Beh, non è così semplice: stiamo parlando di pubblico impiego e vige la regola del contratto di lavoro nazionale. Se nel nuovo contratto ci saranno le stesse condizioni di quello precedente, nulla cambierà per i vari dipendenti delle ASL, salvo eventuali scatti di anzianità o promozioni interne. Ma se sei un infermiere di livello X e hai diritto a 1.742€/mese per Y ore lavorative e 21gg di ferie, continui a lavorare a queste condizioni sia che ti sia ammazzato per salvare la vita a qualche paziente, sia che te ne sia sbattuto altamente e abbia solamente timbrato il cartellino. Ai sindacati, poi, delle condizioni di lavoro dei dipendenti della sanità frega meno di zero: l'importante è riuscire a strappare qualcosa nel rinnovo di contratto e quindi far vedere che servono.
L'articolo dice poco. Bisognerebbe capire il contesto per giudicare. In mancanza, mi astengo Un po' irrispettoso nei confronti di chi aderisce però. Detto da uno che non ha mai scioperato un giorno in vita sua
Bhè.. Ma scusate.. Se un dipendente pensa di essere poco retribuito per il lavoro che svolge, quale altro modo ha di protestare se non fare sciopero?
Se ti riferisci al pubblico impiego, forse è così. Nel privato, però, le soluzioni alternative ci sono: 1. Parli col capo e avanzi le tue richieste, facendo leva sulle tue performances lavorative 2. Se non accetta alcuna condizione o promette e puntualmente non mantiene cerchi altro e dai le dimissioni 3. Se sei bravo e gli servi potrebbe fare un rilancio 3. Se non lo fa e sei in gamba qualcun altro ti assume di sicuro e ti paga pure di più Anche nel pubblico potresti fare così, ma molti (non tutti) potrebbero esser lì solo perché alla ricerca del posto fisso, con poca responsabilità, meno ore di lavoro e tanti diritti acquisiti (ferie, non licenziabilità, azienda che non fallisce, pensione garantita, ecc ecc)
fare sciopero è il modo migliore per farti notare come colui che anzichè tentare di vendere la propria professionalità cerca di sfruttare i diritti sanciti dalle leggi, fatte da gente che per altro di quel lavoro non ne capisce un cazzo. (scusino il francesismo ) quoto invece sam cooper. se sei valido, l'imprenditore non avrà remore ad ascoltare le tue richieste. mica è scemo. io preferirei pagare il doppio uno che lavora con passione piuttosto che la metà uno che si presenta con le mani in tasca e inizia a lavorare solo quando suona la campana.. lo sciopero è l'unica via solo per coloro che pensano in questi termini: il mio diritto al lavoro è sancito dal contratto. chi invece pensa: il mio diritto al lavoro è dato da quel che posso vendere , non ha bisogno di scioperare, fidati..
la reppa non funziona. ma standing ovation. ci vorrebbe un pò più di gente con le idee chiare come hai tu. il mondo del lavoro inteso come contratti nazionali è una chimera (o meglio; un inculata per chi vi fa affidamento) il lavoro come logico che sia, e come è sempre stato, è regolato da domanda e offerta. dal valore del prodotto in relazione al suo costo. se vali tanto magari puoi chiedere tanto. se aspetti gli scatti sindacali stai "apposto"..
Va comunque detto che per certi ruoli di bassa/bassissima manovalanza non è che si possano fare chissà quali richieste. La mia osservazione parte dal presupposto che uno abbia la capacità e la possibilità di crescere nel proprio mestiere, ma se sei l'addetto alla catena di montaggio che deve avvitare un bullone ogni volta che gli passa davanti, grandi prospettive di carriera non ce ne sono. O avviti quel bullone, o te ne vai. E se magari vivi in una situazione molto difficile, che non ti permette di rischiare cercando altro, finisci per dover sottostare a delle condizioni sulle quali non hai alcun potere contrattuale, se non quello di unirti ad uno sciopero indetto da altri. Mal che vada un paio di Euro al mese in poiù li prendi anche tu.
è vero anche questo. e per questo motivo consiglio ai giovani di aquisire una professionalità "vendibile" nel mondo del lavoro. a poco serve essere laureato in scienze politiche se invece servono idraulici. Di fatto in italia guadagnano di più gli abanesi che hanno fatto un corso di idraulico e hanno aperto una partita iva. fra 10 anni, saranno imprenditori, e i ns figli se va bene gli faranno da segretari. è secondo me una questione di approccio. anche io a 18 anni lavoravo come operaio in falegnameria. ma pensando ad un domani, non mi ci vedevo a invecchiare aspettando gli scatti, lavorando sempre sotto al padrone, come pinocchio. a 20 anni partita iva.
Da che mondo e mondo, perfino nel pubblico impiego, un capo c'è sempre. O ora i dipendenti devono autogestirsi?
Non credo che l'ASL di Lodi possa decidere di punto in bianco di aumentare lo stipendio degli infermieri di livello X o cose del genere. Semmai possono assumere il figlio del politico locale offrendogli un posto dirigenziale senza che debba nemmeno presentarsi per timbrare il cartellino, ma questa è un'altra storia.
Immagino, comunque, che possa metterti nelle condizioni di essere promosso e quindi pagato di più. In alternativa, mica sei obbligato a lavorare lì.
Ma infatti nessuno obbliga nessuno ma neanche nessuno può obbligare quegli infermieri a non scioperare. D'altronde se scioperi ti tolgono pure la giornata di stipendio comprensiva di contributi.
Vale esattamente lo stesso discorso che più volte abbiamo fatto per quelli che non vogliono vaccinarsi (dove non obbligatorio). Il rispetto deve esserci per tutti.