Peró, per legge, alle farmacie saranno assegnate solo una piccola percentuale delle dosi, per evitare appunto che i soggetti a rischio restino a piedi. Almeno qui in Veneto funziona così: 1.3 milioni di dosi primariamente riservate ad anziani e persone con difficoltà.
In azienda da noi sono state raccolte le adesioni per vaccinazione volontaria ma dei vaccini nessuna traccia in tutto il territorio
Notizia di cui posso darti conferma: anche le stesse farmacie dovrebbero razionare le forniture privilegiando i soggetti a rischio. In poche parole devono verificare lo "status" del richiedente prima di poterlo vendere
Appena terminato di inviare il questionario ISTAT, seconda edizione dell'indagine Situazione e prospettive delle imprese a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19 Anno 2020 Ehhh, son soddisfazioni...
Questa mattina alla fermata San Giovanni della metropolitana di Roma: di questo passo non andremo da nessuna parte.
Sbagli, lo straniero con borsone stava aspettando di fermarsi per vendere mascherine e mezzi per distanziamento sociale
Le finalità: I risultati della rilevazione verranno tempestivamente diffusi in modo da essere tenuti in considerazione ai fini delle decisioni da parte dei soggetti istituzionalmente preposti in merito alla gestione della fase di riapertura delle attività economiche. Per tali motivi Le chiediamo di compilare il questionario in tutte le sue sezioni e di restituirlo il prima possibile e comunque non oltre il 13 novembre 2020.
Però, purtroppo, a questo problema sarà veramente difficile dare una soluzione. Immagino e presumo che la maggior parte di quelle persone siano lì per qualche motivo (lavoro, scuola, ecc): non credo vogliano assembrarsi nella metro per divertimento o sprezzo del pericolo o perchè hanno trovato le palestre chiuse.
Assolutamente Sam: non volevo criminalizzare i presenti in foto. Come potrebbe trovarsi una soluzione al problema? Teoricamente raddoppiando le corse (con mezzi anche privati) ma con quali soldi?
Mi sembra ci si trovi nella classica situazione del "gatto che si morde la coda": quand'anche si riesca ad ipotizzare una delle probabili origini della trasmissione del virus, per circoscrivere lo stesso si necessita di soldi che non ci sono. Le uniche soluzioni sono quelle che non comportano spese per lo Stato ma solo per i cittadini (tipo restrizioni, chiusure ecc....)
E allora che smettano di promettere sostegni che poi puntualmente non arrivano o sono palesemente insufficienti. E' ora di finirla di fare i finocchi con il posteriore degli altri: c'è Casalino per queste cose.
Aumentare il numero delle corse differenziando gli orari delle persone per non avere "orari di punta"
Interessante tentativo "didattico" sulle modalità di trasmissione del virus (è in spagnolo) https://elpais.com/ciencia/2020-10-...agia-el-coronavirus-en-el-aire.html?ssm=TW_CC
Questo è un bruttissimo malcostume: promettere senza mantenere ti copre il c@lo per il presente (almeno apparentemente) ma ha gravi ripercussioni per il futuro della poltrona. Ma forse.......gli attuali politici sanno benissimo di non avere un futuro e cercano di rinviare il più possibile i loro attuali privilegi
No credo proprio di non ci sia da aggiungere altro. Coraggio. Un abbraccio a te e a Elena. Uguale uguale alla Svizzera e alla terapia intensiva. Aveva ragione quel qualcuno che li definiva un brufolo sulla faccia dell’Europa. Eh ma la colpa è dei ristoranti, bar, palestre, piscine o di chi va a passeggiare Probabilmente in quelli uffici hanno finito la carta igienica e hanno bisogno di carta Ovviamente. Di sicuro non con i monopattini !!! Raddoppiare le corse? Seeee ciao le fanno dimezzate per contenere i costi ... Soluzioni? Me ne vengono in mente alcune tipo: Mezzi dell’esercito Dipendenti di aziende private settore trasporti in CIGS. (Pullman NCC e via dicendo) li fai lavorare e li paghi tu stato (cosa che fai lo stesso con la cassa per tenerli a casa). Usare i mezzi privati di quelli che hanno il reddito di cittadinanza e farli lavorare nel trasporto breve cittadino. per quanto attiene alle risorse economiche dico solo che qualche soldino si poteva risparmiare e destinarlo a potenziare i trasporti. come? Tre parole: Alitalia Monopattini Piste ciclabili.
Potrebbe essere una ottima proposta Marco ma devi considerare che per alcune tipologie di lavoro la differenziazione dell'orario non è percorribile. Ti faccio un esempio: come potrebbe la badante di mia madre andare al lavoro ad orario diverso considerando che ciò potrebbe comportare una completa non copertura di assistenza del soggetto anziano?
Purtroppo credo che nei grandi centri urbani sia veramente difficile provare a fare sia l'una che l'altra cosa. Ci sono troppe persone che non possono usufruire dello smart working ed un limite fisico di corse/vagoni che non può essere superato, se non ad un costo altissimo. Però senza una precisa analisi dei flussi qualsiasi intervento potrebbe essere inefficace o efficace solo in modo molto limitato. E torniamo al solito punto, cioè a quello in cui, forse, ad "alcuni" (e non mi riferisco ai fannulloni) la persistenza di questa situazione potrebbe fare molto comodo.
Queste sono sicuramente delle ottime proposte. Ma se noi (tu) siamo in grado di ipotizzare queste soluzioni, perchè mai lo Stato non ci arriva? Non è che qualcuno ci marcia veramente in questa situazione?