Qui in giro ho visto parecchie risorse a cavallo dei loro monopattini (privati): non avevano il casco, ma in compenso avevano il cappuccio
Copio e incollo: sarà necessario dotare il veicolo di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, fornito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La targa, composta da tre lettere e tre numeri, dovrà essere richiesta secondo modalità che saranno definite da un successivo decreto ministeriale Oltretutto tale contrassegno sarà indispensabile per poter collegare la polizza assicurativa al mezzo, quindi fintanto che non faranno le targhe non sarà possibile sottoscrivere un contratto di assicurazione conforme alla normativa. Ma se pensate che il problema della mancanza di decreti attuativi per applicare norme di legge già vigenti sia un problema solo di questo governo farete meglio a mettervi il cuore in pace: lo scorso aprile erano 520 i decreti attuativi ancora mancanti e oggi il loro numero è quasi certamente aumentato. https://www.openpolis.it/torna-a-salire-il-numero-di-decreti-attuativi-mancanti/ E' un ritardo cronico che sussiste da tanto tempo e che ha creato difficoltà a tutti i governi degli ultimi decenni, nessuno escluso.
uno: chissà chi piange quei monopattini due: io li vedo tutti con zainetto in spalla; manco i galoppini di deloitte che arrivano tardi col mono scarico in corso Italia hanno cotanta griffe. :)
Perché tutti fanno leggi solo per soddisfare il desiderio popolare. I monopattini sono brutti e cattivi? Ci pensiamo noi a sistemare le cose. Facciamo la legge. Vorrete mica far fare tutto a noi? Ci penseranno i superstiti
secondo me l'obiettivo (velleitario) era: via i ne*ri dalle città. P.s ho messo l'asterisco in luogo della g al fine di evitare sollevazioni da parte dei progressisti tout-court.
Che siano un tantino pericolosi (i monopattini, non i negri, lo chiarisco per i progressisti ) è vero, però si potrebbe provare a risolvere magari riducendo il traffico automobilistico nei centri urbani e migliorando le ciclabili (che ad oggi sono più trappole mortali che vere corsie separate).... tanto più che, come scritto più sopra, li avevano perfino incentivati poco tempo fa.
Ma va... Quelli continuano a girare indisturbati. Voglio proprio vedere quando li fermano per fargli la multa perché senza casco assicurazione ecc. Magari senza fissa dimora senza un reddito, nullatenenti, gli facessero anche un milione di euro di multa ripartirebbero tranquillamente con il loro monopattino, ufficialmente sotto fermo amministrativo sbattendosene altamente i coglioni. Ma se mai lo faccio io mi arrivano cartelle esattoriali finché non mi sono venduto anche le mutande. Per non parlare di quelli con le biciclettone coi gommoni giganti che sfrecciano spesso senza manco averceli i pedali ed essendo quindi a tutti gli effetti motocicli elettrici soggetti già da prima ad assicurazione, casco, divieto di transito in isola pedonale ecc... Mai visto nessuno fermarli.
Toh, ma guarda! Pare che l'UE abbia adottato un modello export-led basato sulla compressione dei salari e sembra che quel modello non sia sostenibile (perché nel mondo non possiamo essere tutti esportatori netti). E lo dice proprio LVI! Il Più Migliore! Mica un putiniano Chi se lo sarebbe mai creso! Peccato che il SGP (patto di stabilità e crescita) sia stato di recente reso ancora più stringente.
draghi chi? il tecnoburocrate tanto caro alle sinistre che diceva preferite la pace o il condizionatore? anche no, il professore anti italiano per antonomasia ha portato l’italia nel baratro, finendo il lavoro iniziato da prodi e monti. se vedi draghi, diffidane sempre e comunque.
Era ora Dalle mie parti, sono più usati dai bianchi, ed in ogni caso, i diversamente bianchi hanno poco da temere. Sarei curioso di vedere questo progetto applicato alla città di Roma, sai le risate ... P.S.: le poche ciclabili esistenti, sono costantemente vuote, ed hanno come unico scopo quello di creare disagio agli automobilisti ed ai pedoni Era esattamente quel che volevo dire, ma a chi vuoi che interessi? L'importante è far sembrare di aver fatto ordine, e strano che non sono ancora insorti i sinistroidi per questo.
Le ciclabili vere, non le corse dedicate che imperversano negli ultimi tempi, ma quelle separate dalla carreggiata che disagio possono arrecare ad automobilisti e pedoni? Tipo perché?
Ma quelle sono solo in aree extraurbane. Nelle città, per ovvi motivi, sono riusciti a creare solo delle corsie che riducono lo spazio per le auto e mettono a rischio i ciclisti, dato che le auto spesso le invadono.
Non è vero. A Torino esistono e funzionano. Certo, parliamo di una città con viali grandiosi ma sempre di un milione di abitanti parliamo