Se la metti su questo piano, ti chiedo io, stavolta, esattamente a quale domanda dovrei rispondere, perchè, giuridicamente parlando, sai meglio di me che quanto hai scritto sopra non ha senso, pur facendo molta presa sul lettore. Andando con ordine: le società vengono dichiarate fallite da un Tribunale, non da terzi che, se del caso, depositano un ricorso su cui decide sempre un giudice. Da questo deriva, chiaramente, che se il ricorso è ritenuto fondato è un po' difficile, salve ipotesi di truffa, ricondurre la responsabilità ad un terzo, persona fisica o giuridica, per violazioni di legge che il fallito, invece, avrebbe seguito. Devo andare oltre? Spiegati in maniera più chiara e ti rispondo:wink:. La perquisizione al Giornale la ritieni normale tu. Io, invece, mi pongo un paio di domande. 1- gli inquirenti non hanno trovato nulla. Ma cosa cercavano? Un "dossier"? E, se anche fosse esistito, cosa avrebbe rappresentato? Non è forse normale che i giornali si informino e facciano ricerche? Capirei se Feltri avesse pubblicato qualcosa, ma qui si fa il processo alle intenzioni o, meglio, si adottano metodi di censura preventiva. Se si aggiunge che l'inchiesta parte dall'intercettatissimo procuratore di Napoli (P3 ti dice nulla?:wink:) e da Woodcock, che è famoso per andare in moto, per gli arresti illegali e le inchieste che costano e finiscono nel nulla, la visione si completa un po'. 2- Il Fatto di oggi (si noti, non il Giornale, Il Fatto) riporta un bell'articolo su tutti i guai giudiziari della famiglia Marcegaglia. Non è un dossier quello? Perchè Il Fatto può scriverlo e il Giornale no? Forse perchè l'attacco ai mezzi di comunicazione è il complemento al fallimento dell'offensiva elettorale, giudiziaria, morale contro il Cavaloere? Io, qualche dubbio, lo ho...
Quoto e condivido tutto. Ma mi chiedo: i sospetti della Marcegaglia, legittimano una censura preventiva che non ha trovato riscontro? Anche perchè quei sospetti erano tali, o volevano evitare la pubblicazione di quello che riporta oggi Il Fatto e, forse, di altro? In sostanza: la cosa sta come ce la raccontano oppure c'è uno scontro nazionale tra poteri forti? E' vero, almeno finchè non si considera il quadro generale e si pensa un secondo a come vanno le cose nella vita reale. Tu non invii mai messaggi che potrebbero essere interpretati in maniera dubbia, ambigua, configurando ipotesi di reato? Io qualche volta ho scritto "ammazzerei l'imbianchino per come mi ha conciato casa", ma non l'ho certo fatto -voi non fate caso al femore che spunta dall'aiuola...-.
Fanno rabbrividire tante cose, ad esempio le intimidazioni, i ricatti, il conflitto di interessi, ecc. ecc. ecc.
Rispondo con ordine Non è riferita al tuo Ilvio, per quanto tu abbia stranamente ed immediatamente trovato parallelismi. So bene come fallisce una società, ma non parlo del come tecnico, ma di quello fattuale. Se l'azienda del tuo concorrente fa prezzi più bassi dei tuoi perchè non paga le tasse e non paga le tasse perchè paga la finanza ed alla fine della fiera tu non riesci a stargli dietro per questa concorrenza sleale, chi ti ha fatto fallire? Il fornitore che ha fatto l'istanza o il fil di put che violando la legge ha fatto sì che tu finissi sul lastrico? Che non abbiano trovato nulla chi te l'ha detto? A me risulta abbiano sequestrato dei pc e li stiano esaminando, altrimenti l'indagine sarebbe già chiusa. No no, è proprio perchè non ha pubblicato! Se hai una notizia, perchè non pubblichi? Perchè al contrario Emma Marcegaglia accusa Il Giornale di aver fatto pressioni perchè lei ritirasse certe dichiarazioni contro il governo? L'indagine parte dalle dichiarazioni della Marcegaglia, non da un idea di Woodcok Il fatto ha fatto benissimo (scusa il gioco di parole). Il Giornale non ha pubblicato, ma ha fatto pressioni con la minaccia di pubblicare, è questa la cosa grave Io meno ...
E poi scusa ... le parole della Marcegaglia sono da interpretare nel quadro generale ... le condanne di Berlusconi nel quadro generale, non ti pare che sto quadro generale abbia un po' fiaccato?
Se vogliamo ragionare senza essere accecati dalla casacca politica che indossiamo, non possiamo non prendere atto che la presenza di un editore a palazzo Chigi è una grave anomalia. Per gli aspetti della vicenda Marcegaglia possiamo spostarci qui lasciando questo topic alla discussione su Fini.
Beh, è talmente spropositato e imbarazzante in una democrazia l'eccesso di potere nelle mani di una sola persona che i tentativi , goffi, di bilanciarlo, li considero fisiologici. Per quel poco che ti conosco mi sembra di capire che tu sia favorevole all'"uomo forte", è li, alla base, il probelma, a mio modo di vedere. Perchè tutte le tue posizioni e considerazioni poi derivano da questa convinzione di base.
Io sono favorevole ad una figura che rimetta a posto le cose, perchè il conflitto istituzionale è sempre dietro l'angolo in queste condizioni, come ben puoi vedere.
E secondo te è normale? Cioè, è normale che due giornalisti parlino di aggiustare una notizia affinche ci siano "reciprochè utilità"?
Calma... In primo luogo Porro e Arpisella si conoscono da molto tempo. Seconda di poi, sinceramente, come minaccia mi pare un pochino generica e, comunque, vai a minacciare a viso scoperto il collaboratore della Marcegaglia? Non so. Sull'ultimo punto non so, ma viste le mistificazioni di notizie che ci sono in giro tutti i giorni, non mi stupirei: vedi i vari tg quando riportano in modo diverso lo stesso accadimento. Io ti chiedo, da avvocato: ma allo stato dei fatti, il reato, dov'è?
Beh, se hanno intimato alla Marcegaglia di modificare le dichiarazioni rilasciate è un chiaro caso di 610 c.p. In altro caso è comunque deontologicamente disgustoso
Però c'è quel "se" da verificare, e bene. Anche perchè la minaccia -sempre che tale sia stata- non sarebbe nemmeno diretta e circoscritta. Tra l'altro Porro insiste perchè sia trasmesso l'audio delle intercettazioni, dal quale emergerebbe, secondo lui, che stavano evidentemente scherzando. Ora, ammetterai che bidognerebbe essere del tutto scemi per chiedere una cosa del genere se, effettivamente, non fosse stato uno scherzo. E, da lì, anche la questione deontologica salterebbe.
Infatti ho detto che mi auguro sia una bufala ... Siamo in un paese profondamente malato in cui il governo controlla direttamente o indirettamente il 70% dei mezzi di informazione ... questo sia chiama totalitarismo
Mi pare una percentuale un po' eccessiva e, comunque, a me spaventa molto di più il totalitarismo dei magistrati
Il governo controlla 3 reti televisive private in chiaro, 3 reti private sul digitale, almeno una rete televisiava pubblica, svariati giornali ... non sarà il 70% ma poco ci manca ... Questo mi preoccupa non poco.
