Fatti e misfatti

E' tutto lo spettacolo della politica ad essere imbarazzante, senza alcuna eccezione.

Di sicuro questa è, a mia impressione, una delle legislature (se non la legislatura) più giovani eppure sembra che i "rottamatori" e gli "idealisti" abbiano saputo velocemente adeguarsi ai vecchi canoni, nei quali ciascuno arraffava per sè e per altri quanto più possibile, con buona pace dello sviluppo (culturale ed economico) del Paese. Ovviamente il famoso detto che una mela marcia può rovinare tutte le altre ci può stare, potrebbe avere un senso, ma non è altrettanto vero che forse, stavolta, si è definitivamente inteso che ad essere marcio per primo, è proprio il cestino (il sistema)?

Il bicameralismo è diventato assurdo, rende biblici o addiritttura impossibili i tempi per una politica che magari potrebbe anche essere efficace ma che per il solo fatto che si concretizzi dopo mesi e mesi di tempo perso in chiacchiere diventa inutile, o provvedimenti urgenti sono irrealizzabili anche solo con la continua sovrapposizione di emendamenti che spesso stravolgono completamente il provvedimento originario. Ora, quanto ci vuole a capire che questo sistema è vittima e carnefice di sè stesso, avvolto in un loop dal quale non esce mai nulla di buono? Quelle famose paludi a cui alludeva Renzi all'inizio del suo mandato, di quanto si sono effettivamente ristrette?

Diciamo che la colpa sia di Renzi (e non sto dicendo che non lo sia, quantomeno in parte): qual'è quell'illusione attraverso la quale siamo portati a credere che un altro, chiunque altro e chiunque egli sia, potrà essere più incisivo ed efficace in questa melassa che avvolge completamente il Palazzo? Siamo oltre le paludi, signori, siamo direttamente immersi nelle sabbie mobili e anzichè assistere ad azioni condivise volte a salvare i malcapitati, si assiste a continui litigi su chi deve affondare per primo (assurdo!), oppure si dà la colpa sempre agli altri come se trovare un colpevole servisse davvero a salvare qualcosa. Ecco, sono finalmente arrivate le nuove leve, quelli immacolati nello spirito e nel corpo (e dicevano anche nella fedina penale), eppure in nessuno di loro io ci vedo chiaro, hanno ciascuno (già) qualcosa da nascondere, hanno annusato la pozione magica (i soldi e il potere) e ne vogliono quanta più possibile.

Finche non cadrà il sistema con tutti dentro non si potrà sperare in alcun cambiamento, il cestino è marcio: va bruciato e le ceneri gettate. Quello sarà il vero salto culturale del Paese, niente più scuse per nessuno, a Venezia sarà Italia come a Napoli, a Milano come a Roma; nessuno sarà intoccabile nè tra i magistrati nè tra i politici, nè tra i pubblici impiegati nè tra i dipendenti privati e chi non vuole sia così, lo dica adesso ma sparisca per sempre. Nella palude.

 

E' una stortura, lo sai: le vere riforme si sono sempre arenate, complice anche la pochissima voglia di farle. Ma è un segnale inequivocabile che il sistema è completamente andato: porre anche la fiducia continuamente per governare un Paese è roba da repubblica delle banane.

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Aggiungo: se per agevolare un iter parlamentare si deve stringere alleanze o scendere a compromessi affinchè questo passi nei due consessi, il conto da pagare arriverà sempre. Di fatto, leggi che vanno bene a tutti ma che non servono a un caz.zo.

 

Fatti e misfatti

Dagli tempo, stanno perdendo velocemente la protezione di cui hanno goduto. Le parole di Morosini non lasciano spazio a dubbi, su questo.

 

Fatti e misfatti

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