Non si tratta di evento o di luogo: trattasi solo di affrontare con freddezza un evento di grande portata mantenendo il più possibile i nervi saldi cercando di usare tutta la razionalità possibile. Il coinvolgimento é un cattivo consigliere anche se capisco che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare anche se si tratta di terremoto
Cosa che non augurerei neppure al mio peggior nemico e anche ad un totale sconosciuto (ma questo vale per qualunque evento catastrofico: non è necessario esserci passati per poter stabilire regole univoche). Penso che le conseguenze siano devastanti sotto tutti i punti di vista. Io, da parte mia, non ho la presunzione di dare consigli (se non le regole basi) nel caso di evento tragico marino; mi viene solo da dire di provare a mantenere la calma pur nell’ emotività di un qualcosa oggettivamente ben poco gestibile. Ogni evento ha le sue peculiarità e i suoi pericoli e l’essere umano ha, per molti di loro, la sua responsabilità
Tipico esempio culturale. Loro non sono certo extraterrestri ma hanno imparato a gestire, per quanto possibile, questi tragici eventi. Non penso si possa certo dire che non li conoscono o non li abbiano vissuti in prima persona. Visto il pregresso penso che noi siamo dei principianti
Nel frattempo... Ecco gli intellettuali di destra che dovrebbero interrompere "l'egemonia comunista" sulla cultura!!!.. Annamo bbene, annamo..
Toh, manco a farlo apposta mentre ascoltavo la mia stazione radio preferita in auto hanno fatto un test di allarme radio a livello nazionale.. Credo lo abbiano sparato su tutte le frequenze. Fra un po' diranno che siamo invasi dagli alieni... Sono alti 3 metri e ballano l'Hully Gully... https://www.smartnews.com/p/4568817493371522322?placement=article-preview-social&utm_campaign=sn_lid:4568817493371522322|sn_channel:cr_en_us_inbox&utm_source=share_ios_email&logo=logo_6&share_id=69BHJ0
Qualche terremoto, anche di una certa intensità, m’è capitato, ma non essendomi mai crollato nulla addosso vivo la situazione con una certa indifferenza. Mia opinione è che di fronte ad una scossa catastrofica, di quelle che abbattono interi palazzi simile a quanto avvenuto recentemente in Turschia, ci sia ben poco da fare. Bisogna solo sperare che non ci crolli nulla addosso. A San Francisco ricordo di aver provato in simulatorie che riproduce il terremoto del 1906….. movimenti talmente intensi e di durata tale da non lasciare alcuno spazio a strategie di sicurezza o protezione.
Non è necessario arrivare a quei livelli. Se ti prende mentre stai dormendo, oltre i 6 Richter, quando capisci cosa sta succedendo è finito. Se la casa regge, sei vivo. Sennò sei morto. Contro i terremoti si può solo costruire bene.
Io di terremoti ne ho "sentito" uno solo in Giappone.. Bello secco.. Ed ero pure in alto.. Diciamo che ho avuto un momento di panico... Della durata di un "Manga Personale", mi sono visto in fuga in un sobborgo di Tokyo, in fiamme, inseguito da Gozzilla, ovviamente.. E quando mi sono ripreso mi sono reso conto che io mi ero quasi cagato addosso, uno dei miei colleghi era cosi pallido che probabilmente ha avuto un arresto cardiaco, e il terzo, molto più giovane di noi, era già 3 piani di scale più in basso.. I giapponesi ci hanno guardato, e ci hanno detto: nessun problema, è normale.. E senza andare sino in Giappone, ho un caro amico di Bronte, che se non esplode mezza montagna, nemmeno si sveglia.. L'effetto "cacarella" che provoca evento sismico, è sottoposto ai principi della relatività..
Ogni evento catastrofico naturale deve essere accompagnato dalla buona sorte. Penso che su questo non ci sia nulla da eccepire. Noi possiamo solo cercare di ridurre i rischi e i pericoli ma se è arrivato il nostro momento c’è ben poco da fare. Nulla toglie che conoscere la struttura del nostro appartamento o dei correttivi per terremoti, inondazioni, uragani ecc…. non è mai un minus. Spesso anche l’ignoranza e la presunzione di essere onnipotenti aiuta ad amplificare i problemi e i rischi. Lo vediamo per eventi ben prevedibili ma purtroppo molto spesso sottovalutati