Insultare è sempre da stupidi. Insultare una ragazzina è da cafoni. Insultare una ragazzina che si dedica al prossimo invece che farsi le canne è da coglioni. Ecco, sono stupido pure io che insulto chi insulta.
scrivo qui ora perchè sto cercando aiuto. la situazione covid come sappiamo è purtroppo divenuta altamente pericolosa. La possibilità di contrarre il virus ha raggiunto livelli molto alti, e vi sono categorie di persone che non si potrebbero permettere di contrarlo, pena la quasi certa evoluzione della malattia con conseguenze probabilmente mortali. Sto parlando di soggetti con patologie gravi e croniche, già debilitate fisicamente e con difese immunitarie ben al di sotto della media. Persone che insomma sono già parecchio compromesse come salute generale. dopo questo preambolo vengo al punto. Mia moglie è uno di questi soggetti. è da moltissimi anni in cura per problemi oncologici, reduce da non so quanti interventi e da diversi cicli di terapie radiologiche nonchè chemioterapiche. ella, ha sempre voluto conservare il suo posto di lavoro, che ha da moltissimi anni. Fa le pulizie 3 ore al giorno 3 volte a settimana in una cooperativa della quale è parte integrante dell'organico. Si occupano di doposcuola per i ragazzini, e cose del genere. mantenere il lavoro, per lei significa sentirsi ancora utile, e viva. Ma io sono preoccupatissimo. nelle sue condizioni, mi hanno spiegato allo IEO (istituto europeo per i tumori), che se viene in contatto col virus, svilupperebbe certamente la malattia, e sicuramente finirebbe in terapia intensiva, ma le probabilità che poi ne esca viva sono poche. davanti a questa situazione, non so cosa fare. lei durante l'ultimo lockdown, non potendo effettuare lo smart working, era rimasta a casa in malattia, ma usufruendo di un decreto che permetteva ai soggetti di essere pagati dall'inps con la causale "soggetto a rischio covid". purtroppo attualmente nessun dpcm pare contemplare più questa possibilità. in pratica, pur essendo soggetto ad alto rischio, o si presenta al lavoro, o si deve mettere in ferie. questa settimana è stata a casa prendendo le poche ferie maturate, ma da martedi dovrebbe ricominciare i datori di lavoro/colleghi, la rassicurano, dicendo di fare qualsiasi cosa, che loro comprenrebbero ogni sua decisione, quasi a suggerirle di mettersi in malattia con una diagnosi qualsiasi. (e io sarei d'accordo) ma mia moglie, ha remore. non sa come chiedere al dottore di "marcare" malattia. non si sente di millantare stati febbrili che non ha , ecc. ma se non lo fa, niente malattia, e siccome non ha giustificazione vuole tornare al lavoro, per un suo senso di onestà intellettuale diciamo.. ma è una cazzata. qui rischia la vita, e io non riesco a convincerla. il fatto che venga pagata o meno è irrilevante. io sono artigiano, e pur non guadagnando bene posso far fronte al sostentamento familiare, quindi potrebbe anche starsene a casa e basta (tipo aspettativa, o comunque arbitrariamente, perchè non la licenzierebbero comunque) in pratica, nessuno di noi è mai andato dal dottore a chiedere malattia senza essere davvero malato. e siccome il decreto ora non prevede lo status di "malato" per i soggetti a rischio, sarebbe come andare dal dottore a chiedere una ricetta falsa.. non so se sono riuscito a spiegarmi. conoscete un modo per farle prendere malattia in modo non fraudolento per così dire? (intendo adducendo uno status reale, anche se non quello specifico previsto dai vecchi decreti) insomma, vorrei convincere mia moglie a mettersi in malattia in qualche modo, ma non so come.. scusate lo sfogo, e la richiesta probabilmente assurda. ma in questo periodo di vita assurda ci può stare anche questo, dai.. un grazie anticipato a chi vorrà intervenire
