Un altro problema dei 3 gradi di giudizio è che la Cassazione non dovrebbe giudicare nel merito ma solo sulla violazione di leggi assicurando l'uniforme applicazione delle norme. Dovrebbe. In realtà entra eccome nel merito.
Mi è capitato in un classico e stupido contenzioso con un vicino arrivato in cassazione visto che il risultato dell'appello era inaccettabile e incomprensibile ... O meglio, il motivo lo si sapeva ma non era scritto e non si poteva scrivere.
Per rispondere a tutti voi mi preme ricordare quanto il giudizio di cassazione è e deve essere sempre un vero e proprio giudicato e non un mero accessorio che fotocopia i primi due gradi come un profano potrebbe interpretarlo. Inoltre pur avendo una funzione esclusiva nomofilattica (riservata esclusivamente a tale organismo) e di conflitto di giurisdizione e competenza (anch'essa esclusiva) è altresì vero che di regola, pur non dovendo entrare nel merito del giudicato, a volte tale organismo è deputato a svolgere anche questa funzione. Per essere il più semplice possibile con tutti voi (ma la cosa è certamente molto complessa) la Corte, in caso di accoglimento del ricorso, può annullare in tutto o in parte una sentenza rinviando al giudice di merito secondo dei precisi dettami ed esprimendo delle puntuali condizioni cui gli stessi dovranno attenersi. Quindi la Corte quando accoglie il ricorso può e deve decidere la causa nel merito nel momento in cui non siano necessari ulteriori accertamenti di fatto.Questo vuol dire che, se a seguito della “cassazione” della sentenza bisogna nuovamente decidere la causa nel merito ma la soluzione si mostra molto semplice, non c’è bisogno di rinviare ad altro giudice, in quanto provvede la Corte autonomamente. Vi faccio un esempio banale: se @cely è stato condannato per violenza verso @labrie_it in ragione del fatto che @rsturial ha assistito al diverbio (unico testimone) ma, in fase di ricorso per cassazione, si accerta che tale testimonianza è inammissibile, è evidente che, venendo meno tale elemento di prova, il fatto si deve ritenere non provato. In un caso come questo, considerata la semplicità della valutazione, la decisione può essere assunta direttamente dalla Corte di Cassazione senza ulteriore pronuncia di un giudice di merito. Questo dovrebbe fare capire a tutti che trattasi di una pronuncia di merito "mascherata" ma, pur tuttavia, assolutamente conforme e auspicabile volta alla speditezza di un giudicato definitivo.
Come ho detto nel mio intervento precedente non è esattamente vero Giovanni che la Corte non possa o non debba entrare nel merito. La regola generale vuole che ciò non avvenga (nelle materie di competenza esclusiva) ma la pratica suggerisce che ciò debba avvenire in presenza di certe circostanze. E tengo a precisare che tale comportamento è assolutamente conforme alle attribuzioni di tale organismo. Permettimi di affermare quindi che è una credenza popolana il dire che la Corte travalica a volte le sue competenze valutando il merito: in realtà tale assunto è assolutamente privo di fondamento in quanto l'inter volto ad un giudicato cassato nel merito dalla Corte è senza dubbio lecito e auspicabile. Se tutti noi ci si trova d'accordo sul principio di "speditezza" volto alla razionalizzazione dei processi, è evidente che tale comportamento non può che ricevere un plauso di tutti. In caso contrario sulla carta ci si professa come "modernizzatori" ma, in pratica, ci si atteggia come conservatori delle lungaggini processuali.
dunque cercando di interpretare in un linguaggio un pelo più terra terra quanto scritto da @Gigi63 par di capire che la corte di cassazione dovrebbe teoricamente verificare ed eventualmente intervenire solo quando le precedenti sentenze non seguono correttamente il dettato giuridico e rimandare ad un nuovo procedimento allorquando ravvisi la normativa non è stata correttamente applicata, per semplificazione invece (e meno male) in alcuni, limitati casi invece entra nel merito del giudizio e non si limita a rimandare a nuovo procedimento ma da una sua (credo inappellabile) diversa interpretazione. Se ho capito bene, mi fa piacere, se come temo non ho ben capito la cosa non fa che confermare la mia idea che i procedimenti giudiziari in italia siano assai complessi
Esattamente: decide nel merito solo quando non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto da parte dell'organismo che ha emesso la sentenza sottoposta al vaglio della corte (ovviamente se accoglie il ricorso: nel caso dovesse rigettarlo è conseguenza che la sentenza oggetto di valutazione da parte della Cassazione diventa definitiva). Nel caso, invece, in cui vi è un rinvio senza valutazioni di merito (funzione nomofilattica), la Corte è tenuta sempre ad esprimere dei precisi dettami, linee e condizioni cui dovranno uniformarsi e attenersi i giudici del riesame. Spero di essere stato esaustivo
Beh che non mi sia chiaro è normale, io so qualcosa di medicina legale e basta, ma dato che ho quasi 64 primavere sul groppone dal '57 all' '89 ne ho viste cambiare di cose e una volta ricordo che la PG faceva le indagini e poi denunciava il tutto a un giudice se trovava prove. Oggi è il giudice che "apre il fascicolo" ti iscrive nel registro degli indagati e demanda alla PG le indagini. Almeno così traspare da quel che si legge sui giornali. Io comunque so che un giudice delle indagini preliminari é quello che svolge le indagini per un eventuale rinvio a giudizio. Poi non so se è lo stesso che farà il PM nel processo o no...
