quello che un politico "onesto" dovrebbe dire, e quello che un elettorato "onesto" dovrebbe aspettarsi dovrebbe essere una cosa simile: per ridurre le tasse e migliorare il governo (anzi, creare un governo del Paese degno di tale nome) serviranno almeno 20 anni. Il massimo che possiamo fare per i prossimi 4 anni è cercare di sopravvivere e mettere qualche base per il futuro, con calma e ragionandoci. Sono DECENNI che ogni governo cerca di "rivoluzionare" lo stato per dare il contentino al suo elettorato...e siccome l'elettorato vuole tutto subito e ora, non c'è tempo di riscrivere le leggi che si vogliono modificare, ma è molto più semplice modificare una parola qua, una la, abrogare mezza frase qui e mezzo comma la. Quei "contratti" sono semplici idiozie: i cambiamenti devono essere costruiti partendo dalle basi, non mettendo fuori legge quello che si vuole togliere e imponendo per legge quello che si vuole ottenere. Cosa vogliono fare? Una legge che vieti l'evasione? O una legge che imponga alle aziende un incremento di produzione o di assunzioni del 20% in 2 anni? O una legge che imponga agli organi locali di rispettare i tempi di risposta imposti già da altre leggi? O qualche altra porcata tipo patto di stabilità per imporre una riduzione di spesa pubblica? Non è così che si costruisce una base per il futuro....questi programmini e contrattini non sono altro che le solite rattoppate modello strada. Visto anche il tipo di forum in cui siamo, non c'è nulla di più calzante per capire come funziona lo stato italiano di guardare come vengono gestite le strade: costruite male, rattoppate di volta in volta solo dove serve, realizzate senza regole comuni ma di volta in volta a estro estemporaneo, senza attenzione a mantenere una continuità con i tratti che precedono e seguono e infine regolate per il soddisfacimento di esigenze locali, senza criteri di uniformità, spesso per ovviare a uno qualsiasi dei problemi di cui sopra. Lo stato delle leggi italiane è questo: scritte male, corrette peggio, modificate per interessi locali, piene di buchi, in contrasto tra loro....a ciò si aggiunge una magistratura che si sostituisce spesso e volentieri al legislatore, con la scusa di doverne colmare le lacune. LE leggi sono le basi per uno stato...se non funzionano quelle, non funziona nulla. Se un governo promette di metterci mano in meno di 5 anni, o sta mentendo o, peggio, ha intenzione di fare lo stesso dei governi degli ultimi 20 anni: affidare alla solita legge finanziaria la modifica di 100000 leggi che peggioreranno ulteriormente l'italia.
Su questo vorrei indicare un esempio piuttosto chiaro. Spesso, quando assistiamo a condanne piuttosto lievi per reati terribili commessi contro la persona, vuoi un omicidio, una violenza sessuale, un abuso: ci viene detto che i giudici non sono colpevoli di questo, perchè sono obbligati ad attenersi alle leggi, concedendo gli sconti previsti a destra e a manca. Fin qui tutto bene, nel senso che se la legge è questa, è la legge ad essere sbagliata e i giudici non possono fare altro che applicarla. Ma poi accade un fatto, si assiste una sentenza piuttosto novativa in una causa (civile) intentata da un professore omosessuale che è riuscito ad ottenere la pensione di reversibilità del compagno di una vita deceduto nel 2015. Ora, non cito questo esempio per entrare nel merito, ciascuno ha una propria opinione sulla questione ed è giusto rispettarla, ma solo per valutare la forma: se ai giudici è concesso andare oltre le leggi esistenti (giuste o sbagliate che siano) in certi casi (mancata unione civile, ma de facto), perchè non lo fanno anche e soprattutto quando qualcuno subisce delle violenze brutali e spesso drammaticamente irreversibili? Quand'è concesso andare oltre alla legge? Per un brutale assassinio non si può ragionevolmente ignorare ogni beneficio previsto e concesso dal legislatore e appioppare uno o più ergastoli definitivi?
perchè i giudici fanno fatica a ricordarsi che sono meri strumenti della giustizia, non sono essi stessi la giustizia. Un giudice , a fronte di un a legge per lui sbagliata, farà comunque di tutto per sentenziare secondo le sue opinioni/ideologie. E non mancano certo gli esempi....
