Anche io!! Ne guidai una, prima serie, appena diciottenne quando presi la patente. Una vera bomba. Ricordo ancora il percorso: un misto veloce dove tutte le sue potenzialità erano esaltate al massimo. Erano chiamate "bombe mortali" a dispetto di quelli che erano i loro rischi reali, semplicemente perchè, secondo me, la maggior parte dei guidatori dell'epoca non erano avvezzi a tali potenze e velocità e, dunque, si facevano prendere il...piede, non adeguando la guida ed il cervello, soprattutto, a quelle potenzialità. Mi spiego: la Uno Turbo i.e. frenava adeguatamente (quattro dischi ben dimensionati di cui gli anteriori, autoventilanti) ed aveva un assetto anch'esso adeguato alla vettura. La passione per le auto, che ho sempre avuto, mi ha fatto percepire queste particolarità rispetto alle vetture "normali" che guidavo in quel periodo. La ricordo con molta nostalgia
Ecco...la bara...anzi le bare...come del resto le Renault, le Peugeot ecc ecc....saremmo dovuti essere tutti morti, allora
Dalle mie parti fanno una bella gara di corse in salita, facente parte del campionato nazionale. Ancora adesso salgono le auto vecchiarelle nelle categorie vintage. 205, r5, golf sono nettamente migliori della uno. Per non parlare della Delta. Ebbi la fortuna di provare una Delta Hf ed era impressionante come tenuta.
Credo di aver capito quello che volevi dire e cioè che erano tutte bare. Ed è vero. Senza controlli, abs, airbag, cinture che non metteva nessuno ed all'epoca le tp erano davvero pericolose. La Fiat Uno Turbo telaisticamente però era un pochino più bara delle altre ed inoltre era la macchina preferita degli scapestrati freschi di patente.
A Roma la uno turbo era la macchina dei coatti...altra storia e secondo me di gran lunga più bella, la Peugeot 205 1.9 gt...
Capisco cosa vuoi dire, ma erano delle bare. Che tu sia stato più avveduto di tanti altri e possa raccontarcelo è una cosa che ci fa piacere, ma non cambia le cose. Macchine emozionali e divertenti, ma estremamente insicure, sia per la scarsa attenzione alla sicurezza dell'epoca, sia per il rapporto peso potenza, sia per l'erogazione brutale non addolcita dall'elettronica, sia per la mancanza di qualsiasi forma di aiuto alla guida, sicurezza attiva e passiva. Forse oggi siamo all'estremo opposto, con auto anche più veloci, ma molto più ovattate, oltre che pesanti, con pneumatici che 30 anni fa erano impensabili (una segmento c ormai parte da 205, mentre la uno credo montasse i 185). Il divertimento non è lo stesso, ma neanche le vittime, ad essere franchi.
Ai tempi in cui giravo ne ricordo una in pista a Monza sul rettilineo prima di quello del traguardo, arriva a manetta, capisce di esser troppo veloce prima del curvone e frena bloccando le ruote, supera la ghiaia e si stampa sulla pila di gomme, addio parte anteriore Niente esp, niente abs, ogni errore lo si pagava tutto
Altro aneddoto, una renault 5 gt turbo era talmente bassa come assetto che quando ha forato ha dovuto chiamare il carro attrezzi, nemmeno con il cric poteva sollevare abbastanza la macchina per tirare fuori la gomma di scorta che era esterna sotto il baule Anzi, nemmeno poteva usare il cric
Sono d’accordo con te Nivola. La nomea che le precede è principalmente dovuta alla scarsa attitudine alla gestione delle prestazioni dei guidatori. Che i controlli e gli assetti ultra sicuri salvino delle vite è verissimo, come lo è il fatto che quasi tutti i guidatori siano diventati incapaci di gestire auto prive di elettronica nella minima situazione di emergenza.
Concordo ma i guidatori inesperti c'erano anche negli anni 90, per cui queste auto finivano spesso in carrozzeria o demolizione. Ricordiamoci che all'epoca non c'erano limitazioni per i neopatentati. La Uno Turbo era un sogno ma aveva anche problemi a tutto l'anteriore (studiato per motori da 45-70 cv) per via della potenza del motore. Sono sempre state chiamate bare come le Kawasaki 500 turbo o come le Rgv Gamma 250 2 tempi. Che grazie alla fortuna, al fato o qualche angelo custode in tanti sono ancora in grado di raccontarlo, non vuol dire che non lo erano.
Sono d'accordo con @Bmw_pugliese. La mia impressione è che queste auto fossero come le gruppo B per i rally, tanto veloci quanto letali.
Ai lati della pista ne trovavi parecchie finite fuori, su tutte le varie tp Bmw e Alfa, la tp senza controlli e' la prima a non perdonare in curva chi non la sa portare. A questo aggiungo una ecatombe di Delta integrali nelle varie versioni, quasi ad ogni sessione che facevo una usciva sul carro attrezzi o si fermava a lato per rotture al motore da sempre ben noto per la sua delicatezza, una l'ho pure salvata, ferma lato pista aveva appena iniziato a bruciare nel vano motore, non avessi usato il mio estintore in breve sarebbe diventata un rogo.
Delle vecchie glorie citate, ho avuto modo di salire come passeggero sulla Renault 5 GT Turbo, sulla Punto GT prima serie, sulla Punto GT seconda serie. Nessuna delle tre mi ha mai impressionato per la spinta, nonostante le "leggende" la descrivano come brutale. La mia sensazione era quella di un motore molto vuoto prima dell'intervento del turbo (ricordo che ad esempio la Punto GT con condizionatore acceso ti costringeva a sfrizionare per non far spegnere), con un brusco cambio di passo quando la lancetta della pressiona saliva. Non è che andassero piano piano eh.. però ad esempio la Punto GT non andava quanto la Saxo 1.6 VTS, a dispetto dei 5 cavalli in più. Tutto questo ricordandomi bene in che epoca queste vetture venivano commercializzate.