Quando sento raccontare storie come la tua, non posso che arrabbiarmi ancor più per tutte quelle situazioni di falsi invalidi, assenteisti, ingiusti percettori del reddito di cittadinanza e tutti i mille altri casi in cui diamo soldi a persone che meriterebbero solo milioni di calci nel sedere, per poi "dimenticarci" di chi, invece, andrebbe sostenuto e coccolato con il massimo impegno da parte di tutti. Da quel che mi par di capire però, caro (marzo), anche qualora tu trovassi un'appropriata giustificazione clinica da far trascrivere al medico, il vero scoglio sarebbe poi convincere quella gran donna di di tua moglie ad usufruirne, perchè la sua integrità morale e, forse, anche la sua necessità interiore di continuare a sentirsi utile glielo impedirebbero. Magari @Satta o altro forumendolo con le giuste competenze potrebbe darti l'indicazione più appropriata, ma sai bene che poi tutto dipenderà dalla persona che ti sta accanto, che forse proprio nel continuo impegno lavorativo trova la forza di combattere contro la patologia di cui soffre. Insomma, ho visto gente in piena salute starsene a casa per mesi con false diagnosi di esaurimento nervoso per evitare la decorrenza dei termini di licenziamento, ho visto gente farsi prescrivere la qualunque dal medico di famiglia per andarsene in vacanza, per non parlare di situazioni ben più gravi. E penso proprio che il vostro medico, consapevole dello stato di salute di tua moglie, potrebbe facilmente individuare una prescrizione valida per giustificare l'astinenza dall'attività lavorativa, nel pieno rispetto della legge. Ma sei poi sicuro che lei accetterà tutto ciò? Detto questo, non posso che farti un grossissimo in bocca al lupo, perchè se c'è qualcuno che se lo merita quelli siete voi.
Te lo dico chiaro e tondo: io sono di animo disonesto... Quello che mi frega, è che sono pure pirla, e dato che "pirlaggine & disonestà" non vanno per nulla d'accordo, sono praticamente certo che se mi comportassi disonestamente mi beccherebbero in 2 minuti, quindi in genere soprassiedo, mi comporto onestamente, e resto a "piede libero".. Ma visto il tuo caso, e visto che c'è gente che ne se approfitta senza avere neppure la reale necessità di essere protetta com'è il caso di tua moglie, io la convincerei a simulare un bello "strappo alla schiena", cosa che capita spesso a chi fa lavori manuali, e che per essere accertato ha bisogno di radiografie, che sono cose che possono si fare solo in ospedale, e va da se, che una persona immunodepressa, attualmente agli ospedali neppure ci si può avvicinare... Non credo che se telefoni al tuo medico di famiglia, e gli dici che tua moglie si è presa un bello strappo alla schiena, non gli dia qualche settimana di malattia, sino ad allora sarai più tranquillo, e poi si vedrà... In bocca al lupo, a te e soprattutto a lei!
Il medico di base troverebbe un modo legittimo di certificare una impossibilità oggettiva di lavorare in un contesto comunque di gruppo. Senza ruberie. Ma come dice Sam Cooper andrebbe convinta tua moglie, non il medico
grazie del supporto, sia morale che per così dire"legale" in effetti mia moglie non ne vuole sapere di chiedere al medico di certificare la qualunque. il medico, dal canto suo, già contattato da me all'insaputa di mia moglie,capisce la situazione e sarebbe disposto a cercare una soluzione, se mia moglie lo volesse però.. ora pare che la settimana prossima un nuovo decreto re-introduca la causale per i soggetti a rischio. mia moglie è speranzosa e felice, ma in attesa che tal decreto venga promulgato, sapete cosa mi ha detto? "bene; nel frattempo martedì vado al lavoro, e se ho ancora ferie le prendo, altrimenti aspetto il decreto.." robe da pazzi va bene essere ligi, ma volendola vedere in modo globale, sai che differenza fa all'inps se lei sta a casa una settimana?? solo quello che ho versato io all'inps in vita mia,e che mai rivedrò, basterebbe a coprire tante di quelle settimane che forse non riuscirebbe a sfruttare nell'arco della sua rimanente vita. a mio modo di pensare è giusto che chi ha bisogno prenda quello che deve prendere, a prescindere dal cavillo legale, se questo è eticamente corretto. eppure lei non capisce.. si sente come se volesse derubare qualcuno. Ma io ho realmente paura. una paura giustificata e legittima. se si becca un influenza già è un casino, perchè non possono nemmeno curarla. figuriamoci se è il caso di andare in giro col rischio di contrarre il covid.. cercherò di tenerla a casa con qualche scusa, sperando che nel frattempo esca il decreto -- grazie a tutti per essere intervenuti. spero che il decreto lo promulghino al più presto, anche e soprattutto per le centinaia e centinaia di altre persone che sono realmente a forte rischio, ma economicamente hanno bisogno di un introito garantito.
