Su questo sono d’accordo, ma sappiamo benissimo che per litigare bisogna essere almeno in due. Diciamo che ogni maggioranza ha l’opposizione che si merita e viceversa, i tempi di Moro e Berlinguer sono purtroppo irripetibili.
Quelli erano Politici (con la P maiuscola) di mestiere ....questi sono mestieranti che fan della politica il mezzo per sbarcare il lunario e portare a casa la ricca pagnotta.
Dimentichi meno tasse per tutti, più lavoro per tutti, in pensione prima e la Champion alla Juve .... .... no .... l’ultima cosa nemmeno lui riuscirebbe a farla ....
La conservo gelosamente per preparare gavettoni quando ci sono manifestazioni di sx La miglior difesa e' l'attacco Mezzo lombardo e mezzo veneto di origine da parte di padre, i cugini di mio nonno avevano in Veneto una distilleria di grappa la cui marca vedevo spesso nei bar sino agli anni 90, mio padre infatti ha fatto la naja nel reggimento lagunari S. Marco Chi fugge perde, chi ignora e' ignorante, parlar di cani ancora peggio con chi se li mangia commettendo reato penale da carcere, sarei indeciso tra spas 12 o 15 per mirare nelle OO Con il Capitano abbiamo avuto il 200% in meno di clandestini, oltretutto ora arrivano pure infetti Sicuramente la sx e' tra le peggiori mentalita' anti italiane al 100% dato che favoriscono morbosamente qualsiasi straniero e se ne fottono degli italiani
tornando al covid c’è da ascoltare e riflettere io da tempo penso che vi siano state varie strumentalizzazioni in italia mi sembra che anche in spagna si difendano benone questo silver nervuti l’ho trovato anche su butac ma questo video mi pare proprio molto sensato
Beh, é un po’ ciò che anche molti medici italiani sostengono é cioé che positivo asintomatico non equivale a malato di covid. C’é un articolo al riguardo su Il Sole 24 ore di oggi: aumentano i contagiati ma diminuiscono i decessi. E nulla mi toglie dalla testa che i media italiani oggi stiamo tenendo un profilo meno terroristico solo perché siamo siamo sotto elezioni.
Tanti dicevano, anche su questo thread, il contrario cioè che stavano enfatizzando la pandemia per tenerci sotto "dittatura sanitaria"
Ero e sono uno di quelli: ho solo detto che hanno allentato leggermente la presa (almeno se ci confrontiamo con quel notiziario spagnolo), ma conitnuano a sfornare i numeri come al solito. Solo che al momento é un po’ come contare i casi di raffreddore. Augurandoci, ovviamente, che possa continuare così.
Essere positivo asintomatico non vuol dire essere malato, ma se non si ha buon senso si rischia di esser molto pericolosi... tutto qui.
Di sicuro qualcuno la deciderà la linea editoriale, se non i giornalisti saranno i direttori di testata o i loro editori.
Oggi la linea è sempre la seguente: più click possibile. Tanto col cartaceo non si guadagna più niente.
è una razza in via di estinzione la superficialità ed il pressapochismo regnano sovrani pensa ai giornalisti che avevamo la fortuna di leggere trent’anni fa e confronta col livello medio attuale sono pochi ma pochi davvero quelli che scrivono e che sono in grado di farlo
Io la vedo in modo un pochino diverso... Da quando ho imparato a leggere, ho attraversato l'ultimo quarto del secolo scorso, e siamo quasi arrivati al quarto dell'attuale, e l'informazione è cambiata, l'ho vista scorrere, modificarsi, evolversi, come tutto il resto... È cambiato il modo di proporla, ed è cambiata la richiesta di informazioni da parte del pubblico. Quando ero ragazzo, l'informazione arrivava solo dai quotidiani che comprava mio padre, e dal telegiornale della RAI (se vado "indietro con la memoria", le prime scene di un telegiornale che ricordo, sono quelle di un filmato del telegiornale sulla guerra dello Yom Kippur, che mi sono rimaste impresse sin dal lontano '73..)... La prima grande rivoluzione, all'inizio degli anni '90, fu il TG5 di mentana, internet qui da noi quasi non esisteva, io avevo l'amiga 500 completo di modem, che grazie al suo modem a 14 kbaud poteva connettersi ad una rete spopolata (ma lo usavo poco, o meglio, lo usai molto per un breve periodo, che andò da quando me lo regalarono, a quando arrivò la prima bolletta del telefono..). Lycos e Web crawler erano le parole d'ordine, e in Italiano c'erano poche decine di siti, e solo uno aggiornato più volte al giorno (non al minuto, al GIORNO...): quello della ANSA. Negli anni '90, finito il telegiornale, era blackout completo dell'informazione, se fosse successo qualcosa di "memorabile", lo avremmo saputo la mattina dopo sui quotidiani, o al telegiornale di mezzogiorno, non prima. L'informazione doveva essere più "curata" e possibilmente più esaustiva, e chi la proponeva aveva anche il tempo materiale per renderla tale, e aveva anche un grosso vantaggio: non temeva di essere smentito o di dover ritrattare 3 secondi dopo aver scritto un articolo, e sopratutto, difficilmente gli poteva essere fregato lo "scoop", perchè i veicoli di diffusione erano pochi ed esclusivi. Oggi non è più possibile, le notizie vengono rilanciate di continuo, si evolvono di minuto in minuto, vengono integrate da file multimediali prodotti da "TUTTI", agganciate dagli spider dei motori di ricerca, e rese disponibili in tempo reale... Immaginate se la vicenda del povero Moro si fosse svolta quest'anno... Probabilmente avremmo decine di filmati della strage di via Fani, e decine di selfie con i faccioni degli utenti di facebook accanto alla R4 rossa in via Caetani... Tutto è più rapido, più veloce, ma è peggiore o migliore? Punti di vista, se voi portaste un venticinquenne odierno, negli anni '80/'90, probabilmente si sentirebbe come un sordomuto, non potrebbe avere accesso all'informazione istantanea, che per quanto superficiale, è sempre aggiornata, per contro, questo bombardamento informativo, che afferma tutto e il contrario di tutto, rende difficoltosa la crescita di un'opinione personale scevra dalle influenze mediatiche. Però, per quanto possa rimpiangere l'informazione trasmessa dai Montanelli, Biagi, Bocca, o chi per loro (perchè almeno conoscevano l'italiano..), non credo che riuscirei a fare a meno dell'istantaneità e della fruibilità che mi fornisce l'attuale rete informativa nazionale e non...
No, certo. Ma l'approfondimento giornalistico, fondamentale in una civiltà democratica, oggi non esiste, in Italia. Di Tiziano Terzani non c'è ombra. E neanche della Fallaci dei tempi buoni.
Non esiste più da nessuna parte, non solo in Italia... È stato soppiantato da una multimedialità magari più "povera" di forma e pensiero, ma indiscutibilmente più immediata ed efficiente.