In realtà funziona su base volontaria: registra tramite GPS i tuoi spostamenti e li archivia su un database on line. Se ad un certo punto dichiari di essere positivo mettono in relazione i tuoi spostamenti recenti con quelli di altri utenti che hanno dato il consenso e li avvisano. Ce ne sono anche altre, con principi di funzionamento diversi (alcune utilizzano il bluetooth per sapere esattamente a chi sei stato vicino). Il problema è che spesso queste soluzioni aprono le porte ad altri problemi. Il meno grave è che qualcuno espugni quell'archivio on line e scarichi gli spostamenti degli utenti registrati. Il più grave è che tramite il bluetooth riescano ad entrare nel telefonino per rubare (ad esempio) le password dell'home banking. Se interessati ad approfondire questo articolo riassume un po' tutto: https://www.wired.it/internet/web/2020/03/24/coronavirus-app-contact-tracing/ P.S. A parte il rischio di farmi rubare i soldi dall'home banking, io sarei ben felice di mettere a disposizione i dati della mia posizione per cercare di debellare la diffusione di questo cavolo di virus. E non vedo il motivo per cui altri non dovrebbero fare altrettanto. Tanto, la nostra posizione ce l'hanno già Google, Facebook, Apple, diverse aziende di cui usiamo le app e tutte le compagnie telefoniche alle quali il telefonino si aggancia.
Ben venga un app simile per tracciare i positivi e ricostruirne gli spostamenti, certo che se oggi dichiaro la positività e negli ultimi 14 gg sono stato regolarmente al lavoro, poi 4-5 volte al supermercato, ad un concerto con 60000 persone, mettono in quarantena preventiva un discreto numero di persone. Il problema sarà quando ti obbligheranno ad utilizzarla e lo scopo non sarà solo di tracciare gli spostamenti dei positivi. Basta pensare alle recenti mappature degli spostamenti fatti su base anonima da parte dei maggiori gestori telefonici....e di anonimo c’è solo il fatto che al momento non possono fare nomi e cognomi.
I gestori telefonici hanno sempre avuto accesso alla nostra posizione, con tanto di dati personali e tutto il resto. Non possono trattarli, né divulgarli, ma ce li hanno. Per non parlare di Google, Facebook ed Apple. La privacy è una farsa.
Fino ad un anno fa usavo due telefonini, di cui uno con Android. Poiché Google dava la possibilità di essere periodicamente aggiornato sui dati raccolti, avevo attivato tale funzione ed una volta al mese, o giù di lì, ricevevo un link presso il quale consultare la cronologia dei miei spostamenti archiviati da loro: era impressionante vedere come perfino in un'uscita a piedi da casa c'era tutto il tragitto, minuto per minuto, con tanto di identificazione dei luoghi in cui m'ero fermato più a lungo (bar, negozi, ecc ecc). Che tracciassero lo sapevo, ma non con tale precisione. Quindi, ha senso parlare ancora di tutela della privacy degli italiani, quando una potenza straniera raccoglie i dati sensibili e geografici di miliardi di persone in tutto il mondo? L'italiano medio si preoccupa che il fisco non si faccia i cazzi suoi, ma siamo veramente sicuri che Google non venda anche a loro i nostri stessi dati? Diamo gratis ad un azienda straniera delle informazioni che poi rivendono anche al nostro stesso paese, pagandole con i soldi delle nostre tasse.
assumere Maloox prima della lettura https://www.ilfoglio.it/economia/2020/04/14/news/regolarizzare-si-ma-non-a-tempo-313010/
Credo che il problema riguardi "posizioni" chiamiamole illegali oppure eticamente e/o moralmente poco accettate. Se sei single e vai in un naitcleb nessun problema ma se sei sposato/ammorosato vuoi nascondere dietro alla praivasi la tua dubbia moralità. Se stai spesso nella maggiore piazza dello spaccio oppure nel bar in centro fianco a fianco con un cell di una nota risorsa che vive di spaccio, vuoi nascondere dietro alla praivasi la tua illegalità. Poi ci sono i fenomeni che postano sui social di tutto di più: in fondo il formaggio gratis non si trova nemmeno nelle trappole per i topi.
E Silvio si stinge alle istituzioni https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/berlusconi-da-noi-opposizione-responsabile-mes-non-va-demonizzato/ar-BB12DPE1?ocid=msedgnt Mentre per le risorse...
Forse ho letto un po' troppo velocemente, me non pare così sbagliata come idea. Tanto è chiaro che ormai quei 600.000 (o probabilmente di più) immigrati clandestinamente difficilmente se ne andranno altrove, quindi perchè non farli lavorare regolarmente? Meglio lasciarli gironzolare per strada senza far nulla dando loro vitto, alloggio e diaria? Ho visto un servizio qualche sera fa in cui raccontavano che la campagna del mezzogiorno è a serio rischio a causa della totale indisponibilità di braccianti. Sono spariti nel nulla e non vogliono saperne di tornare a lavorare nei campi per paura del coronavirus. Quindi perchè non offrire un lavoro in regola (seppur occasionale) agli extracomunitari (o come vogliamo chiamarli)? Sarà di lezione per i nostri compatrioti che preferiscono stare a casa senza guadagnare e al contempo aiuteremo sia la campagna che il fisco.
Infatti hai letto veloceemente La regolarizzazione sarebbe per sempre,con accesso a tutti i servizi,precedenza nelle graduatorie e ricongiungimento familiare.
Nel frattempo l'ennesima commissione, anzi task force come va di moda adesso, quelle presieduta da Colao per intenderci, si riunisce e di cosa parla innanzi a tutto? Esattamente, avete capito bene! Discute su come fare in modo di non dover rispondere in futuro delle loro decisioni, scongiurando conseguenze penali e patrimoniali. Ma allora che cazzo ci state a fare in un Comitato se poi non avete il coraggio delle vostre decisioni? Solo per la paghetta? E poi chi dovrebbe firmare questa "dispensa"? Conte? Mattarella? Chi ha l'autorità costituzionale di consentire una deroga alle responsabilità penali?
E allora, come sempre, si sfrutta un'esigenza di pubblica utilità per inchiappettare il popolo. In ogni caso ribadisco che è più immorale tenerli qui senza permettergli di fare nulla, che cercare di dar loro la possibilità di una vita dignitosa. Il che, ovviamente, non significa che debbano vivere sulle mie spalle, ma solo che possano andare a lavorare in modo legale. Altrimenti per arrotondare la diaria è inevitabile che finiscano per spacciare, delinquere o chissà cos'altro.
Ne hanno parlato anche ieri sera su rete4, nelle campagne per non buttare i raccolti abbiamo bisogno di 250000 persone, abbiamo quasi 2400000 individui che beneficiano del reddito di cittadinanza, ma non si trova manodopera. Hanno intervistato alcuni di questi e hanno risposto che preferiscono il reddito piuttosto che spaccarsi la schiena in campagna. D vorrei ben vedere. Soldi per non fare un cazzo contro fatica
Se fossi al posto di Colao farei altrettanto: i politici si sono fatti lo scudo penale quindi il rischio che, nell'impossibilità di perseguire i principali responsabili, la complessa macchina della giustizia italiana rivolga l'attenzione a chi stava in subordine dietro alle quinte è quasi scontato. Difficile, se non impossibile, non commettere alcun errore in un simile contesto. E di gente intenzionata ad agire legalmente per la perdita dei propri cari o motivi anche più futili ce n'è già parecchia in giro. Basta pensare a ciò che sta accadendo con le rsa.