Staremo a vedere quello che succederà, non riesco proprio a figurarmelo come si evolverà lo scenario politico, spero si vada presto alle elezioni, cosi, forse, qualcuno avrà finalmente ciò che anelava... Casomai potremo sempre dare la colpa a Murphy.. Io, nel frattempo, sono ai dettagli per l'acquisto di una casa a Bangkok, perchè, per citare Abbattantuono: "e va bene, avete vinto voi, ma io non sarò vostro complice.." Tanto per me lavorare qui, o lavorare là, poco mi cambia (cibo piccante a parte..), mi dispiace solo per tutti i giovani che in nome "dei sacri ideali" non potranno vivere bene in Italia come ho fatto io per tanti anni...
L'evoluzione più immediata passerà attraverso il Presidente della Repubblica, direi, che non essendo Napolitano si atterrà proprio alla Costituzione (essendo stato insegnante di diritto costituzionale) per affrontare e risolvere la questione. Le dimissioni di Renzi (a occhio) non valgono un fico secco, la sfiducia andrà incassata in Parlamento - che tornerà quindi al suo ruolo istituzionale - e non ci sarà il Reuccio del Colle a comandare la minestra come fece con Monti e Letta. Poi partiranno le consultazioni e da lì si capirà se e quali sono gli intenti dei partiti.
Ecco come mi aspettavo dal discorso sulle dimissioni,renzi ha personalizzato fino alla fine il voto,facendo intendere che il 40% l'ha preso lui,infatti come dissi prima del referendum,non lascerà la politica,ma proverà un colpo di coda,con la probabilità di candidarsi alle prossime elezioni....darà battaglia le sue parole... Ovvio che i 5 stelle temano una modifica peggiorativa della legge elettorale,che va modificata perchè probabilmente incostituzionale(altro trucchettino del megalomane), Mattarella non mi è piaciuto per ora,sà che la maggioranza delle forze politiche vuole il voto,non perdere tempo con un governo ad interim...sperando di non andare oltre febbraio.
Roma a mio avviso è fuori da ogni logica, premesso che credo che nessuno abbia la bacchetta magica (M5S incluso), chi riuscisse a governare come si deve Roma, troverebbe il governo del paese un gioco da ragazzi. Il mostruoso debito accumulato dalla capitale, unito ai disservizi ed alle condizioni della città, formano un cocktail esplosivo difficilmente disinnescabile in poco tempo. Da noi, purtroppo, le cose sempre così sono andate, non si giudicano proposte e provvedimenti in base ai contenuti, ma sempre e solo in base a chi li presenta. Io traggo queste conclusioni: 1. Gli italiani non hanno creduto che alla base ci fosse una volontà di riduzione dei costi (per ragioni che appaiono ovvie). 2. La costituzione, seppur in tempi diversi da oggi, fu scritta e condivisa da persone di opposte idee e fazioni, oltre che dalla caratura politica elevata rispetto alle attuali. 3. I rami del parlamento devono essere eletti e non nominati, questo contribuisce all'equilibrio dei poteri, senza minare in alcun modo la capacità di legiferare in tempi ragionevoli, è stato più volte dimostrato che per quel che interessa loro sono estremamente rapidi, inoltre non è la quantità di leggi che fa uno Stato (altrimenti saremo il migliore del mondo), ma la qualità, e non dico altro ... Quando al vincolo di mandato, sono molto combattuto, se da una parte si eliminerebbero i voltagabbana, dall'altra non ci sarebbe più bisogno di tutti questi rappresentanti, ne basterebbe uno per partito, esisterebbe solo il voto palese, e non avrebbero più senso le commisioni (che a mio avviso sono fondamentali per legiferare su alcuni argomenti tecnici). Molti votano il proprio rappresentante indipendentemente dal partito in cui è rappresentato per la sola fiducia nella persona, non avrebbe quindi più alcun senso la preferenza nominativa e gli eletti dipenderbbero esclusivamente dalle volontà dei partiti.
