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Forum delle Poesie

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da Steve_Warson, 23 Settembre 2008.

  1. Steve_Warson

    Steve_Warson Secondo Pilota

    878
    41
    4 Luglio 2007
    Reputazione:
    10
    b
    A grande richiesta eccolo... non solo poesie d'amore, ma quelle che vi colpiscono maggiormente.​

    Incominciamo con questa..

    Alicante
    [SIZE=-1]Un'arancia sul tavolo[/SIZE]

    [SIZE=-1]Il tuo vestito sul tappeto[/SIZE]
    [SIZE=-1]E nel mio letto, tu[/SIZE]
    [SIZE=-1]Dolce dono del presente[/SIZE]
    [SIZE=-1]Frescura della notte[/SIZE]
    [SIZE=-1]Calore della mia vita.[/SIZE]
    (J. Prévert)


     
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  2. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    bravo. mi hai preceduto nell'aprire questo 3d =D>
     
  3. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    "Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
    o freccia di garofani che propagano il fuoco:

    t'amo come si amano certe cose oscure,
    segretamente, tra l'ombra e l'anima.

    T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
    dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;

    grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
    il concentrato aroma che ascese dalla terra.

    T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
    t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:

    così ti amo perché non so amare altrimenti che così,
    in questo modo in cui non sono e non sei,

    così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
    così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno"

    P.Neruda
     
  4. KILLER QUEEN

    KILLER QUEEN Presidente Onorario BMW

    11.556
    578
    9 Febbraio 2007
    Reputazione:
    42.470
    LA CAFFETTIERA.
    il cielo e' sempre blu, le rose sono rosse,
    amo alla follia


    quelle tue tette così grosse.
     
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  5. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    Petrarca ? :-k
     
  6. Steve_Warson

    Steve_Warson Secondo Pilota

    878
    41
    4 Luglio 2007
    Reputazione:
    10
    b

    Bella, è di William Shakespeare?
     
  7. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    anche questa è poesia... :mrgreen:
     
