l'idioma unificato è un problema. la lingua imposta e parlata ai 4 angoli del globo, col tempo finisce per differenziarsi comunque. questo il motivo per cui vi sono molti tipi di inglese, di spagnolo, o di americano. in chiave maggiore, è quel che succede per i dialetti. sono tutti quasi derivanti dalla stessa lingua, ma a seconda delle zone finiscono per divenire più ricchi di termini propri, finendo per risultare differenti. (si pensi anche solo al bresciano o al bergamasco) una lingua univoca è oggi forse più fattibile grazie al fatto che le barriere (in qs caso linguistiche) , come le geografiche vengono superate dalla globalizzazione. un tempo non si parlava con un soggetto dall'altra parte del mondo. oggi si. credo che in un futuro la lingua verrà sempre più uniformata, favorendo la sparizione dei vari idiomi o dialetti. purtroppo spariranno per lo stesso motivo le identità culturali però.. il ragù sarà solo ragu' (niente più ragù alla bolognese) le identità saranno solo un vago ricordo.
Non conosco l'oggetto della tesi di Salvini ma non è lui che ha parlato di condono ma Scrondo nel suo intervento. Ho preso spunto da questo per evidenziare che sono ben differenti. Tutto qui Per il resto condivido il suo approccio
Da Wikipedia risulta diploma di liceo classico. Ecco perché tutto sommato, rispetto ad altri almeno si esprime in italiano corretto.
Non solo fa ancora politica ma difende strenuamente gli interventi fatti dai suoi governi, definendo falsi e mentecatti quelli che ne parlano criticamente ... soprattutto circa i ritorni economici del superbonus, 3 euro ogni euro investito dallo stato, dice lui.
C'è una cosa, a mio avviso, che ti sfugge: un genitore per i propri figli vuole, sopra ogni altra cosa, che siano felici. Esistono sicuramente (e lo vediamo ogni giorno) genitori ignoranti o addirittura dissennati, disposti a sacrificare la felicità del figlio/a in nome di un credo religioso, di una convinzione morale o di chissà quale forma di razionalità limitata, ma queste persone sono incapaci di accettare qualcosa che non possono in alcun modo controllare. Ti dirò la verità, se avessi un figlio maschio e questo un giorno mi dicesse di essere gay non potrei certo dire di essere felice di saperlo, ma la mia infelicità non può e non deve in alcun modo condizionare la sua o addirittura negargliela. Uno non sceglie di essere gay e, che piaccia o no, essere gay non è una malattia. Non si può curare. Quindi, capitasse a mio figlio e lui volesse stare con un uomo invece che con una donna, lo accetterei senza discuterne perchè la sua felicità sarà sempre la cosa che avrò più a cuore.
Ecco hai espresso perfettamente quello che e' anche il mio pensiero. Essere gay non e' certo una malattia, ma, non si offendano eventuali gay presenti, e' certamente una diversità da quella che e' la consuetudine, qualcuno la chiamerebbe una devianza. Visto che tutti gli studi scientifici hanno dimostrato però che tali diversità non sono nient'altro che normali variazioni dell'orientamento sessuale umano e sono dovute ad un infinità di fattori, genetici ambientali ed ormonali ergo uno non sceglie di essere omosessuale, ci nasce o ci diventa poco cambia la cosa e' e deve essere accettata come normale, cosi come era diffusa e accettata fin dall'antichità. Questo non toglie che avere un figlio diverso da quella che e' la consuetudine non farebbe piacere a nessuno, un po' come se ad una coppia di svedesi senza nessun tradimento per qualche anomalia genetica nascesse un bambino mulatto, gli vorrebbero bene ugualmente ma non potrebbero non essere dispiaciuti dei problemi a cui il loro figlio andrebbe incontro essendo visto come un diverso, ovviamente sorvolando sul discorso insinuazioni di padre ignoto ecc, ma non mi veniva nessun altro esempio di diversità fisica che non implichi anche una qualche forma di malattia . Ecco un figlio gay per me sarebbe la stessa cosa un dispiacere pensando ai possibili problemi che avrà per questo nella vita e all'inevitabile distacco nel parlar con lui di certi argomenti.
https://x.com/grande_flagello/status/1705333037934776500?s=20 https://x.com/grande_flagello/status/1705563131475341356?s=20 https://twitter.com/grande_flagello/status/1703016568135750057
Continuo a non capire cosa ti cambi se a uno piace accarezzare un petto villoso o a una piaccia una bella tettona. Così come non dovrebbe cambiarti nulla, in teoria, se la suddetta ama di più assaggiarlo o prenderlo da qualche altra parte. Anche perché a quel punto dovrei chiederti quali preferenze avresti per tua figlia. Preferiresti poi che venga legata o magari che fosse lei a legare. Nel caso, come deve essere vestita, in nylon con il frustino o senza?
esattamente quel che dicevo io. ovvero: "non credo neanche morto che per un genitore possa essere la stessa cosa." che poi uno lo accetti e gli volgia bene è probabilmente quel che farebbero tutti (a parte gli esempi cui accennavi). ma non credo sia contento esattamente come se si sposasse con una brava donna e mettesse al mondo dei nipotini. altrimenti qualcosa che non va lo ha il genitore..
allora non dovrebbe cambiargli nulla nemmeno se preferisce accarezzare una morta anzichè una viva, o un cavallo al posto di un uomo.. a lui non dovrebbe cambiare nulla. che strano ragionamento..
Una morta trasmette amore e affetto? Non mi risulta. Una persona viva sì. Sicuramente anche un cavallo, esseri eccezionali. E infatti c'è gente che ama i cavalli alla follia. Se proprio bisogna trovare un nesso con i tuoi esempi, eh. Ma probabilmente il tuo problema, come quello di altri, è un problema reputazionale. È convivere con "la macchia indelebile di aver generato un gay". E lo ripeto, l'unica fonte di delusione per me sarebbe un figlio drogato, di certo non uno che segue le proprie passioni.
ma quale problema reputazionale.. se fosse gay il problema lo avrebbe lui, mica io.. un figlio tossico lo bastonerei. ma non per ignoranza.Per redimerlo. perchè da giovane lo sono stato, e se mi avessero bastonato mi sarei risparmiato qualche anno di vita indegna. ora vado a fare la spesa all'esselunga (me tapino)
Passi e chiudi sbagliato perché ha detto una cosa giusta. Tu pensi che a molti darebbe fastidio il figlio gay per un "oltraggio" alla propria reputazione mentre a me ad esempio e da quel che scrive anche a marzo preoccuperebbero le difficoltà che incontrerebbe il figlio. Secondo i tuoi ragionamenti poi non dovrebbe infastire nessuna scelta del figlio/figlia ma non è sempre così. Visto che sei così aperto come reagiresti se un domani tua figlia dovesse intraprendere la pur lecita professione di pornostar? O andasse a cercare vecchietti ricchi? Anche questi sarebbero comportamenti leciti ma vorrei vedere la faccia di un padre 40 enne a cui la figlia portasse in casa il fidanzato di 60 anni o si imbattesse per caso in sua figlia al centro di una gangbang mentre cerca la partita in streaming...