Scusa ma un paio di appunti a quanto da te esposto mi sovvengono: 1) ora invece ci teniamo i costi al 100% così come erano prima. 2) l'hai detto tu. In tempi diversi. Ossia dopo una monarchia, una dittatura e una guerra mondiale persa. Allora tutto il garantismo previsto (bicameralismo perfetto ) aveva un senso, oggi è una palla al piede che costringe a legiferare in tempi brevi un organismo che non è deputato a farlo (governo con i suoi D/L) sulla caratura politica e la condivisione dell'assemblea costituente pienamente concorde. 3) i rami del parlamento vanno tagliati come i rami secchi e/o improduttivi di una pianta, che succhiano linfa vitale alla pianta sana. Meno deputati e una sola camera, sarebbero più che sufficienti. Per quanto riguarda le leggi e la loro quantità, torniamo al punto precedente. Chi ha fatto leggi disastrose negli ultimi tempi non è stato il parlamento, bensì il governo con i suoi sciagurati decreti. Fornero un esempio su tutti. Per quanto attiene la velocità di legiferare del parlamento ti invito ad una lettura di questo link. http://www.truenumbers.it/riforma-della-costituzione/ 4) quindi se la persona che voto mi è simpatica e quando la voto sta in uno schieramento politico che mi aggrada va bene tanto quanto se domani passa nelle fila di un partito che mi sta sul caxxo? Ah beh ... allora tanto vale votare Cetto la Qualunque. Ben venga, a mio modo di vedere, che ogni partito abbia meno rappresentanti, ben venga il voto palese. Non capisco poi perché con il vincolo di mandato dovrebbero sparire le commissioni parlamentari? Il tutto senza polemica ma solo per capire e riflettere[emoji6]
Ho scritto SEMBRANO in maiuscolo: credo che chi continuerà con i giochetti, alle prossime elezioni verrà spazzato via analogamente a quanto é accaduto al pallonaro toscano. A piazzapulita il furbastro di serra sembrava il casaleggio dei bei tempi, ha previsto le peggiori catastrofi apocalittiche se non si prosegue nel solco tracciato dalla sua marionetta: dopo lo sberlone preso crede ancora che qualcuno gli dia retta, é fuori come un balcone giamaicano !!!! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Sul bicameralismo ci si può ragionare ... ma nel caso allora camera unica sia. Con questa riforma le camere sarebbero rimaste due, con la differenza che una non sarebbe stata più eletta direttamente dai cittadini, ma indirettamente attraverso un sistema che l'avrebbe sistematicamente regalata al PD In questo senso il garantismo dei padri costituenti , prevedendo il referendum per le riforme costituzionali, ha salvato ancora oggi la democrazia, a 70 anni di distanza ... e non si è dimostrato così anacronistico.
Fatti e misfatti Infatti il mio intervento non era a difesa della riforma proposta da Renzi [emoji6] Se tu sapessi qualcosa di me capiresti che le notizie che mi pervengono in materia costituzionale sono di prima mano e anche abbastanza qualificate [emoji6]
Fatti e misfatti Oggi camminando per la mia città e vedendo le auto in giro mi sono detto; Redi secondo te si immatricolano più macchine ora o nel 2013... Arrivato a casa ho controllato i dati e sono rimasto basito. Nel 2013 sono state immatricolate 1.300.000 contro 1.699.994 di gennaio/ novembre 2016 La crisi c'è, ma forse le cose vanno un po' meglio di quello che i "tromboni" meditatici voglio farci credere..
