Nemmeno a me scandalizza come uno spende i suoi soldi. Certo a mio modo si vedere gli eccessi, gli estremi , sono praticamente sempre sbagliati e questo tipo di sfarzi, a volte potrebbero essere ritenuti da alcuni immorali, quando nel mondo ci sono bambini che sono costretti a vivere in condizioni non umane e a volte a morire. Il fatto che sarà in navigazione perenne mi ha fatto venire in mente la storia dello Snowpierce.
E niente.. Putin dichiara che l'unico vino che in russia si potrà chiamare champagne, è quello russo, il resto è spumante.. I francesi ci diventeranno matti.. https://www.corriere.it/cook/news/2...ia-1a05991c-dd7e-11eb-8676-1285755d8d46.shtml
I francesi fanno ancora un casino quando parliamo di metodo champenois per gli spumanti metodo classico, ora veramente impazziranno, concordo. Ma mi sa che @Fabio64 ne sa di più
Leggevo, ma attendo l'opinione di chi è nel settore, che dopo l'iniziale sparata "blocchiamo l'export in russia", hanno rimodulato con un "aggiungeremo sull'etichetta posteriore la dicitura spumante come ci viene richiesto". Quindi direi che se fosse così cambia ben poco...
Non ne so nulla a dire il vero,mi sa tanto però di piccola vendetta contro le varie sanzioni applicate dall’occidente alla Russia,l’unica cosa che posso dire é che l’export di vini ma soprattutto spumanti italiani verso la Russia é letteralmente esplosa nell’ultimo anno e con numeri,per il prosecco specialmente,da far diventare in breve la Russia se non il primo sicuramente il secondo mercato mondiale export
non conosco i dati ma a onor del vero mi è spesso capitato di avere a fianco russi al ristorante sia in versilia che in francia e quasi sempre andavano a prosecco poi è chiaro che nei grandi numeri ció non significa nulla ma è una circostanza che ho notato davvero spesso
Putin può decidere di chiamare champagne anche la vodka, ma alla fine i ricchi sovietici continueranno ad acquistare soprattutto Cristal, Krug e Armand de Brignac come fanno sempre. La maggior parte di loro, oltretutto, non saprebbe riconoscere nemmeno la differenza tra un bicchiere di champagne ed uno di Moscow Mule: scelgono i nomi sulle bottiglie in base al prezzo e alla notorietà, così come fanno con pietanze, alberghi e ogni altra cosa che possano permettersi.
Non dimentichiamo, inoltre, che per la stragrande maggioranza degli stranieri tra Champagne, Prosecco e spumante di qualunque tipo non c'è alcuna differenza: qualunque vino bianco frizzante è per loro "champagne". A San Francisco un calice di prosecco Adami (Valdobbiadene DOCG) costava circa 10 dollari, più o meno come un discreto Champagne.
Non per tutti ma per molti è così, ricordo in crociera su royal Caribbean, teoricamente notevole carta dei vini, per i camerieri invece esisteva un unica differenza, rosso o bianco. Alla richiesta di prosecco mi hanno mandato il "sommelier", che conosceva anche sparkling :)
In effetti è quello che mi dicono i miei amici ristoratori. E infatti qualcuno di loro, uno in particolare, capita l'antifona, ha la carta "apposita" per i russi, che non si differenzia solo nella lingua
Mi raccontava una ristoratrice in Alta Badia, piuttosto sconsolata, che i russi guardano unicamente la parte destra del menu per ordinare, senza nemmeno appurare di cosa si tratti. Col risultato che alla fine lasciano sul piatto la maggior parte dei cibi (anche per i bimbi ordinano con lo stesso criterio). La tizia in questione, che avrebbe anche potuto dichiararsi contenta dal punto di vista del fatturato, era invece particolarmente arrabbiata per lo spreco e per il possibile conseguente scarso apprezzamento della sua cucina.
Con i Russi purtroppo non bisogna ragionare così e sicuramente la tua ristoratrice avrá dei cani che saranno contentissimi di avere ospiti di tal fatta …….
La soluzione è semplice, menù apposito per i russi con raddoppio del prezzo dei suoi piatti più adatti al palato ex sovietico e problema risolto. Gli consiglierei di raddoppiare tutto quello a base di patate e cipolle. Avrà portafoglio gonfio e clienti pieni e soddisfatti. Per il vino se gli mette il Moscato a 150 euro a bottiglia o più li fa contenti, se avete mai bevuto uno champagne russo capirete. Se ha un hotel per la collazione gli consiglio poi un nuovo abbinamento, cappuccino e insalata di mare. O caffelatte accompagnato da una pepata di cozze. Dimenticavo se fa le pizze abbondare con ketchup e maionese in uscita. Occhio invece con la carne che quella invece la sanno cucinare veramente bene anche a casa.
Anche in giro per l’Italia se chiedi un Prosecco 90 su 100 ti portano un generico bianco spumante,purtroppo…
Ora che il prosecco ha completato l'internazionalizzazione non sarebbe, però, male restringere o differenziare maggiormente le denominazioni. Che dici?