Così, tanto per saperlo... http://www.repubblica.it/economia/2...alisi-195772027/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P3-S1.6-T1
Se ci sono pochi lavoratori italiani nelle campagne é proprio perché l'imprenditore trova manodopera a basso costo negli immigrati, spesso sfruttandoli, sparirebbe il barolo? Per cortesia.... forse sparirebbero prodotti mediocri ma alcune eccellenze italiane non credo e potrebbero portare più ricchezza ai lavoratori agricoli pagati in maniera onesta e non sfruttati come fanno alcuni imprenditori con gli stranieri. Magari se le condizioni economiche dei lavoratori agricoli fossero “umane” alcuni disoccupati italiani potebbero andare a lavorare nei campi?
Se non ricordo male, la donna che perse la vita in una coltivazione al sud, pochi anni fa, era assolutamente italiana e sottopagata. Di converso, un paio di anni fa un agricoltore delle zone del Prosecco si vide arrivare un verbale perchè stava vendemmiando con i propri amici/famigliari. Gli eccessi da una parte e dall'altra.
perchè non pagano i contributi. perchè pagano la metà del minimo previsto. perchè non ti assumono. lì se fai un periodo da agricoltore poi hai più tempo per trovare un lavoro e ottenere il visto. e allora la gente si rimbocca le maniche. qui non hai incentivi.
in effetti ho generalizzato ma io ho 34 anni e ho vissuto, per fortuna non sulla mia pelle, le vicissitudini lavorative di chi mi sta intorno degli ultimi 10 anni. è una tragedia. dei miei amici coetanei pochi hanno più di un paio d'anni di contributi, sommato tutto. ed è gente che mediamente si è sempre data da fare.
ma c'è anche tanta gente che lavorerebbe in certi settori, a condizioni umane. io sono cresciuto in una zona turistica estiva. non puoi immaginare che giungla che è.
Qui in zona da me (io vivo decisamente in campagna..), ci sono moltissime stalle e un sacco di mucche da latte, ma nelle aziende agricole da allevamento, gli italiani che ci lavorano si contano sulle dita della mano destra di muzio scevola... Sono tutti indiani sikh... Qui nessun italiano ha voglia di passare la giornata con i piedi nel letame, in mezzo alle mosche e in compagnia di tafani grossi come aquiloni.. I pochi italiani che lavorano "in campagna" sono "terzisti" (cioè proprietari di macchinari da noleggiare a terzi..) o i proprietari delle stesse aziende, e comunque è tutta gente che si occupa di coltivazione intensiva (riso & mais) e non di allevamento di bestame, e lo fanno guidando mezzi da fantascienza (provate a guidare un john deere di ultima generazione, dotato anche di connessione web e digitale terreste..), non certo lavorando con la schiena curva in stile mondina di "riso amaro"...
Ok ma in agricoltura c'è di tutto e di più. Anche una volta il letame non lo spalavano mica tutti. Dare la colpa ai giovani di oggi per questo mi pare esagerato
Io non do la colpa a nessuno.. Dico solamente che per fare il "trattorista" in campagna o il conduttore di mietitrebbia ci vogliono anni di pratica, per spalare letame invece serve solo la voglia, e se nessuno la ha, le soluzioni sono 2: o si tappano i culi alle vacche, o si cerca qualcuno che è disposto a farlo... Guardacaso, quel "qualcuno", dalle mie parti, è sempre straniero..
Pensa che in Africa se hai delle vacche sei un gran signore, mentre allevare capre è per certi versi umiliante, non sono bestie da ‘ricchi’. Soprattutto nel sud, Zimbabwe, Sudafrica, eccetera. La cito come curiosità.