troppo bella per non postarla anche qui "Tu mi lasciasti,andando per la tua via. pensai che t'avrei pianto e conservato la tua solitaria immagine nel mio cuore, scolpita in una canzone dorata. Ma,ahimè,il tempo fugge. La gioventù passa presto,i giorni di primavera trascorrono rapidi,i fragili fiori muoiono in un soffio, e il saggio mi avverte che la vita non è che una goccia di rugiada su una foglia di loto. Dovrei trascurare tutto questo,ricordando solo quella che m'ha abbandonato? sarebbe assurdo e inutile perchè il tempo fugge. Venite,allora,mie notti piovose,con rapidi, piccoli passi;sorridi mio autunno d'oro;vieni spensierato aprile;datemi i vostri baci. Tu vieni,e tu,e anche tu! Amori miei,sapete che siamo mortali! Non sarebbe follia spezzare il mio cuore per una che mi tolse il suo?Il tempo fugge. E' dolce sedersi in un angolo e scrivere in rima che tu sei il mio mondo. E' eroico alimentare il proprio dolore e rifiutare ogni conforto. Ma un viso fresco mi guarda dal limitare della porta e fissa i suoi occhi nei miei. Asciugo le mie lacrime e cambio tono della mia canzone. Perchè il tempo fugge." TAGORE
Quando il bambino era bambino, camminava con le braccia ciondoloni, voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente e questa pozzanghera il mare. Quando il bambino era bambino, non sapeva di essere un bambino, per lui tutto aveva un’anima e tutte le anime erano un tutt’uno. Quando il bambino era bambino non aveva opinioni su nulla, non aveva abitudini, sedeva spesso con le gambe incrociate, e di colpo si metteva a correre, aveva un vortice tra i capelli e non faceva facce da fotografo. Quando il bambino era bambino, era l’epoca di queste domande: perché io sono io, e perché non sei tu? perché sono qui, e perché non sono lì? quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio? la vita sotto il sole è forse solo un sogno? non è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo quello che vedo, sento e odoro? c’è veramente il male e gente veramente cattiva? come può essere che io, che sono io, non c’ero prima di diventare, e che, una volta, io, che sono io, non sarò più quello che sono? Quando il bambino era bambino, si strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte, e con il cavolfiore bollito, e adesso mangia tutto questo, e non solo per necessità. Quando il bambino era bambino, una volta si svegliò in un letto sconosciuto, e adesso questo gli succede sempre. Molte persone gli sembravano belle, e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna. Si immaginava chiaramente il Paradiso, e adesso riesce appena a sospettarlo, non riusciva a immaginarsi il nulla, e oggi trema alla sua idea. Quando il bambino era bambino, giocava con entusiasmo, e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora, soltanto quando questa cosa è il suo lavoro. Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed è ancora così. Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere, ed è ancora così, le noci fresche gli raspavano la lingua, ed è ancora così, a ogni monte, sentiva nostalgia per una montagna ancora più alta, e in ogni città, sentiva nostalgia per una città ancora più grande, ed è ancora così, sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico, com’è ancora oggi, aveva timore davanti a ogni estraneo, e continua ad averlo, aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla. Quando il bambino era bambino, lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia, che ancora continua a vibrare. [Peter Handke - Elogio dell’infanzia]
Il Tempo Se Ne Va Quel vestito da dove è sbucato che impressione vederlo indossato se ti vede tua madre lo sai questa sera finiamo nei guai e' strano ma sei proprio tu quattordici anni o un pò di più La tua Barbie è da un pò che non l'hai e il tuo passo è da donna oramai al telefono è sempre segreto quante cose in un filo di fiato e vorrei domandarti chi è ma lo so che hai vergogna di me la porta chiusa male e tu lo specchio il trucco e il seno in su e tra poco la sera uscirai quelle sere non dormiro'mai E intanto il tempo se ne va e non ti senti piu' bambina si cresce in fretta alla tua età non me ne sono accorto prima E intanto il tempo se ne va tra i sogni e le preoccupazioni le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni Farsi donne è più che normale ma una figlia è una cosa speciale il ragazzo magari ce l'hai qualche volta hai già pianto per lui La gonna un pò corta e poi malizia in certi gesti tuoi e tra poco la sera uscirai quelle sere non dormirò mai E intanto il tempo se ne va e non ti senti più bambina si cresce in fretta alla tua età non me ne sono accorto prima E intanto il tempo se ne va tra i sogni e le preoccupazioni le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni. il posto dei calzettoni.
Fogli bianchi, intatti fogli di argilla giacciono distesi li dove una volta erano i nostri corpi Tutti i cinque orizzonti ruotavano intorno alla sua anima come la terra con il sole Ora l'aria che sentivo e respiravo è scomparsa e ogni cosa mi faceva pensare a lei io so che mi dava tutto quello che possedeva e ora le mie mani amare lacerano sotto le nuvole quello che è stato le foto devono essere state lavate nel nero, tatuando ogni cosa... ... Come può il sole tramontare così velocemente? e le mie mani amare cullare vetri rotti di ogni cosa che era? ... Io so che un giorno tu avrai una vita bellissima, io so che sarai una stella nel cielo di qualcun altro, ma perchè perchè, perchè non può essere, perchè non può essere il mio
quante volte abbiamo sensazioni e pensieri che vorremmo esprimere e condividere con gli altri e, non essendo nati poeti, scrittori, pittori, scultori, ecc., non ci riusciamo... Handke, per quanto mi riguarda, lo ha fatto perfettamente con questa poesia. è come si mi avesse scrutato dentro