convinci tua moglie che per la sua salute è bene stia a casa, corre troppi rischi. Come hai detto tu adesso non esiste più la copertura medica con diagnosi di persona fragile, ma il medico di base non avrà nessun tipo di problema, a meno che non sia un integerrimo, ma poco sensibile, medico tutto di un pezzo, a mettere una diagnosi qualsiasi e sostenibile sul certificato. Ho collaboratori e sottoposti che per contatti stretti di covid positivi(figli o familiari conviventi), si sono autoisolati facendosi coprire dal medico con una diagnosi di mal di schiena, purtroppo poi uno di questi l'ha dovuta trasformare in quarantena per essere a sua volta diventato positivo. Convinci quella gran donna di tua moglie, con la salute non si scherza e anche se lavorare la rende viva, i rischi che corre potrebbero toglierle questa possibilità. Un grosso abbraccio ed un immenso in bocca al lupo
cazzo dalle una martellata su un piede....scherzo ovviamente io e mia moglie siamo della stessa sua pasta, fortunatamente e toccando ferro io non ho mai avuto grossi fastidi fisici, ma non ricordo nemmeno l'ultimo certificato medico inviato a quando risalga, e forse in quasi 28 anni di lavoro dipendente ne avrò inviati poco più di quelli che si contano sulle dita di una mano, mia moglie qualche fastidio purtroppo lo ha avuto, e per farti un esempio è andata a lavorare, pur con una gravidanza discretamente a rischio, fino a pochi giorni prima del cesareo programmato, e l'anno prima di diventare mamma rientrò al lavoro, e successivamente lavorò da casa, a pochi giorni dalla dimissione dopo degenza per un grave infarto.... quindi ti capisco benissimo. per tenerla a casa bisogna spararle e poi passare sopra con un carroarmato
Da quello che leggo ti sono già state ventilate le opzioni percorribili e le hai anche percorse tu stesso. Il problema non è tanto cosa o come farlo, ma appunto farlo accettare a tua moglie. L'unico consiglio che mi viene da darti, come se fossi il mio più caro amico, è quello di parlare sinceramente con tua moglie e farle capire quanto sei preoccupato per lei e quanto rischia con la sua situazione. Capisco la sua caparbietà e la sua voglia/necessità di non darsi per vinta e di far fronte a qualsiasi ostacolo, ma dovresti cercare di farle capire quanto questa situazione sia pericolosa per lei e dolorosa per te. Mi spiace davvero per tutto quello che dovete passare, ti mando un grande abbraccio virtuale. Chiedo scusa se non ti posso essere di aiuto in modo migliore.
mia moglie ha la testa dura più di me. è crucca per davvero.(nel senso che è di origine tedesca) non vuole capire niente. per sdrammatizzare, ora la posto così mi riguardo anche io con nostalgia la foto di qualche annetto fa, quando la vita era meno complicata
Mannagia che situazione. Falla ragionare parlaci e parlaci ancora, falle capire il tuo stato d’animo, e falla riflettere sulle priorità. Non posso fare altro che esserti vicino e sperare che anche le istituzioni rimettano subito al riparo chi come tua moglie vive questo disagio. Un abbraccio
Caro Marzo nella vita ci sono atteggiamenti (la maggior parte) frutto di un egoismo volto a soddisfare bisogni terreni e futili. Allo stesso modo alcuni dei comportamenti di cui sopra possono avere come fine ultimo la vita stessa e il proteggere ciò che si è creato e amato nel tempo pur non avendo nella materialità differenze comportamentali dai primi. In questa ottica mentre i primi sono da censurare e condannare, i secondi sono da considerarsi non solo dovuti ma altresì doverosi. Il proteggere se stessi e la propria famiglia anche se attraverso quella che viene chiamata una "bugia buona" non può essere motivo di condanna perchè è il risultato che caratterizza la bugia e non certamente la bugia in quanto tale e astrattamente considerata. Parla con tua moglie per farle capire che una azione scevra da bugia in questo caso è di per se stessa un atto egoistico verso le persone che si amano e che si vogliono proteggere. A volte proteggere degli ideali e delle convinzioni, pur se di pregio, comporta il risultato di non proteggere il frutto del proprio amore.
