Mi sono innamorato di te Luigi Tenco L. Tenco (1962) Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcuno da sognare Mi sono innamorato di te perché non potevo più stare sola il giorno volevo parlare dei miei sogni la notte parlare d'amore Ed ora che avrei mille cose da fare io sento i miei sogni svanire ma non so più pensare a nient'altro che a te Mi sono innamorato di te e adesso non so neppure io cosa fare il giorno mi pento d'averti incontrato la notte ti vengo a cercare.
stupenda, davvero...:wink: Ci respiriamo l'anima rubata dalle labbra di baci. Piovono gocce dal cielo, e ci truccano bugiarde di lacrime. -Mix-
viviamo anche per dare amore e se il nostro amore è verso una persona sensibile, anche se non ricambia, quel sentimento ci fa sentire vivi -anonimo-
Ragazza che non ho, ti ho già scritto una volta. Ero più giovane dentro e fuori, sognavo che dal buio fiammante della radio potessi uscire tu, con il mio SOS di carta fra le dita, e uno di quei sorrisi che sembrano dire “Perché ti meraviglio tanto, Jack?Non hai mai visto uscire una ragazza da una radio”?. Avrei guardato le tue gambe svelte scavalcare la finestra nera della radio, ti saresti lasciata ammirare quel vestitino di carta giapponese, con i fiori d’acqua, e tutti i miei problemi si sarebbero accucciati in un angolo come un cane pentito, perché avevo osato dubitare della materia dei sogni. Vedi, ragazza, credere nell’impossibile è stata la causa dei miei guai e delle mie grandezze. Ho puntato su tutte le roulette, sono andato in spiaggia con le scarpe d’inverno e mi sono steso in cappotto davanti al mare bruciante. Disprezzavo i luoghi comuni. Così non ho mai smesso di credere che esisti, che esistono ragazze che escono dalla radio con i vestiti a fiori, e questo lo devo a mio padre che m’insegnò ad osare. Ecco perché ti ho riscritto e imbuco questa lettera nell’universo. Non sono così sciocco da credere che tu non verrai mai (i miracoli sono più reali dei soldi), la verità è che temo di deluderti. Sono scorbutico, gonfio di dubbi e non ho mai imparato a ballare. Ti annoieresti, temo, e dopo qualche minuto di silenzio mi diresti “Usciamo?”. Ma non mi va di uscire, stasera in televisione c’è il mio documentario preferito, di là la cena è apparecchiata per uno. E poi ho l’ansia da prestazione, va bene? Tu hai fatto l’amore fra le stelle, io in letti da serie B, che la sigaretta – dopo – era l’orgasmo. Non credermi, ragazza che non ho, questo è un vecchio gioco: provare i miracoli e smettere di stupirsi l’attimo seguente. Se a questo punto te ne andassi via, sarei perduto. Siamo mezzi uomini, mezzi maghi, eterni bambini. Non credermi, basta, portami fuori. E’ una sera così dolce. Ci sarà pure da qualche parte una balera deserta dove potrai insegnarmi il ritmo semplice e misericordioso della vita. Ragazza che no ho, stanotte saremo in tanti ad attenderti, lo sai? Fai così, non pensare a me, a forza di credere ai miracoli io ho imparato a reggerne l’assenza. Ma uno, questa notte, uno almeno di noi, fallo felice. Diego Cugia, Jack l’uomo della folla
Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita nella prossima cercherei di fare più errori non cercherei di essere tanto perfetto, mi negherei di più, sarei meno serio di quanto sono stato, difatti prenderei pochissime cose sul serio. Sarei meno igienico, correrei più rischi, farei più viaggi, guarderei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei più fiumi, andrei in posti dove mai sono andato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali e meno immaginari. Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente e precisamente ogni minuto della sua vita; certo che ho avuto momenti di gioia ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti. Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita, solo di momenti, non ti perdere l'oggi. Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute; se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell'autunno. Farei più giri nella carrozzella, guarderei più albe e giocherei di più con i bambini, se avessi un'altra volta la vita davanti. Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo. Jorge Luis Borges
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. P. Neruda
Potrei averla scritta io.....tranne le ultime due righe :wink:....forse riesco ancora a rimediare.....
........mi sono già messo in cerca di una buona gomma per cancellare.....:wink: "meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" (Lynx...ieri sera )
purtroppo è una forma di autoprotezione non esporsi troppo in certi ambiti per evitare di soffrire comunque in alcune situazioni della vita è la miglior cosa :wink:
Desiderata Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace ci puo' essere nel silenzio. Finche' e' possibile senza doverti arrendere conserva i buoni rapporti con tutti. Di' la tua verita' con calma e chiarezza, e ascolta gli altri, anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare. Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito. Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro, perche' sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te. Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti. Mantieniti interessato alla tua professione, benche' umile; e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, poiche' il mondo e' pieno di inganno. Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'e' di buono; molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo. Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare. E non essere cinico riguardo all'amore, perche' a dispetto di ogni aridita' e disillusione esso e' perenne come l'erba. Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni, abbandonando riconoscente le cose della giovinezza. Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna. Ma non angosciarti con fantasie. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso. Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai un preciso diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe. Percio' sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima. Nonostante tutta la sua falsita', il duro lavoro e i sogni infranti, questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente. Fa di tutto per essere felice.
sì.......mi spiego meglio....l' Autore citato da Goldie si pente tardivamente per aver seguito la ragione e non aver fatto quello che avrebbe realmente voluto nella sua vita ormai al termine....quindi ha rimpianto... posto che nella vita si sbaglia tanto, sempre e comunque, credo sia meglio allora seguire istintivamente i propri desideri e doversi rammaricare di qualcosa che si è fatto e che non si sarebbe dovuto fare, quindi provare rimorso... vorrei trovare un modo per riscrivere alcuni momenti della mia vita in cui ho seguito la ragione invece dell' istinto....e poterli cancellare dalla mia lista dei rimpianti....
:))) L'ho già postata (mi pare) ma merita () il bis: Autore: Guillermo Vilas Dedicata a: Carolina di Monaco (sua fidanzata nella seconda metà degli anni '70" "Ti vidi m'ignorasti forse neanch'io ti vidi"