  8. enricob

    enricob Presidente Onorario BMW

    17.221
    1.020
    9 Novembre 2005
    Reputazione:
    83.360
    Bmw
    All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
    confortate di pianto è forse il sonno
    della morte men duro? Ove piú il Sole
    per me alla terra non fecondi questa
    bella d'erbe famiglia e d'animali,
    e quando vaghe di lusinghe innanzi
    a me non danzeran l'ore future,
    né da te, dolce amico, udrò piú il verso
    e la mesta armonia che lo governa,
    né piú nel cor mi parlerà lo spirto
    delle vergini Muse e dell'amore,
    unico spirto a mia vita raminga,
    qual fia ristoro a' dí perduti un sasso
    che distingua le mie dalle infinite
    ossa che in terra e in mar semina morte?
    Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
    ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
    tutte cose l'obblío nella sua notte;
    e una forza operosa le affatica
    di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe
    e l'estreme sembianze e le reliquie
    della terra e del ciel traveste il tempo.
    Ma perché pria del tempo a sé il mortale
    invidierà l'illusïon che spento
    pur lo sofferma al limitar di Dite?
    Non vive ei forse anche sotterra, quando
    gli sarà muta l'armonia del giorno,
    se può destarla con soavi cure
    nella mente de' suoi? Celeste è questa
    corrispondenza d'amorosi sensi,
    celeste dote è negli umani; e spesso
    per lei si vive con l'amico estinto
    e l'estinto con noi, se pia la terra
    che lo raccolse infante e lo nutriva,
    nel suo grembo materno ultimo asilo
    porgendo, sacre le reliquie renda
    dall'insultar de' nembi e dal profano
    piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
    e di fiori odorata arbore amica
    le ceneri di molli ombre consoli.
    Sol chi non lascia eredità d'affetti
    poca gioia ha dell'urna; e se pur mira
    dopo l'esequie, errar vede il suo spirto
    fra 'l compianto de' templi acherontei,
    o ricovrarsi sotto le grandi ale
    del perdono d'lddio: ma la sua polve
    lascia alle ortiche di deserta gleba
    ove né donna innamorata preghi,
    né passeggier solingo oda il sospiro
    che dal tumulo a noi manda Natura.
    Pur nuova legge impone oggi i sepolcri
    fuor de' guardi pietosi, e il nome a' morti
    contende. E senza tomba giace il tuo
    sacerdote, o Talia, che a te cantando
    nel suo povero tetto educò un lauro
    con lungo amore, e t'appendea corone;
    e tu gli ornavi del tuo riso i canti
    che il lombardo pungean Sardanapalo,
    cui solo è dolce il muggito de' buoi
    che dagli antri abdüani e dal Ticino
    lo fan d'ozi beato e di vivande.
    O bella Musa, ove sei tu? Non sento
    spirar l'ambrosia, indizio del tuo nume,
    fra queste piante ov'io siedo e sospiro
    il mio tetto materno. E tu venivi
    e sorridevi a lui sotto quel tiglio
    ch'or con dimesse frondi va fremendo
    perché non copre, o Dea, l'urna del vecchio
    cui già di calma era cortese e d'ombre.
    Forse tu fra plebei tumuli guardi
    vagolando, ove dorma il sacro capo
    del tuo Parini? A lui non ombre pose
    tra le sue mura la città, lasciva
    d'evirati cantori allettatrice,
    non pietra, non parola; e forse l'ossa
    col mozzo capo gl'insanguina il ladro
    che lasciò sul patibolo i delitti.
    Senti raspar fra le macerie e i bronchi
    la derelitta cagna ramingando
    su le fosse e famelica ululando;
    e uscir del teschio, ove fuggia la luna,
    l'úpupa, e svolazzar su per le croci
    sparse per la funerëa campagna
    e l'immonda accusar col luttüoso
    singulto i rai di che son pie le stelle
    alle obblïate sepolture. Indarno
    sul tuo poeta, o Dea, preghi rugiade
    dalla squallida notte. Ahi! su gli estinti
    non sorge fiore, ove non sia d'umane
    lodi onorato e d'amoroso pianto.
    Dal dí che nozze e tribunali ed are
    diero alle umane belve esser pietose
    di se stesse e d'altrui, toglieano i vivi
    all'etere maligno ed alle fere
    i miserandi avanzi che Natura