Il giudice per le indagini preliminari non fa indagini, le indagini le fa il pubblico ministero avvalendosi della polizia giudiziaria. Ma il tuo intervento fa capire plasticamente che certe decisioni non possono essere demandate al popolo con un referendum. La maggior parte delle persone non ha gli strumenti per capire cosa sta votando. Diventerebbe l'ennesimo referendum politico e politicizzato. Questo è il mio pensiero.
https://www.ilgiornale.it/news/politica/pazienza-finita-contro-minoranza-dannosa-1985725.html Il Giornale, dopo mesi, finalmente ribalta la linea editoriale e passa dalla difesa a oltranza della libertà di scelta all'accusa ai no green pass, che poi sono no vax che non vogliono farsi chiamare tali. Solo perché la maggioranza della popolazione si è, liberamente o meno, vaccinata. Ipocriti
Tutto vero Giovanni. Ma spesso si ripete che per questioni così delicate ed incidenti sulla vita del cittadino non lo si ascolta e si demanda ai propri rappresentanti che, alla fine, fanno i loro comodi. Ora, si è scelta la strada di coinvolgere il popolo ma, anche in questo caso, non va bene perchè non capiscono una mazza. Sinceramente ogni decisione che si prende è sempre sbagliata. Tra parentesi: se è vero che il cittadino non ha gli strumenti per capire ciò che sta votando, non è che i politici hanno quella preparazione giuridica così elevata dal capire cosa stanno legiferando E questo vale per tutti, nessuno escluso, a meno che, nel caso di specie, non si ricopre la veste di giurista per professione
Ma cosa dici...loro sanno tutto e a proposito colgo l'occasione per dare un abbraccio ai nostri cari amici libici.....
Il vero problema è che non c'è nessuno in parlamento che possa prendersi carico tecnicamente di una riforma così impattante. Personalmente non ho mai detto la prima cosa, in una democrazia rappresentativa si devono prendere le loro responsabilità. Nel dubbio sono fermo nel ritenere che proposte del genere non hanno i fini proposti, si faranno solo i cazzi loro, ritorneranno in parlamento i delinquenti condannati per corruzione e tornerà per strada un sacco di gentaglia che era dentro in cautelare. E della durata dei processi continuerà a fregargliene a nessuno. Ovviamente è la mia opinione ma credo sia facilmente prevedibile come effetto. Sulle carriere separate cosa dire? Era uno dei punti cardine del programma della P2 e tanto mi basta per bocciarlo. Che poi alla fine la maggior parte dei PM lo fa per tutta la vita, soprattutto quelli "d'assalto" (e ci siamo capiti)
Facciamo un esempio di questa discussione: tutti i partecipanti hanno una cultura media abbondantemente sopra la media. Pur tuttavia e malgrado queste basi si sono dette cose non perfettamente rispondenti alla realtà e fatto affermazioni non del tutto conformi allo "status" oggettivo di ruoli e competenze. Dove voglio arrivare? Voglio semplicemente dire che se una opinione deve essere demandata solo a soggetti di specchiata competenza e preparazione, ci potremmo ridurre a discutere di un qualcosa di rilevanza universale solo tra poche persone con competenze di "nicchia"
Diciamo allora che però qualcosa bisogna pur fare: sennò è meglio non lamentarsi che la giustizia italiana non funziona. Tu cosa proporresti? Quale strada andresti ad adottare per modificare la situazione?
E non contenti del settebello, ci mettono pure il "carico".... Questo titolo è molto in stile: "la misura è colma..." https://www.ilgiornale.it/news/poli...ei-s-vax-ora-basta-mobilitiamoci-1985888.html
Ma io non vado più neanche a votare, Gigi. Ho perso qualunque speranza per l'Italia. Di certo però agirei solo sulla durata dei processi. Per il penale cambierei il concetto della prova che si forma in dibattimento e ammetterei la testimonianza scritta al posto dell'audizione dei teste. Già facendo così risparmi mesi di impedimenti, certificati medici...
Ottimo spunto Giovanni ma ti assicuro che, e sono certo tu lo sappia molto bene, la cosa è molto ma molto più complessa. La macchina della giustizia non vive solo di "carburante" ma enuclea al suo interno meccanismi interdipendenti e quasi mai autonomi