Mica si dimenticano di NOi... http://www.repubblica.it/economia/2016/12/05/news/referendum_la_via_al_posto_di_padoan_a_bruxelles-153486764/?ref=HREC1-1
Perchè tu credi veramente che alle prossime elezioni, se mai ci faranno votare, renzi e il pidi prenderanno la maggioranza e guideranno il governo ? @Alebmwx3, tieni a bada il ciuchino... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Provo a rispondere per punti: 1. Se vuoi una riduzione dei costi basta che voti a favore del dimezzamento dello stipendio dei parlamentari (cosa che il PD poco tempo fa non ha fatto), oppure eviti di comprare un nuovo aereo per la presidenza del consiglio (vezzo renziano?) 2. Non vedo nessuna palla al piede, quando vogliono propongono ed approvano in men che non si dica, senza D.L., DLgs, DPR, etc.... 3. Ho letto il link che hai postato, nulla di interessante, piuttosto mi soffermerei sulla redazione della testata online, magari dai un'occhiata ai loro post sui social per capire quanto sono indipendenti ... Spazzare via una camera non significa abolire i DL, ma al limite significa ottenere il risultato di un DL attraverso un procedimento parlamentare, cosa a mio avviso molto più grave. 4. In questa tua ultima considerazione, mi sembra di averlo già detto, ma non ho problemi a ripetermi, sono combattuto, dare fiducia ad un partito IMHO non è meglio che dare fiducia ad una singola persona, ma è possibile ed altresì probabile che tu conosca meglio una persona rispetto ad un partito che con le liste bloccata sarebbe sempre più impersonato da chi sta al vertice. A tal proposito ti consiglio io un link da leggere attentamente: http://www.byoblu.com/post/2016/08/22/vincolo-di-mandato-perche-e-sbagliato-introdurlo-qual-e-il-rischio.aspx (da notare che lo scrivente è stato per lungo tempo convinto della validità del vincolo). Commissioni parlamentari: non ho detto che dovrebbero sparire, ho detto che non avrebbero alcun senso, in quanto oggi rappresentano l'equilibrio parlamentare attraverso la rappresentanza proporzionale ai gruppi parlamentari (e ricordo a chi non ne avesse memoria, che possono essere chiamati a deliberare direttamente, attraverso la cd. "sede legislativa"), i quali non necessariamente coincidono con il singolo partito, con il vincolo ed una sola camera, basterebbero commissioni di tecnici e/o sottosegretari in sede referente. Credo in ogni caso, che una eventuale variazione delle regole del gioco (così come per la legge elettorale) debba essere fatto di comune accordo tra le parti politiche ed approvato dai cittadini, dopodichè la partita deve riniziare, spero che almeno su questo tu sia d'accordo.
Alle prossime m5stelle, sempre non cambi il vento rimandando al 2018, come il pd vorrebbe. Inviato da Asus zenfone 3
Se non ricordo male, il PD aveva proposta lo stipendio in base alla presenza,...sbaglio? Oppure vogliamo continuare a pagare lo stipendio anche se stanno a casa oppure a chi ci va una volta al mese al parlamento??
io credo che nel valutare una riforma della costituzione degli organi di governo di uno Stato, di 60 milioni di persone, 2000 miliardi di pil, nel G8, le considerazioni sugli stipendi di 200 parlamentari (esageriamo, 200 milioni di euro?) non dovrebbero nemmeno entrare. Non che questi costi non siano da tenere sotto controllo, ovvio....ma da qui a farne la ragione di un dimezzamento dei parlamentari, non so, mi fa tanto signora Maria che fa la spesa alla Coop e che vuole risparmiare qualche soldino...
E più una questione "morale". Ti faccio un esempio piccolo, ma significativo: a metà degli anni novanta ero a Buenos Aires per curare l'avvio (ora si dice start-up) di un'azienda con soci locali e italiani, subentrando al giovane figlio del presidente, la cui capacità/voglia/esperienza era davvero poca, tanto da rappresentare più un peso che una risorsa. Trovai una situazione molto complicata, zero commesse, zero fatturato e dipendenti che non percepivano lo stipendio (senza lavorare, peraltro). Dopo tre mesi cominciai a siglare le prime commesse, s'iniziò a lavorare ma la tensione finanziaria persisteva, seppure fosse tutto sotto controllo. Il ragazzo venne un giorno da me e disse che voleva cambiare la sua auto, mirando a un Ford Explorer. Gli dissi che non era il momento migliore per farlo, considerato che ai dipendenti mancavano ancora degli stipendi, avrebbe dato loro un segnale completamente sbagliato. La risposta fu quella tipica dei figli di papà: io coi miei soldi faccio quello che voglio e comprò la macchina. Tempo due giorni e scoppiò il casino: i dipendenti vennero da me (che a malapena capivo lo spagnolo) incacchiati neri perschè coi soldi spesi per la macchina si potevano pagare i loro arretrati. La cosa alla fine rientrò, assunsi l'impegno di mettermi in pari entro la fine dell'anno, chiusi il bilancio con ottimi ricavi e mantenni gli impegni presi, ma quello che non dimenticherò fu proprio l'impatto che ebbe su di loro e sull'azienda questa arroganza. Per i nostri politici è lo stesso: non salviamo il bilancio senza i loro stipendi, ma di fatto danno un segnale di partecipazione e vicinanza che oggi non haano (e mai hanno avuto).