    con veci eterne a sensi altri destina.
    Testimonianza a' fasti eran le tombe,
    ed are a' figli; e uscían quindi i responsi
    de' domestici Lari, e fu temuto
    su la polve degli avi il giuramento:
    religïon che con diversi riti
    le virtú patrie e la pietà congiunta
    tradussero per lungo ordine d'anni.
    Non sempre i sassi sepolcrali a' templi
    fean pavimento; né agl'incensi avvolto
    de' cadaveri il lezzo i supplicanti
    contaminò; né le città fur meste
    d'effigïati scheletri: le madri
    balzan ne' sonni esterrefatte, e tendono
    nude le braccia su l'amato capo
    del lor caro lattante onde nol desti
    il gemer lungo di persona morta
    chiedente la venal prece agli eredi
    dal santuario. Ma cipressi e cedri
    di puri effluvi i zefiri impregnando
    perenne verde protendean su l'urne
    per memoria perenne, e prezïosi
    vasi accogliean le lagrime votive.
    Rapían gli amici una favilla al Sole
    a illuminar la sotterranea notte,
    perché gli occhi dell'uom cercan morendo
    il Sole; e tutti l'ultimo sospiro
    mandano i petti alla fuggente luce.
    Le fontane versando acque lustrali
    amaranti educavano e vïole
    su la funebre zolla; e chi sedea
    a libar latte o a raccontar sue pene
    ai cari estinti, una fragranza intorno
    sentía qual d'aura de' beati Elisi.
    Pietosa insania che fa cari gli orti
    de' suburbani avelli alle britanne
    vergini, dove le conduce amore
    della perduta madre, ove clementi
    pregaro i Geni del ritorno al prode
    cne tronca fe' la trïonfata nave
    del maggior pino, e si scavò la bara.
    Ma ove dorme il furor d'inclite gesta
    e sien ministri al vivere civile
    l'opulenza e il tremore, inutil pompa
    e inaugurate immagini dell'Orco
    sorgon cippi e marmorei monumenti.
    Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo,
    decoro e mente al bello italo regno,
    nelle adulate reggie ha sepoltura
    già vivo, e i stemmi unica laude. A noi
    morte apparecchi riposato albergo,
    ove una volta la fortuna cessi
    dalle vendette, e l'amistà raccolga
    non di tesori eredità, ma caldi
    sensi e di liberal carme l'esempio.
    A egregie cose il forte animo accendono
    l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella
    e santa fanno al peregrin la terra
    che le ricetta. Io quando il monumento
    vidi ove posa il corpo di quel grande
    che temprando lo scettro a' regnatori
    gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela
    di che lagrime grondi e di che sangue;
    e l'arca di colui che nuovo Olimpo
    alzò in Roma a' Celesti; e di chi vide
    sotto l'etereo padiglion rotarsi
    piú mondi, e il Sole irradïarli immoto,
    onde all'Anglo che tanta ala vi stese
    sgombrò primo le vie del firmamento:
    - Te beata, gridai, per le felici
    aure pregne di vita, e pe' lavacri
    che da' suoi gioghi a te versa Apennino!
    Lieta dell'aer tuo veste la Luna
    di luce limpidissima i tuoi colli
    per vendemmia festanti, e le convalli
    popolate di case e d'oliveti
    mille di fiori al ciel mandano incensi:
    e tu prima, Firenze, udivi il carme
    che allegrò l'ira al Ghibellin fuggiasco,
    e tu i cari parenti e l'idïoma
    désti a quel dolce di Calliope labbro
    che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma
    d'un velo candidissimo adornando,
    rendea nel grembo a Venere Celeste;
    ma piú beata che in un tempio accolte
    serbi l'itale glorie, uniche forse
    da che le mal vietate Alpi e l'alterna
    onnipotenza delle umane sorti
    armi e sostanze t' invadeano ed are
    e patria e, tranne la memoria, tutto.
    Che ove speme di gloria agli animosi
    intelletti rifulga ed all'Italia,
    quindi trarrem gli auspici. E a questi marmi
    venne spesso Vittorio ad ispirarsi.
    Irato a' patrii Numi, errava muto
    ove Arno è piú deserto, i campi e il cielo
    desïoso mirando; e poi che nullo
    vivente aspetto gli molcea la cura,
    qui posava l'austero; e avea sul volto
    il pallor della morte e la speranza.