Il concetto, IN TEORIA, non è andare oltre la legge ma colmare le lacune del diritto. Le teorie sono due: una dice che tutto ciò che non è normato, è consentito. Un'altra dice che essendo la produzione giuridica perfetta e completa, non si può andare oltre. Nel primo caso, il giudice (solitamente di Cassazione) può interpretare per analogia e utilizzando tutti gli strumenti interpretativi possibili per integrare le lacune. Nel secondo caso, no. La legge non lo dice. La legge pone soltanto un divieto generale di interpretazione analogica in ambito penale. Professor @Alebmwx3 sono stato sufficiente?
Beh ci sono comunque n gradi di giudizio proprio per questo. È difficile che TUTTI i giudici di un processo sentenzino a caxxo
quello è vero, così come ho imparato che affidarsi solamente ai "riassunti" dei mass media è spesso fuorviante, perchè una decisione che pare illogica potrebbe avere un fondamento negli atti del processo. però, almeno nelle sentenze che conosco ossia sicurezza sul lavoro e ambiente, quasi nel 100% dei casi si ha ribaltamento delle sentenze nei vari gradi di giudizio. Questo secondo me è inconcepibile: può capitare che, statisticamente, si abbiano situazioni particolari che richiedano al giudice di ricorrere alla sua discrezionalità....capisco che le leggi abbiano molti buchi, ma non è possibile che quasi ogni volta le sentenze vengano letteralmente ribaltate. Non è possibile che un giudiche condanni per omicidio colposo, e l'altro assolva, basandosi sulle stesse prove. Sono i giudici? sono le leggi? entrambi? non lo so, ma di certo non va bene.
Sempre in teoria, i reati colposi sono quelli più rognosi da giudicare proprio perché si tratta di "misurare" il grado di colpevolezza perché la cosa certa è il fatto, a differenza di tanti processi per reati dolosi dove invece, come insegnava il mio professore di procedura penale, si giudica solo sugli indizi nella maggior parte dei casi. Per rispondere alla tua domanda, non è colpa di nessuno. Non esiste la verità, essa si forma in giudizio. E non può essere diversamente perché la stessa forma dei reati colposi rende necessaria una "costruzione" della responsabilità da parte del giudice.
Bene, se io vivo una vita da zitello con mia sorella anch'essa zitella sotto lo stesso tetto, in assenza di unione civile (ovviamente) ma semplicemente convivente di fatto, riceverò la reversibilità in caso di sua morte?
Bella domanda, Claudio. Nessuno ti potrebbe rispondere, oggi, neanche quel giudice. Quello che io dico è che, letta la norma sulle unioni civili, ti assicuro che è un bel casino. Ti dico soltanto che la mia amica avvocato di famiglia (che è amica anche della mia compagna) mi ha vivamente sconsigliato di farle dei regali importanti La nozione di convivente di fatto che ne esce dalla norma farà scrivere parecchi libri.
Avete cambiato il titolo del thread Mi permetto solo di dire una cosa.....forse banale....ma avete mai pensato che ogni situazione deve essere considerata a se stante? E anche il medesimo fatto nella disamina dei vari gradi di giudizio può subire notevoli incrementi e decrementi probatori? Non vi fermate alla teoria: la pratica è materia che non si studia ma si applica. Per tale ragione esiste la figura dell’avvocato e....il giudice valuta gli elementi concreti rapportati al supporto difensivo. Questo il motivo per cui un profano vede discrepanze ove non ve ne sono. Trattasi semplicemente di una rappresentazione diversa o di casi simili ma non identici.
