Non è l’insegnante a quanto pare ma la dirigente scolastica ad aver preso la decisione che sta trovando tutti in disaccordo, in queste ore c’è stato anche un primo intervento del sindaco… Il sindaco Mario Conte, venerdì 24 maggio, ha commentato con queste parole la notizia: «Fatico a capire la scelta presa dalla dirigente scolastica: studiare la nostra storia e cultura non crea problemi ma è un'occasione di arricchimento - ha detto il primo cittadino -. Invito la dirigente a rivedere la sua decisione, di sicuro gli studenti non saranno danneggiati dallo studio di Dante, che ha trovato ispirazione per la Divina Commedia anche in provincia di Treviso. Il provvedimento preso dalla scuola mi sembra assurdo e difficile da accettare - continua Conte -. Credo che togliere Dante dal percorso didattico non sia un passo verso l'integrazione ma verso l'esclusione della nostra Storia e della nostra Cultura. Avrei preferito che agli studenti fossero tolti i social piuttosto che Dante Alighieri».
Io avevo letto l'articolo che diceva: L'insegnante ha chiesto ai ragazzi che non seguono le lezioni di religione cattolica a scrivere sul diario una nota con cui viene chiesto ai genitori un parere sull'eventuale insegnamento dell'opera dantesca e altri scritti di carattere religioso. E' in questo frangente che le famiglie hanno espresso la loro contrarietà e per questo motivo i due studenti sono stati esonerati dal seguire le spiegazioni sulla Divina commedia, ripigando su un altro autore, Boccaccio. In effetti che poi la richiesta arrivi dalla dirigente poco cambia se non che già sono due figure importanti di una scuola che hanno partorito una simile sciocchezza.
Forse il mondo no, ma qualche altro pezzo ... Del resto, ha sempre negato (prima dell'attacco) di voler invadere l'Ucraina, quindi delle dichiarazioni mi fiderei poco. L'ultima frase non ha senso, ma credo sia oramai evidente a tutti che abbiamo (sarebbe più corretto dire hanno) sottovalutato gli effetti dell'incontrollata immigrazione di soggetti che dietro il velo della religione, non hanno (e non hanno mai avuto) l'intenzione di rispettare le nostre regole, e più passa il tempo, più lo manifestano apertamente. Spero solo non sia troppo tardi per correre ai ripari. Non è importante a mio avviso verificare chi lo abbia chiesto, quanto è più importante domandarsi il perchè. Cerchiamo il rispetto dove non c'è, nei confronti di culture che non hanno alcun rispetto per la nostra. Da padroni siamo diventando garzoni, e la cosa più brutta è che siamo in pochi ad accorgercene. Provate a cercare quale insegnamento (non quello che dichiarano) passa nelle moschee abusive (fatte passare come centri culturali) e cosa pensano di chi non è di religione islamica
È un processo bidirezionale. Da una parte si molla qualcosa e si prende altro, dall'altra parte si fa uguale e la sommatoria dovrebbe essere migliore della precedente. Questa è la teoria. Ma se neanche ci si prova. Pretendere l'assimilazione invece dell'integrazione purtroppo porta solo disastri perché ne basta uno che non è d'accordo e quello ti piazza la bomba
Confido in un futuro tipo water world e mi sto attrezzando. Assolutamente si, dovremmo forse studiare un po' anche le altre religioni a scuola, potrebbe aiutare a comprendere meglio gli altri . In un mondo multietnico multiculturale e con molti culti religiosi come quello che si prospetta nel futuro dovremmo aggiornarci tutti.
Mio nonno (che era del 1903) diceva sempre che non esistono diritti antecedenti i doveri, quindi se il diritto è diretta conseguenza di un dovere, deve essere chi entra a casa mia a dover rispettare in primis le regole, a contribuire e poi eventualmente pretendere qualcosa. Se poi devo preoccuparmi di quello che potrebbe piazzarmi la bomba, allora è meglio che mi inchini e faccia come dicono loro, ma a mio avviso, se questo è il rischio, la bomba gliela metto nel deretano e li rispedisco a calci nello stesso (a due a due, fino a quando non diventano dispari) al paese loro.
Per integrare culture e livelli di civiltà completamente diversi dai nostri dovremmo prima di tutto rivedere le nostre leggi, facendole diventare più rigide non tanto nelle pene, quanto nell'applicazione. Che vuoi che glene freghi ad uno che non possiede nulla (e non ha nulla da perdere) di una sanzione amministrativa, di un avviso di garanzia o di un foglio di via? E che anche se colto in flagrante sa che le forze dell'ordine non possono usare le maniere forti e se lo fanno poi potrà pure chiedere un risarcimento? Proprio così. Secondo alcuni, aprire le porte delle nostre case e condividere con loro ciò che possediamo..... peccato che questi alcuni suggeriscano sempre agli altri di farlo, ma si guardano bene dal dare l'esempio e se non lo danno è per colpa degli altri
Sarà un caso che 9 su 10 di quelli che commettono reati anche gravi, avevano già collezionato provvedimenti espulsione? Forse non avevano la carta igienica per andare in bagno. Ed il clero è in cima alla lista, seguito dai comunisti.
Vero Giro l'Italia da più di 20 anni e sinceramente non considero nessuno di questi posti "casa mia". Mi piace pensare che a un bergamasco posso portare la gioia di mangiare uno spaghetto con le vongole fatto bene e lui mi trasmette per quanto possibile la voglia di alzarmi e andare a lavorare, che non mi appartiene geneticamente. O vogliamo pensare che io e un bergamasco siamo più simili di quanto possa esserlo con un tunisino?
Non ho girato molto ma ho fatto diverse tappe ... il problema non è la genetica ma la cultura, usi e costumi, tra un italiano e un tunisino ci sono anni luce di distanza. Ciò non significa che non sia possibile vivere assieme e integrarsi, ma non possiamo regredire e/o per "farli sentire a casa". Non sto parlando di tutti gli immigrati, ci ho condiviso del tempo fin da giovane, ma di una grande parte che di integrarsi non gliene frega nulla, sta qua, sta male, non fa nulla per stare meglio e da la colpa a noi.
Io sono dell'idea, che essendo appunto un'idea può anche essere sbagliata, che se ci si integra davvero, gli stessi stranieri tenderanno a marginalizzare gli altri stranieri che non vogliono farlo. Abbiamo esempi incredibili dalla storia. I popoli migliori, noi compresi, siamo nati da questo miscuglio (non userò il termine "melting pot" sennò qualche ministero mi cancella l'account)
Il fenomeno esiste già, ma sono troppo pochi rispetto alle orde che arrivano continuamente e che "non siamo in grado di far star bene" in modo da "soggiogarli" alle nostre usanze.