    Con questi grandi abita eterno: e l'ossa
    fremono amor di patria. Ah sí! da quella
    religïosa pace un Nume parla:
    e nutria contro a' Persi in Maratona
    ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi,
    la virtú greca e l'ira. Il navigante
    che veleggiò quel mar sotto l'Eubea,
    vedea per l'ampia oscurità scintille
    balenar d'elmi e di cozzanti brandi,
    fumar le pire igneo vapor, corrusche
    d'armi ferree vedea larve guerriere
    cercar la pugna; e all'orror de' notturni
    silenzi si spandea lungo ne' campi
    di falangi un tumulto e un suon di tube
    e un incalzar di cavalli accorrenti
    scalpitanti su gli elmi a' moribondi,
    e pianto, ed inni, e delle Parche il canto.
    Felice te che il regno ampio de' venti,
    Ippolito, a' tuoi verdi anni correvi!
    E se il piloto ti drizzò l'antenna
    oltre l'isole egèe, d'antichi fatti
    certo udisti suonar dell'Ellesponto
    i liti, e la marea mugghiar portando
    alle prode retèe l'armi d'Achille
    sovra l'ossa d'Ajace: a' generosi
    giusta di glorie dispensiera è morte;
    né senno astuto né favor di regi
    all'Itaco le spoglie ardue serbava,
    ché alla poppa raminga le ritolse
    l'onda incitata dagl'inferni Dei.
    E me che i tempi ed il desio d'onore
    fan per diversa gente ir fuggitivo,
    me ad evocar gli eroi chiamin le Muse
    del mortale pensiero animatrici.
    Siedon custodi de' sepolcri, e quando
    il tempo con sue fredde ale vi spazza
    fin le rovine, le Pimplèe fan lieti
    di lor canto i deserti, e l'armonia
    vince di mille secoli il silenzio.
    Ed oggi nella Troade inseminata
    eterno splende a' peregrini un loco,
    eterno per la Ninfa a cui fu sposo
    Giove, ed a Giove diè Dàrdano figlio,
    onde fur ***** e Assàraco e i cinquanta
    talami e il regno della giulia gente.
    Però che quando Elettra udí la Parca
    che lei dalle vitali aure del giorno
    chiamava a' cori dell'Eliso, a Giove
    mandò il voto supremo: - E se, diceva,
    a te fur care le mie chiome e il viso
    e le dolci vigilie, e non mi assente
    premio miglior la volontà de' fati,
    la morta amica almen guarda dal cielo
    onde d'Elettra tua resti la fama. -
    Cosí orando moriva. E ne gemea
    l'Olimpio: e l'immortal capo accennando
    piovea dai crini ambrosia su la Ninfa,
    e fe' sacro quel corpo e la sua tomba.
    Ivi posò Erittonio, e dorme il giusto
    cenere d'Ilo; ivi l'iliache donne
    sciogliean le chiome, indarno ahi! deprecando
    da' lor mariti l'imminente fato;
    ivi Cassandra, allor che il Nume in petto
    le fea parlar di ***** il dí mortale,
    venne; e all'ombre cantò carme amoroso,
    e guidava i nepoti, e l'amoroso
    apprendeva lamento a' giovinetti.
    E dicea sospirando: - Oh se mai d'Argo,
    ove al Tidíde e di Läerte al figlio
    pascerete i cavalli, a voi permetta
    ritorno il cielo, invan la patria vostra
    cercherete! Le mura, opra di Febo,
    sotto le lor reliquie fumeranno.
    Ma i Penati di ***** avranno stanza
    in queste tombe; ché de' Numi è dono
    servar nelle miserie altero nome.
    E voi, palme e cipressi che le nuore
    piantan di Priamo, e crescerete ahi presto
    di vedovili lagrime innaffiati,
    proteggete i miei padri: e chi la scure
    asterrà pio dalle devote frondi
    men si dorrà di consanguinei lutti,
    e santamente toccherà l'altare.
    Proteggete i miei padri. Un dí vedrete
    mendico un cieco errar sotto le vostre
    antichissime ombre, e brancolando
    penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne,
    e interrogarle. Gemeranno gli antri
    secreti, e tutta narrerà la tomba
    Ilio raso due volte e due risorto
    splendidamente su le mute vie
    per far piú bello l'ultimo trofeo
    ai fatati Pelídi. Il sacro vate,
    placando quelle afflitte alme col canto,
    i prenci argivi eternerà per quante
    abbraccia terre il gran padre Oceàno.
    E tu onore di pianti, Ettore, avrai,
    ove fia santo e lagrimato il sangue
    per la patria versato, e finché il Sole
    risplenderà su le sciagure umane.

