Non credo si riferisse al COVID ma ai numerosi interventi passati della consulta che hanno decretato varie volte l’insusisténza del presupposto di urgenza (o degli altri) per la decretazione. Diciamo che nel recente passato di casi ve ne sono stati così come di quelli border line (il mille proroghe dove viene inserito la qualunque cosa ne è un esempio) Qui alcune sentenze a riguardo.
Tue parole: "Perché quasi sempre manca il presupposto dell'urgenza. E toglierei anche il "quasi", guarda."
Lacci e lacciuoli burocratici. Conferenze di servizi. Mille polizie diverse. Un milione di possibilità di assentarsi dal lavoro dipendente. Permessi a costruire, permessi a distruggere, permessi per andare a cagare... In sintesi tutto ciò che porta corruzione, favoritismi, clientele.
Si parlava dell'abuso della decretazione in tempi recenti con supporto di numerose testate giornalistiche. Se invece vi riferite alla "notte dei tempi" nulla quaestio.
Bene....ottimo. Acclarato abbiate trovato qualche fonte da estirpare come andreste a procedere a livello fattivo? Con quali maggioranze? Con quale supporto di coalizione? Ragazzi la politica è molto più complicata che scrivere la sera su un forum: quando parlavo di essere all'opposizione (un piccolo Salvini di oggi) era una voluta similitudine per dire che se non si è al potere tutto è enormemente facile. Le cose si fanno complicate quando si è nella "stanza dei bottoni"
E guarda caso la Corte non ha proferito "sentenza" di fronte ai fatti recenti Per quanto riguarda l'estratto postato da Ale preferisco, per deformazione, non commentare non conoscendo i fatti di causa ma soprattutto non avendo letto le 261 pagine del dispositivo. Non sono solito commentare uno stralcio se prima non ho contezza dei contenuti
Ti dicono nulla le maggioranze per ottenere i risultati? Le posizioni partitiche in commissione e in aula? I veti della dirigenza per ricoprire ruoli di operatività fattiva? Dal 1970 al 1993 ho vissuto di riflesso il "compromesso politico" della stanza dei bottoni: le parole e i fatti sono elementi spesso inconciliabili. Si entra con i propositi.......si vive con le speranze......si esce con la consapevolezza di essere uomini soli.
Si chiama "sburocratizzazione": cosa di cui se ne parla da oltre 15 anni. E secondo te come si ottiene tale risultato? Con quali maggioranze? A decremento di quali interessi? Tutti danno ad intendere di volerla ma chissà mai perché le parole rimangono tali e sulla carta il foglio rimanga sempre bianco
Perfettamente certo che tutti voi siate a conoscenza dell'iter parlamentare del legiferare, spero di fare cosa gradita nel postare un semplice sunto di quanto le parole abbiano difficoltà a diventare fatti in politica. Lo ripeto: trattasi di un semplice sunto schematico bel lontano dalla realtà dei fatti. Si passa dalla critica alle proposte (è già questo sarebbe un bel passo avanti); subito dopo vi è il cosiddetto iter parlamentare. Percentuali? Critica 80%, proposte 15%, risultato 5% http://legislature.camera.it/cost_reg_funz/671/672/documentotesto.asp
Ps. Piccola domanda: ma secondo voi in una commissione in sede referente i partiti chi mettono? Chi si adegua al volere della dirigenza, del suo segretario e del congresso oppure gli "eversivi di pensiero"? Non ci ha insegnato nulla la vicenda Palamara?
Gigi Non è una sentenza è un trattato che esamina la decretazione governativa (non è l’unico) con circa 180 pagine di dispositivi di sentenze. Chiaro che si debba leggere l’intera motivazioni e non il solo PQM ma se qualcuno si è preso la briga di scriverci e raccogliere il tutto forse qualcosa in fondo in fondo c’è.
Perché nel torbido si pesca bene e a nessuno di quelli che hanno interessi più o meno leciti interessa cambiare lo status quo che da anni li fa prosperare.