Eppure vedo già della farina su qualcuno... che come dici è purtroppo "sacrosanto", però allora mi chiedo: torniamo al vecchio adagio? si vota il meno peggio?
Va cosi col maggioritario ma a febbraio, col proporzionale, ognuno si sfogherà salvo poi ritrovarsi senza maggioranza a meno che non vi sia un colpo di scena degno dei migliori thriller olovudiani: cattocomunisti da una parte e resto del mondo a comandare. In fondo nessuno può far peggio dei governi della seconda repubblica, quelli che ci hanno portato a questo sfascio, non credi ? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Gli itaGliani se la fanno sotto, non vogliono alcun cambiamento, preferiscono rubare il futuro delle prossime generazioni piuttosto. Ad esempio un bel ricalcolo delle pensioni di chi ci é andato a poco più di 50 anni, o alle solite categorie di ignobili personaggi, per trovare risorse per favorire l'ingresso al lavoro dei giovani. Cancellare insomma i 'privilegi' acquisiti dai nonni/padri per dare una speranza di futuro ai nipoti/figli che altrimenti andranno in pensione, FORSE, a 75 anni. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Dipende dagli ambiti, se dovessi fare un'operazione a cuore aperto, preferisco un chirurgo d'esperienza anche se disonesto, se devo mandare qualcuno a comprarmi qualcosa preferisco un'inesperto onesto. Nella P.A. ci sono sia questioni tecniche che questioni economiche, il problema è che quasi sempre c'è commistione ed è difficile che un onesto inesperto possa esercitare una giusta azione di controllo, di contro, l'esperto disonesto può incartarla "a mestiere" rubando soldi a più non posso, riducendo ai minimi termini il rischio di essere scoperto. Quindi la questione è ancora una volta: meglio una classe politica esperta o onesta? È chiaro che se si potessero avere entrambe le caratteristiche assieme sarebbe il massimo, ma sembra che i fatti di cronaca presenti e passati dimostrino che sino ad oggi non è stato possibile.
Tutto condivisibile, ma allora definiamo esperto... perché di poltrone occupate da "razzi" mi pare ce ne siano parecchie.
Infatti...Dovrebbero esserci delle discriminanti per i "personaggi" che vorrebbero governare che non siano solo quelli delle loro "beghe legali"... Qualche esempio: ad uno come razzi non dovrebbe neppure essere permesso entrare nei palazzi della pubblica amministrazione dato il livello intellettivo, e questo discorso dovrebbe valere per un sacco di tristi figuri.. Nel ventunesimo secolo, chiunque sia sprovvisto di titoli adeguati (perlomeno una laurea, e non ad "onoris causa", o conseguita negli atenei di Tirana nel 1983..) non dovrebbe neppure poter essere candidato a queste cariche (ci risparmieremmo i vari salvini, di maio, e 'gnurant vari ed eventuali..) e magari avremmo qualche competenza in più al governo, e non è detto che il livello dell'onestà dello stesso sarebbe inferiore..
Eppure nel dopoguerra ci sono stati ottimi politici che non avevano la terza media. credo che neanche questo potrebbe essere un discrimine. Fermo restando che sarebbe incostituzionale
È vero, ma l'accesso alla scolarizzazione 70 anni fa era diverso..La mia generazione (e anche quella che l'ha preceduta...) è stata una di quelle "fortunate", il "benessere" di cui abbiamo goduto, ha facilitato l'ingresso delle persone a dei livelli di istruzione universitaria che prima della seconda guerra mondiale, e dell'avvento della repubblica, erano assolutamente elitari.. Oggi, non è concepibile che chi si voglia occupare di amministrare qualsivoglia cosa pubblica, sia sprovvisto dei titoli per farlo... Altrimenti torniamo al discorso che facevi tu.. Mio padre, odontoiatra, mi raccontava di "odontotecnici" superabusivi, che negli anni '70 e '80, si spacciavano per "dentisti", e che facevano il loro lavoro anche bene a dirla tutta... Ma tu, nel ventunesimo secolo, ti faresti operare in bocca, con anestesia, ferri, trapani, e tutto quel che ne consegue, da uno che non ne ha i titoli?