    [Ugo Foscolo - Dei Sepolcri]
     
  9. KILLER QUEEN

    KILLER QUEEN Presidente Onorario BMW

    11.556
    578
    9 Febbraio 2007
    Reputazione:
    42.470
    LA CAFFETTIERA.
    patacca;)

    ne volete altre??
     
  10. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]non può mancare...[/FONT]

    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Romeo e Giulietta[/FONT]​

    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]È l'oriente, e Giulietta è il sole.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]malata già e pallida di pena[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]È la mia donna; oh, è il mio amore![/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]se soltanto sapesse di esserlo.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Parla, pure non dice nulla. Come accade?[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Parlano i suoi occhi; le risponderò.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]No, sono troppo audace; non parla a me;[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]ma due stelle tra le più lucenti del cielo,[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Guarda come posa la guancia sulla mano![/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Oh, fossi un guanto su quella mano[/FONT]
    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]e potessi sfiorarle la guancia![/FONT]

    [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif](William Shakespeare)[/FONT]
     
  11. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    Cantico dei cantici
    cap 8


    Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
    come sigillo sul tuo braccio;
    perché forte come la morte è l`amore,
    tenace come gli inferi è la passione:
    le sue vampe son vampe di fuoco,
    una fiamma del Signore!
    Le grandi acque non possono spegnere l`amore
    né i fiumi travolgerlo.
    Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
    in cambio dell`amore, non ne avrebbe che dispregio
     
  12. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    Sempre dalla bibbia cap 5 stavolta

    Io dormo, ma il mio cuore veglia.
    Un rumore! E` il mio diletto che bussa:
    "Aprimi, sorella mia,
    mia amica, mia colomba, perfetta mia;
    perché il mio capo è bagnato di rugiada,
    i miei riccioli di gocce notturne".
    "Mi sono tolta la veste;
    come indossarla ancora?
    Mi sono lavata i piedi;
    come ancora sporcarli?".
    Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio
    e un fremito mi ha sconvolta.
    Mi sono alzata per aprire al mio diletto
    e le mie mani stillavano mirra,
    fluiva mirra dalle mie dita
    sulla maniglia del chiavistello.
    Ho aperto allora al mio diletto,
    ma il mio diletto già se n`era andato, era scomparso.
    Io venni meno, per la sua scomparsa.
    L`ho cercato, ma non l`ho trovato,
    l`ho chiamato, ma non m`ha risposto.
    Mi han trovata le guardie che perlustrano la città;
    mi han percosso, mi hanno ferito,
    mi han tolto il mantello
    le guardie delle mura.
    Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
    se trovate il mio diletto,
    che cosa gli racconterete?
    Che sono malata d`amore!
    Che ha il tuo diletto di diverso da un altro,
    o tu, la più bella fra le donne?
    Che ha il tuo diletto di diverso da un altro,
    perché così ci scongiuri?
     
  13. Steve_Warson

    Steve_Warson Secondo Pilota

    878
    41
    4 Luglio 2007
    Reputazione:
    10
    b
    Quant'è bella giovinezza
    che si fugge tuttavia!
    Chi vuol esser lieto, sia:
    di doman non c'è certezza.

    (Lorenzo de Medici)
     
  14. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    Ed ora qualcosa di molto attuale :wink:

    Valentina Maran :cool:

