Sono assolutamente d'accordo sulla questione della qualità, ma non puoi pretendere che tutti siano disposti a spendere di più per le materie prime. Tecnicamente la GDO sarebbe nata proprio come alternativa alla vendita in negozio, non solo per agglomerare in un'unica struttura tutti i generi, ma anche per sfruttare una certa economia di scala e quindi un maggior potere di contrattazione con i fornitori, che a questo punto devono essere per forza dei produttori intensivi. Se vuoi (e puoi) acquistare una bottiglia di Brunello non vai al supermercato. E se un operaio ha 4 figli da sfamare non credo vada a cercare le arance che costano di più (ma hanno più gusto) invece di prendere quelle in super offerta al supermercato. Senza considerare il fatto che molta gente non ha nemmeno la sensibilità di capire quanta differenza ci sia tra un prodotto ed un altro, né l'accortezza di gustare invece di, semplicemente, mangiare qualcosa.
Secondo me il 99% di quelli che comprano arance (non per spremuta), al mercato sotto il mio ufficio le vendevano sino a prima del lockdown a 2,30 euro al kg., ma se ne compri in quantità, le puoi pagare 1,99 euro al kg. consegnate a casa (un esempio: https://www.subitoarance.com/prodotto/arance-siciliane-tarocco/). Io credo che i banchi di molti supermercati siano presi d'assalto perchè la gente non capisce un beneamato c@zzo, vedono la frutta lucida e perfetta e credono sia la migliore, le pesche tabacchiere fino a qualche anno fa sconosciute te le tiravano dietro.
Ciao dalle mie parti nei supermercati trovo anche prodotti di prima qualità. Spesso comprano la merce da produttori locali.
Non dove pensi tu visto che gli operai io li pago tutti i mesi, quindi nessun proclamo anti-padrone. Comunque stasera ti rispondo più approfonditamente perché anche per quanto concerne le arance il la storia non la conosco in quel modo.
Hai mai avuto a che fare con un buyer della GDO? Io personalmente no, ma alcuni miei clienti (che nel commercio sono squali veri) mi hanno raccontato cose al limite della credibilità. Per comprendere a pieno quel che vado dicendo, basti vedere quanto viene pagato oggi un litro di latte all'allevatore (di media 0,35 centesimi al litro) e a quanto viene venduto sugli scaffali
Anche dalle mie (ed hanno csoti diversi), ma il discorso verteva sui prodotti alimentari di "largo consumo"
Non era una provocazione, era una semplice domanda. Quindi, se non li prendi dal margine lordo dell'azienda, immagino tu li voglia prendere dalla parte fiscale e contributiva, perchè altro modo non ci sarebbe. E' questa l'idea? Non personalmente, ma con alcune importanti GDO ci lavoro e m'hanno raccontato come funziona. Nessun dubbio in tal senso. Oltretutto le GDO hanno anche l'indiscutibile vantaggio finanziario di incassare liquidità a fronte di pagamenti a termine.
Non va dimenticato che le nostre abitudini alimentari (e domestiche) sono cambiate: vogliamo (in senso lato) avere la frutta e la verdura disponibile in ogni periodo dell'anno, senza tener conto della sua stagionalità; vogliamo (ancora in senso lato) aprire una busta e versare direttamente il suo contenuto in tavola, già pulita, senza prendersi la briga di lavorarla, pulirla e lavarla...
sono d'accordo, purtroppo è così. personalmente, da qualche anno sto più attento a non consumare molta plastica e imballaggi quindi l'insalata in busta a casa non entra più e neanche quella frutta impacchettata. e preferisco il verduraio anche perchè gli puoi dire di imbustare direttamente nella sportina riutilizzabile o nel sacchetto di carta, al massimo. ma torniamo sempre lì, tutto questo ha un costo (a parte l'insalata già lavata, che è costosa di suo) rispetto al bancone del supermercato ma spero di guadagnare qualche giorno di vita per me e soprattutto per mia figlia.
Io sono fra questi... lavare, pulire e tagliuzzare l'insalata magari facendo pure un mix? No, busta tutta la vita per me Anzi quando pranzavo in ufficio mi prendevo pure la ciotola con l'olio e il sale.
A Brescia poche fatture... perchè non siamo superstiziosi. Del resto Amelia vive all'ombra del Vesuvio! Ci sono volte in cui, sotto la scrivania di mio padre, spuntano funghi e selvaggina... in quel caso ci si può sacrificare.
L'occasionalità non è determinata dall'ammontare della retribuzione. I limiti quantitativi sono stati eliminati dal jobs act. Permangono quelli qualitativi: la prestazione deve essere caratterizzata dall'assenza di abitualità, professionalità, continuità e coordinazione. Tanto è vero che esiste la possibilità di iscriversi alla gestione separata pur mantenendo il requisito di autonomo occasionale.
INPS = previdenza, se non lo sapessi. Rileggendomi reputo doveroso il tuo chiarimento. Riformulo: considerando che l'INPS obbliga all'iscrizione superati i 5.000,00, è implicitamente ammessa la possibilità (in questo senso) di rimanere autonomi occasionali -o come diavolo si chiamano oggi- anche oltre la soglia di compensi indicata.
Si preferirei sicuramente che un operaio guadagnasse ti più sottraendo quei soldi dalla parte destinata all'erario così che abbia maggiore potere d'acquisto così da re immetterli in circolo.
Eccerto che lo so, giammai mi sare permesso di evdenziare una delle tue inesattezze. Inesattezze che insisti a riportare in materia di lavoro occasionale. Infatti, devi sapere che nessun committente avrebbe interesse a collaborare con un lavoratore occasionale per importi "importanti", poiché le collaborazioni occasionali -ad esempio- non sono deducibili a i fini Irap.