E la tua provenienza sicuramente ti consente di avere ben chiara la realtà novax. Ti capisco, credimi
Essere un paese civile ha un prezzo, in un paese civile chi può si vaccina volontariamente. La vera civiltà secondo me è più un fatto di cultura diffusa che di regole. È sicuramente una questione complessa con molte sfaccettature che anche dopo lungo confronto difficilmente troverà una soluzione che accontenti tutti. Leggendo quanto scritto mi trovo a condividere dei principi che sono contrapposti quindi non saprei come risolverla.
Come anzidetto io non sono contrario ne a vaccinarmi ne a far si che più gente possibile lo faccia. Ciò che da liberale convinto mi preoccupa sono certe “derive” verso le quali una volta deviato non solo è difficile tornare indietro ma è facile se ne aggiungano altre .... la storia insegna ed è una gran maestra se solo si imparasse a leggerla con dovizia.
Ma nel frattempo? Discriminazione sociale, economica e professionale nei confronti di chi ancora non si è vaccinato? Tu si perché lavori in una multinazionale e quello che lavora in un’impresa edile no? O il contrario?
A parte gli scherzi il bene della collettività deve prevalere su quello del singolo. Non si può permettere a nessuno di essere un pericolo per la popolazione sopratutto se esistono gli strumenti per evitare che ciò accada. Anche perché coloro che non vogliono vaccinarsi perché sono convinti che da quel momento saranno “tracciati” avrebbero bisogno di una sana dose di scapaccioni .
Assolutamente si. E, per esser chiari, non sto dicendo che vado in giro senza mascherina o che credo che il virus non esista, ma solo che credo di sapere come proteggermi e che, qualora anche così me lo beccassi e non dovessero esserci più posti in terapia intensiva, accetterò senza timore la mia sorte. E se invece avessi un posto in terapia intensiva, ma ci fosse qualcuno più bisognoso, glielo cederei volentieri. 1. Se a Strasburgo ci fossero ancora focolai ed io fossi non vaccinato, perchè mai dovrei andare a sfidare la sorte? 2. Se un paese straniero (come diceva poco fa anche @Alebmwx3) dovesse imporre la vaccinazione per consentirmi l'ingresso, sceglierò sulla base delle mie valutazioni e delle opzioni disponibili, anche a costo di non andarci. Sarebbe un loro sacrosanto diritto, come già accade per certi paesi in cui sono obbligatorie profilassi antimalariche e cose del genere. Se tu fossi gay ed il gestore di un hotel dicesse che non vuole i gay, cosa penseresti? Forse perchè imporre obbligatoriamente a tutta la popolazione la somministrazione di un vaccino concepito in 10 mesi e delle cui possibili conseguenze non volute non sappiamo ancora nulla, potrebbe rivelarsi una scelta pericolosa? Direi che su antivaiolosa, antitetanica e molte altre vaccinazioni ormai abbiamo una storia clinica talmente lunga che non dovrebbe esserci alcun dubbio, ma del vaccino anticovid cosa sappiamo? Mi risulta (da fonti certe) che in certe nazioni mediorientali e del Nord Africa stiano già distribuendo, sebbene in numero ancora limitato, un vaccino cinese, già pronto: tu te lo faresti iniettare senza pensarci nemmeno un secondo? Fosse così, come per la terapia intensiva, ti cederei volentieri il mio posto se lo proponessero prima a me.
Ai tempi in cui il rischio di contrarre l’HIV era letteralmente un rischio mortale, potevi fare del sesso occasionale - esattamente come oggi - senza grosse difficoltà. E quelli infetti non avevano l’alone viola intorno come nelle pubblicità, quindi erano irriconoscibili. C’era il preservativo, ma a quanti di voi non si è mai rotto? Ecco, per quanto figa fosse una tipa, se avesse avuto un segno di riconoscimento magari si evitava il rischio? Poi, chi non si vaccina stia a casa. Bene, facciamo che tu sei l’ultimo a cui toccherà il vaccino: quanto sei disposto ad aspettare? A quale costo? Pagato (o non pagato) quanto?
Perfetto... E se invece quando entri allo stadio, al tornello, quello in file dopo di te, starnutisce come un mantice sul tuo coppino, e magari non è nemmeno vaccinato, allora va tutto benone...