    Diritto alla meta
    Gli sono bastati quei dieci minuti in terrazzo, giusto il tempo di legare un gelsomino per diventare nero da farmi invidia.
    Ha il pollice verde.
    Non me lo vedo annaffiare le piante e coccolare il rosmarino, lui e quelle sue spalle da atleta.
    Sprecato.
    Siamo usciti con la scusa del pranzo.
    Lui mi dice: "Abito qui vicino"
    "Ma dai"
    "Vuoi salire un attimo?"
    Appioppo un 6 di tutta sufficienza all'idea.
    Invece sono una miracolata. Una dea. Questa non è Milano.
    E' Lourdes.
    E io ho mollato le stampelle e cammino da sola.
    Casa sua è come me l'aspettavo.
    Piena.
    Do' un'occhiata volante.
    Indifferente.
    Meno male ha tolto le foto della sua DA POCO EX.
    Meno male ha tolto lei dalle palle, me dall'imbarazzo di schivare foto e cornici, lui dall'obbligo di cambiare discorso.
    "Accomodati"
    Mi spoglia con gli occhi.
    Preferirei lo facesse con le mani.
    E' vero.
    Questi dieci centimetri di tacco me li sono infilati per lui.
    Perché gli si conficchino nello sterno giusto ad un'unghia dal cuore.
    Così fa più male.
    "Ti posso offrire qualcosa?"
    Un'ora di oblìo e perdizione, una scopata, un sogno, una cavalcata di sensazioni, la panna montata, quello che vuoi. Quello che ti pare, prima di subito. Ora.
    "Un caffè, grazie"
    Sì, grazie. Grazie a Dio ho il cervello a tenuta stagna.
    Se tutto quello che ho in mente mi drenasse sulla lingua farei la ******* invece della pubblicitaria.
    "Ok. Ci vuole un attimo" mi dice.
    Sbircio il celebre terrazzo e immagino come ci si debba sentire nudi, alla faccia dai vicini di casa dell'ultimo piano che ti stanno a guardare.
    E' intento a preparare.
    Striscio verso un angolo a far finta di interessarmi ad altro per non finire a fissargli la schiena e tutto il bello che viene 180 gradi dopo.
    Gira su se stesso e arriva con le tazzine fumanti.
    Cristo santo.
    Sembra tutto fatto su misura.
    "Zucchero?"
    Per fortuna ci pensa lui visto che a me tremano troppo le mani.
    Oggi sta da dio. Sta sempre da dio.
    Forse dovrei dirglielo che sta bene in camicia.
    Sono fantastici quei bottoni da prendere e sfilare, da elencare dall'incipit al prologo dei calzoni.
    Uno a uno in discesa.
    Sono grata che non si sia messo una T-shirt.
    ..."e poi un cioccolatino è il massimo accoppiato al caffè"...
    Lo so io cos'è il massimo.
    Lo so io che potrei scoppiare e slacciarti.
    E guarda che non me lo dimentico che hai avuto una Mini Minor. Tesoro, sei tutto un programma.
    Mi piace parlare con te.
    Mi piacerebbe succhiare un angolo del cioccolatino che mi hai dato e poi passartelo sulle labbra.
    Guardare mentre diventi serio.
    Guardare dove appoggi le mani.
    Scarto il cioccolatino come se stessi spogliando me stessa, come se non fosse cacao ma la mia stessa pelle.
    Ho pochi secondi per portartelo alle labbra perché sono così calda che mi si squaglierà in mano, tra le nocche, e non sarebbe bello mettertelo così molle sulla lingua.
    Lo guardo.
    Che ne so di quello che stiamo parlando? Me lo sono già perso da un pezzo.
    Sono tutta concentrata su questo messaggio di sesso posta celere che gli sto per infilare in bocca.
    Ho finito di denudare il cioccolato e lo allungo alle labbra che non vedo l'ora di sentirmi addosso.
    Mi guarda.
    Mi sorride.
    Se fa così mi stronca.
    E io già pregusto tutto il caldo che mi sale da sotto.
    Sono ad un passo, ad un centimetro dal confine.
    E' un cioccolatino ripieno salato di me.
    Ho il braccio, un tentacolo fiondato verso il suo viso con tutta una promessa che si trattiene a stento, pronta a liquefarsi.
    Non devi neanche dire sì.
    Avanti, prendilo.
    "io sono a dieta, grazie. Mangialo tu per me. Guarda come sei magra, dovresti mettere su qualche chiletto"
    *****!
    Dì, che cosa cavolo ti è passato per la testa?
    Chi è? Chi è quella *******? Chi? Chi è stata? La Lambertucci? La dottoressa Tirone? O quella stronza su rete quattro con un culo che fa provincia?
    Chi è stata che la rovino a insulti?
    Che le stronco la carriera a forza di Woodooo?
    Convince gli altri a dimagrire poi sono io che vado in bianco.
    A dieta?
    Non replico.
    Ok.
    Io sono magra. E in bianco pure.
    A dieta.
    Me lo mangio io quel cioccolatino.
    E spero che mi venga un bel brufolo, un bubbone così in mezzo al naso almeno non avrai più voglia di guardarmi.
    Sorrido mentre mi si raggrinzisce la pelle dello stomaco e pure qualcos'altro.
    Non hai idea di che boccone amaro sia.
    Stermino il caffè.
    Appallottolo la cartina.
    "E' tardi" dico " è meglio che andiamo. Comunque hai una casa bellissima "
    Si, ma non mostrarmela perché tanto ho solo la forza di trascinarmi in ufficio.
    Non trafiggermi facendomele solo vedere le lenzuola colorate del tuo letto.
    Per favore.
    Non farmi altro visto che hai deciso di non farmi niente fino adesso.
    Usciamo in fretta.
    Ho lo stomaco annodato .
    Rinuncio ad all'Alca Seltzer perché oggi rischia di andarmi di traverso anche quello.
     
