dal 1° gennaio 2007 per le ditte edili, di impianti ecc le fatture emesse devono sempre contenere distintamente il costo della mano d'opera impiegata.... conseguenza della finanziaria 2007 qualcuno ne sa di più? o sa dove posso informarmi meglio per non fare casini? grazie
quello è il reverse change e l'ho capito....il problema è che anche il mio commercialista mi dice che ancora non è molto chiaro....ho capito ma io devo fatturare non posso rimandare ancora che stress....ho cercato su internet e non si trova una mazza, un esempio qualcosa per capre come azzo devo fatturare...vediamo se sul forum c'è un commercialista più ferrato del mio o qualcuno che ha già emesso fatture con il nuovo metodo per confrontarci....
é un gran casino... lavoro nell'edilizia, anche se non la classica edilizia (carpenteria metallica...) ... abbiamo artigiani che alcuni dicono che fanno con iva altri no... nè camera di commercio, nè unione artigiani hanno ben chiara la situazione....
di sicuro c'è un casino totale causato da norme confusionarie non ho ancora affrontato l'argomento... se trovo qualcosa ti faccio sapere
mi fa piacere che non sono l'unico insieme al mio commercialista a non aver chiara la situazione fatture....mi chiedo perchè caricare sempre con più burocrozia chi lavora...ma vabbè polemica a parte teniamoci informati :wink:
questa è l'unica cosa chiara. Il Reverse Charge comporta il fatto che il soggetto prestatore di servizi/cedente emetta fattura al committente/cessionario senza applicazione dell’Iva; sarà poi compito di quest’ultimo integrare la fattura con l’iva dovuta ai sensi dell’art. 17 co. 6 D.P.R. 633/72 e registrarla sia nel registro degli acquisti che in quello delle fatture emesse. Questo meccanismo ha delle conseguenze non soltanto di tipo procedurale per l’appaltatore/cessionario, ma anche di tipo “finanziario” per il subappaltatore/cedente; risulta infatti piuttosto evidente come per quest’ultimo si possa creare facilmente una cronica posizione a credito per quanto riguarda l’Iva, effettuando acquisti con iva e vendite senza applicazione della stessa. Per ovviare a questo problema, già nel Decreto legge 223/2006 convertito nella Legge 248/2006 sono stati previsti dei correttivi. Innanzitutto è stata estesa la possibilità di chiedere il rimborso delle eccedenze a credito risultanti dalla dichiarazione annuale Iva ai sensi dell’art. 30, co. 3 lett. a D.P.R. 633/72, anche ai contribuenti che svolgono attività edile e sono assoggettati al regime del reverse charge. Inoltre è stata confermata anche per tali soggetti la possibilità di utilizzare in compensazione o chiedere a rimborso ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 542/1999 il credito iva infrannuale, prevedendo altresì l’innalzamento del limite per tale compensazione da 516.456,90 ad 1 milione di euro per quei contribuenti che effettuino operazioni assoggettate al reverse charge nell’ambito del subappalto in misura pari o superiore all’ 80% del loro fatturato.
vero, ma il problema sorge quando ci sono casi tipo quello che vi illustro: la mia ditta, una carpenteria metallica, non rientra nella categoria dell'edilizia in base al codice attività della camera di commercio. per i montaggi delle strutture ci serviamo a volte di aziende operanti nel settore dei montaggi le quali a detta loro devono praticare l'iva in fattura. Se il lavoro viene fatto da un singolo artigiano? il singolo artigiano in questione ha chiesto sia in camera di commercio che all'unione artigiani e al proprio commercialista e quello che ne è venuto fuori è che nessuno ha le idee chiare... e se la ditta che mi commissiona il lavoro è un'impresa edile??? io devo fare fattura con Reverse charge... quindi se commissiono il lavoro ad uno di questi due molto probabilmente mi faranno l'iva la quale sarà a credito... ne risulta che acquisto a credito e non giro niente a debito... un po' come si fa per le vendite all'estero....