "A me mi par di sì: potete domandare nel primo paese che troverete andando a diritta" (I promessi sposi cap. XVI) precisando che nell'esempio il Manzo stava appunto imitando il parlato spontaneo, ma che se qualcuno si azzardava a scriverlo erano bacchettate sulle nocche Evidentemente, la poveraccia non immaginava che noi un giorno avremmo potuto scrivere sui forum di Internet, dove la scrittura non ha niente a che fare con il registro sorvegliato cui solitamente le si associa e anzi è una sorta di trasposizione dell'oralità in chiave dialogica, un po' come nell'esempio appunto. Ecco perché il criterio introdotto da Galak, pertinente in generale, qui non funziona: non c'è infatti da stupirsi se le forme dell'taliano medio e in particolare quelle del parlato spontaneo permeano nella videoscrittura dei forum; tanto meno ragione per additarle come scorrette se le stesse sono tollerate nel parlato. La forma 'a me mi' non è dunque in questo contesto un errore di competenza comunicativa. Lo sarebbe, invece, a prescindere dal mezzo, se inserita in un contesto formale quale un colloquio per la selezione del personale (comunicazione faccia a faccia) o una lettera di presentazione del proprio curriculum (comunicazione scritta). Ma non è nemmeno un errore di competenza linguistico grammaticale. A capirlo sono stati i linguisti, che a differenza delle colleghe superstiti della maestra di Testone si interessano solo marginalmente a problemi di corretteza, e il cui compito è invece quello di osservare, descrivere e spiegare l'uso effettivo che viene fatto della lingua da parte della comunità di parlanti. E come hanno fatto? Beh, diciamo che sono partiti col chiedersi: "com'è possibile che nonostante anni di insegnamento scolastico, in cui si è fatto di tutto per sradicare questa forma, ancora oggi legioni di parlanti continuino a usarla in modo così massiccio?" "Una ragione deve pure esserci". "Non sarà che ne sentono in qualche modo l'utilità a fini espressivi?" "Di più: è possibile che ne percepiscano incosciamente una sua coerenza rispetto ad altre forme perfettamente ammesse in cui l'uso del pronome atono 'mi' riveste analoghe funzioni espressive?" E infatti è precisamente così che stanno le cose. La stigmatizzazione della forma 'a me mi' era stata motivata su basi puramente informazionali e cassata perché affetta da ridondanza: si riteneva cioè che essendo il pronome tonico 'me' e il pronome atono 'mi' entrambi espressione dello stesso complemento di termine, quindi un pleonasmo, la si dovesse considerare ipso facto errore. Ma la regola che vieta le ripetizioni non esiste, tanto meno se il 'ripetitore' ha la funzione ben chiara di rafforzare l'espressione. E' chiaro che alla base di questa 'sentenza' dei grammatici c'è una concezione formalista del linguaggio, che lo considera quasi alla stregua dei linguaggi artificiali come la matematica o l'informatica, dove la ridondanza è un difetto e non c'è posto per l'espressione della soggettività dell'utente del linguaggio. Questa concezione è in buona parte suggerita dall'abitudine alla scrittura, cioè da quella che un autore acutissimo come Havelock chiamò 'distorsione chirografaria', insomma dal pregiudizio di considerare la lingua viva come subalterna alla lingua scritta e non viceversa, come sarebbe ragionevole fare. Oggi ci siamo liberati da questi pregiudizi e sappiamo spiegare questo tipo di fenomeni come marche di enfasi, ovvero strategie usate dal parlante per segnalare il centro di interesse cominucativo della frase. Così, la ripetizione di pronomi con lo stesso significato come in 'a me mi' viene spiegata come fenomeno affine alla dislocazione sintattica a sinistra del tipo: "Tu a me non mi puoi mica parlare in questo modo!" Per renderti conto di quanto sia importante l'aggiunta espressiva che queste forme ci mettono a disposizione confronta: - Ma tu mi ami o no? - Ma tu a me mi ami o no? E così, per saggiare l'ammissibilità di 'a me mi' prova p.e. a inserire una pausa oppure una parola tra i due pronomi: - a me, mi piace: - a me, però checché se ne dica, mi piace. Se così ti suona più orecchiabile e dunque meno "sbagliato" vuol dire che non ho speso inutilmente una mezz'oretta a scrivere questo 'articoletto' (oddio mi cacciano!), compreso il tempo di copiare da wikipedia gli ultimi esempi :wink: E adesso stacco, perché ti sto scrivendo dal mio palmare, in macchina, e là davanti avvisto la madama con agente a terra e tanto di paletta in mano
Spiegazione chiara e in parte condivisibile. Se leggi bene però... tu stesso ammetti che... A ME MI è formalmente errato. Questo era il punto.
Ma non è meglio che portate questo OT su un bel 3d dedicato? Magari riportando anche tutti i post di questo 3d riguardanti l'argomento?
Ok uber, allora ci siamo capiti No no Peppe grazie. Va bene così. Scusate lo sfinente fuori tema, ehm perdon, Off Topic. Parliamo delle nostre belle BMW :wink:
di solito quando mi fermano mi lasciano subito andare le BM...le fermo tutte, a chi è bravo do qualche consiglio su lamelle,egr etc e naturalmente consiglio bmwpassion
Dovrebbero fare tutti così grande!! A me fermano spesso...ma mai piantato grane....una volta mi fermarono per vedere la macchina....(che poi visto che son modesto, non è che è appariscente come una Lambo eh )