Non discuto che sia tutto giusto, non ne ho gli strumenti nè la presunzione, ma posso rivendicare la mia opinione e questa la riassumo con questo semplice ragionamento: la giustizia, o meglio, l'amministrazione della giustizia DEVE dare sempre la sensazione ai comuni mortali che (vera) giustizia sia stata fatta. Spesso non accade e quando questo capita, ci si appella sempre e soltanto alle carenze legislative. Il caso della coppia di fatto riconosciuta nonostante la legge, si contrappone in modo deciso e clamoroso alla lievità su condanne inflitte per delitti atroci, a causa della legge. Altro esempio in una sentenza di appello che ha dato finalmente ragione a quel povero padre che si vedeva sottratto un quinto del proprio stipendio di operaio per rifondere civilmente i genitori del professore - condannato - che aveva abusato della figlia (se non ricordo male) quattordicenne, che a seguito della vergogna si era poi pure tolta la vita. Quello che intendo io è proprio questo: la giustizia scavalca le leggi? Evidentemente si. Lo può fare? In certi casi si, in certi altri no? Non lo accetto, non ci riesco proprio. La giustizia amministrativa, civile e penale, HA L'OBBLIGO di mostrarsi GIUSTA, dobbiamo tutti avere la percezione, alla fine, che giustizia è stata fatta, altrimenti sono solo "chiacchiere e distintivo" .
Quando mi sono trovato a dovermi difendere in sede penale ho detto al mio avvocato: "Guarda che per te sono il peggior cliente che ti potesse mai capitare: sono innocente e per gli innocenti non ci sono sentenze mediate o di compromesso, esiste un solo e unico verdetto possibile: innocente. A queste condizioni, sei convinto di farcela?".
non quoto il resto perchè ne condivido l'impostazione generale (come non farlo d'altronde?). però nel senso che non significa molto. è percezione.
Quanto affermi é palese ai più ma spesso chi é coinvolto ci campa: giudici, avvocati, consulenti, segretari etc. e parliamo di TANTA gente che tiene famiglia.... A volte a pensar male ci si azzecca.
http://www.repubblica.it/politica/2..._guadagna_di_piu_paghi_meno_tasse_-198291454/ a questo punto credo di essere io a non capire. finalmente getta la maschera anche lui, la Costituzione è diventata un optional.
Quisquilie..... sto già facendo i conti di quanto risparmierò e di come spenderò quei soldi in più che mi rimarranno... ho già in mente due o tre cosine per far girare l’economia Anche se a pensarci bene forse sarebbe meglio metterli da parte visto che poi a qualche parruccone potrebbe venire in mente di dire che è tutto incostituzionale e mi potrebbe obbligare a farmeli riversare con gli interessi...
Ribadisco quel che ho detto qualche post fa: vacanze gratis a nastro... Pagheranno i redditi medio bassi, e io farò girare di più la "MIA" economia... In fondo era questo che voleva il popolo e che chiedeva a gran voce ai propri "capitani": più benessere, e io lo avrò; lo stupido ero io, che volevo un pochino più di equità, magari rinunciando a personalmente a qualcosina, ma è sicuramente meglio cosi... Contenti loro... P.S. Giro una email ricevuta pochi minuti fa da un amico: Il governo Salvini-DiMaio ha ragione da vendere, W la Flat Tax! avanti cosi. I poveri si sa, non sanno gestire il denaro, se li spenderebbero subito ai video-poker o al mercato dai cinesi. E metti che gli rimanga ancora qualche euro in tasca: comincerebbero ad uscire e strafogarsi di pizze da 10 euro (che poi devi bere la varechina per digerirla). L'economia gira grazie ai benestanti come me: auto, barche, vacanze, vestiti, ristoranti, etc., io e la mia famiglia spendiamo al mese quanto guadagna un operaio in un anno in cose assolutamente superflue, ma se serve ad aiutare la Nazione lo si fa volentieri, io non mi tiro indietro. Basta pero`che non mi chiedano anche di pagare le tasse, perchè sono buono... Ma fin ad un certo punto! C'è un limite, oltre il quale passi per fesso!