Vero, però ha deciso di rinviare (come è solito fare) la decisione al dopo referendum. Tant’è… C’è da ricordare che nonostante la maggioranza, il governo in 1000 giorni è andato avanti a colpi di fiducia. Quindi, sei d’accordo che il parlamento è rimasto dormiente, pertanto lo stipendio andrebbe chiesto indietro per i 1000 giorni di “a spasso”? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Sai quanti “Transatlanici” – quelli veri…- si potrebbero costruire risparmiando 200.000 euro al giorno? Se mai lo faranno, sono pronto a fare un applauso… [MENTION=4938]angor[/MENTION] se non si riesce a tagliare gli stipendi, bisogna tagliare le teste. Lo stato è un'azienda, pertanto più le teste di chi comanda son di legno, più sono pericolose ed inclini al fallimento...
le questioni morali sono come le questioni di principio: riempiono il cuore e l'animo, ma non la pancia e non fanno tornare i conti. uno Stato in ottima salute, come poteva essere l'italia delle vacche grasse, può permettersi di non badare alla sostanza e fare filosofia....ovvero, non potrebbe comunque permetterselo ma i danni sono limitati. Oggi noi dobbiamo guardare alla sostanza. Ci hanno continuato a ripetere che l'apparato pubblico italiano costa troppo...ma il problema non è quello, perchè % più o meno siamo mediamente in linea con gli altri Paesi. Da qualche parte costa meno, da altre costa più. La Sanità non deve costare poco, deve curare le persone...le poste non devono costare poco, devono consegnare la posta....la polizia non deve costare poco, deve proteggere i cittadini....il Governo non deve costare poco, deve governare il Paese. Continuare a tagliare costi a *****, semplicemente tirando righe sui bilanci, non serve altro che a fornire ulteriori alibi alle inefficienze pubbliche, vedi il recente boicottaggio delle poste o la mancanza di carta igienica nelle scuole (è solo un esempio, eh) o qualsiasi altro disagio che viene poi giustificato con "ci sono i tagli". I problemi delle leggi italiane non sono i rimpalli tra governo e opposizione, che in una democrazia devono esserci, ma la finalità che è quasi sempre indirizzata a ostacolare il governo per crearsi le basi da sfruttare alle successive campagne elettorali, ovviamente con il pieno appoggio del proprio elettorato. E questo non lo cambi "per legge", a meno di non rinunciare completamente al ruolo delle opposizioni, ossia rinunciare alla democrazia. Ma il problema grosso è che il 99% delle leggi italiane sono rattoppi di leggi esistenti fatti in fretta e furia come risposta a pressioni dell'opinione pubblica, magari a seguito di qualche puntata delle iene, terremoti, attentati o incidenti. Rattoppi che spesso sono incompleti, rimandano ad altre leggi, rimandano agli organi locali che legiferano ciascuno per proprio conto in totale disarmonia (vedi esempio dell'esenzione bollo auto, ma mille altri possono esserne portati). E anche questo, ossia l'abitudine di alzare cori popolari in occasione di eventi che turbino per qualche giorno l'opinione pubblica per richiedere che "qualcuno faccia qualcosa subito", non sono cose che cambi con una riforma costituzionale.