  15. Zampolo

    Zampolo Direttore Corse

    1.885
    147
    19 Febbraio 2007
    Reputazione:
    55.816
    N54 + PK
    Dalla finestra del mio ufficio
    Vedo di fronte un edificio,

    poi il mio sguardo cade giù
    dove riposa il mio biemvvù,

    ma mi attira una donzella
    mamma mia quanto è bella

    con la gonna svolazzante
    vorrei fosse la mia amante

    mentre avanza tra la gente
    ha catturato la mia mente

    è all’insù il suo nasino
    ubriacante più di un vino

    poi mi lancia un’occhiata
    batte il cuore all’impazzata

    il mio pensiero si fa impuro
    rispetto a prima son più duro:mrgreen:

    tra gli sguardi della gente
    lei continua indifferente

    rapprensenta il mio sogno
    e di questo non mi vergogno

    e mentre rimango a sognar
    da lontano mi sento chiamar

    è il capo incaxxato
    che mi vede imbambolato

    ma il mio boss non capisce
    quanto una fi.ga ti rincoglioni.sce:mrgreen:

    Il cantico delle fi.ghe - Zamplo Neruda
     
  16. Steve_Warson

    Steve_Warson Secondo Pilota

    878
    41
    4 Luglio 2007
    Reputazione:
    10
    b
    =D>=D>:mrgreen::mrgreen:
     
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  17. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    da premio nobelllll

    :haha:haha:haha
     
  18. CRISTIAN JO

    CRISTIAN JO Presidente Onorario BMW

    6.478
    634
    25 Agosto 2007
    Reputazione:
    105.795
    Bmw E91 & E30 320is
    tu oltre che corridore doc di kart
    adesso mi sei diventato anche poeta ](*,)](*,)

    :lol::lol::lol::lol:
     
  19. CarloX6

    CarloX6 Presidente Onorario BMW

    16.648
    818
    19 Novembre 2007
    Reputazione:
    3.003.314
    Una Stella - ZetaJones 2.8
    Domani posto qualcosa di mio zio .... gli assomiglio molto per questa sua ansia e amore per l'amore, l'assoluta impossibilità di governarci e imbrigliarci in qualcosa o qualcuno ..... ci innamoriamo di tutto e tutti ...
     
  20. Zampolo

    Zampolo Direttore Corse

    1.885
    147
    19 Febbraio 2007
    Reputazione:
    55.816
    N54 + PK
    Mode Serio ON

    Questa è una delle poesie che preferisco. Famosissima, lo so. è molto importante per me, anche perchè mi è stata dedicata da una persona importante.


    Se riesci a conservare il controllo quando tutti
    Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
    Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
    Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
    Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
    O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
    O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
    E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;



    Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
    Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
    Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
    E trattare allo stesso modo quei due impostori;
    Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
    Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
    O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
    E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;



    Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
    E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
    E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
    E non dire una parola sulla perdita;
    Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
    A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
    E a tener duro quando in te non resta altro
    Tranne la Volontà che dice lor "Tieni duro!".



    Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
    E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
    Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
    Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
    Se riesci a occupare il minuto inesorabile
    Dando valore a ogni minuto che passa,
    Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
    E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!




    Rudyard Kipling
     

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