Concordo. Non si tratta di discriminante ma di avere "caratteristiche minime" per poter rivestire un ruolo. Del resto perché per certi ruoli pubblici e per accedere a determinati concorsi sono richiesti gradi di istruzione minima? E voi, per un incarico dirigenziale nella vostra azienda tra uno con la terza media o solo il diploma, e uno con laurea e dottorati e master, fermo restando che non c'è nulla di male a non avere tali titoli, scegliereste i primi o i secondi?
Volendo polemizzare... in Italia i secondi perché ti permettono di pagarli (?) come o meno dei primi...
Beh insomma ... diciamo che quantomeno in teoria non funziona così. Se tu assumi una persona per un ruolo definito e con mansioni specifiche, prescindendo dal titolo di studio la sua retribuzione sarà quella stabilità dai CCNL.
Teoria.... pierino va dal padre e gli chiede: che differenza c'è fra teoria e pratica papà? vai da tua madre è chiedile se per 1000€ va a letto col farmacista. ritorna... papà dice di sì!!!! bene ora vai da tua sorella e chiedile se per 1000€ andrebbe a letto col macellaio. ritorna...papà anche mia sorella dice di sì!!! ma tutto questo cosa significa? vedi Pierino, dalle risposte che ti hanno dato possiamo dire che in teoria potremmo avere 2000€ facili facili in casa, in pratica abbiamo in casa due mignotte /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ma anche '90 e 2000 almeno al sud. poi sono nate le lauree in Albania, poi quelle online... e sono spariti anche i dentisti abusivi. ma il punto è un altro: i grillini per anni ci hanno rotto dicendo che non avevamo scelto il presidente del consiglio quando in realtà la battaglia che dovevano fare era quella sulle preferenze conto il listone bloccato. Ma non l'hanno fatta, chissà perche. A pensar male forse è perché a loro sta bene così, almeno ai vertici. Farò peccato ma chissà, magari ci prendo.
Esperto non dovrebbe essere l'istruito (anche perchè IMHO in certi incarichi i non istruiti non dovrebbero esistere), ma colui che essendo istruito ha maturato una certa esperienza in quella materia. Non credo sia incostituzionale, laddove si riuscisse a dimostrare che oggi determinate decisioni necessitino un livello di cultura e di comprensione elevato, non si tratta di inibire qualcosa a qualcuno, si tratta di accertare che ne abbia precisa cognizione. In ogni caso, per tornare ai M5S, si parlava solo di esperienza, perchè anche se stratitolati scolasticamente, la gestione della cosa pubblica senza esperienza di P.A. non è cosa semplice.
Essere eletti ed eleggere sono diritti politici che si acquisiscono nei termini previsti dalla costituzione italiana. Artt 48-51. le limitazioni sono previste negli stessi articoli e nelle leggi, tipo la Severino
In effetti il pidi ha dimostrato bene come si può avere un ministro dell'istruzione con una FALSA dichiarazione di laurea. Gli adepti almeno la laurea VERA ce l'hanno e non sono patetici come i mestieranti del pidi. Alebmwx3 quand'è che fai volare il ciuchino sopra le case del giglio magico ? Aspetti la loro disfatta a Febbraio per festeggiare con mega sganci di guano ? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Tutto è modificabile (volendo), ma i voti fanno gola tutti, anche quelli degli ignoranti (nel senso etimologico della parola).
Sopratutto fanno gola agli ignoranti (sempre in senso etimologico) che malgrado non sappiano coniugare due verbi in croce e conoscano la storia la geografia l'economia le lingue straniere etc etc etc come io conosco la fissione nucleare possono candidarsi e sperare di essere eletti. Ecco alcuni esempi di possibili futuri candidati