scusate arrivo tardi come spesso in questo periodo e sono rimasto davvero molto toccato dalle parole di @(marzo) ho davvero poco da aggiungere a quanto hanno scritto un po’ tutti prima di me ma mi auguro che parlando con tranquillità sia possibile rimuovere il problema e che il caro @(marzo) possa acquistare un briciolo di serenità che certo merita
Per ognuno di noi ogni nostra cosa appare prioritaria quando ci tocca in maniera profonda. Ma nella vita ho imparato che solo guardando casi di grande peso personale come quello raccontato da Marzo si può cercare di dare il giusto carico ai nostri dubbi quotidiani e, senza mancare di rispetto a nessuno, ad accorgersi che quello che per noi è un ostacolo per altri trattasi semplicemente di un piccolo gradino al cospetto di un muro quasi invalicabile. Purtroppo però siamo troppo presi da noi stessi per accorgerci di quanto, a volte, il mondo sia particolarmente crudele. Sembrano parole scontate e sono certo che ognuno di voi non potrebbe che farle proprie: purtroppo, però, quando ci si trova di fronte al nostro personale quasi d'incanto ci si dimentica quanto siamo, pur nella nostra sfortuna, veramente delle persone molto fortunate.
è quello che penso ogni tanto. pensiamo di vivere correttamente, ma in realtà viviamo tutti in modo estremamente egoistico. a me ora sembra un problema mia moglie, perchè è quello che mi cruccia in questo momento. ma in africa qualcuno farebbe carte false per essere al posto mio (o anche di mia moglie). a volte mi vergogno di come noi esseri intelligenti possiamo essere anche tanto superficiali. forse è una istintiva forma di sopravvivenza.
Solo per ricordarci, di tanto in tanto, quanto siamo fortunati solo per il fatto di esser nati in una certa parte del mondo invece di un’altra
Caro marzo ho letto solo adesso. Mi sono veramente commosso mentre leggevo anche perché l'atteggiamento di tua moglie mi ha ricordato altri fatti di onestà e altruismo. Credo che certe persone hanno il senso del dovere e della correttezza talmente radicati da non essere proprio capaci di comportarsi in modo incoerente con quello che sono. Forse l'unica possibilità che hai è girare la frittata ed arrabbiarti con lei accusandola di irresponsabilità nei confronti della famiglia e di te in particolare che in caso si ammalasse dovresti trascurare il lavoro e gli impegni per assisterla con possibili ripercussioni economiche pesanti su tutti. Non so se hai figli, se sono grandi puoi chiedere a loro di convincerla con motivazioni simili. Insomma dovresti farle pesare come se fosse un atto di egoismo il voler andare al lavoro. Mi rendo conto che "imbrogliare' chi ami e per di più una persona così ammirevole sia moralmente difficilissimo e ti farebbe sentire un verme ma lo scopo è nobile e doveroso. Ti auguro veramente con tutto il cuore che vi vada tutto bene!!
Perché c'è ancora qualcuno che vive nel mondo delle favole e non crede a quello che dice Greta? Non dico che abbia ragione in ogni dettaglio e che quello che prospetta avverrà esattamente nei tempi previsti ma sono fermamente convinto che al 99,99999 % sia giusto, non lo dico solo io ma anche la quasi totalità della comunità scientifica.
intanto a Napoli alla vigilia del passaggio alla zona rossa gli assembramenti, o forse non lo sono, si sprecano https://tg24.sky.it/cronaca/2020/11/14/napoli-bar-pieni-zona-rossa
Vabbè, ma almeno questa non è un'esclusiva dei napoletani, che forse scontano anche il fatto di aver un clima migliore di molte città del nord Italia. Gli assembramenti selvaggi si sono visti un po' in tutte le zone gialle lo scorso week end. Certo è che De Luca, almeno ai miei occhi, sta facendo una bella figura di cacca. Sono curioso di vedere, semmai, come risponderanno le città venete in questo week end di "giallo plus".
