Fatti e misfatti Forse è il caso di leggere i link sull'autorazzismo.poi cercare di capire lche il concetto di debito pubblico non è uguale a debito privato. Lo stato non è una famiglia o un'azienda. Capisco che non sia intuitivo Ma senza capire questi punti fondamentali è inutile discutere. Aggiungo che non è evidente per niente e non è sufficiente guardarsi attorno. È necessario capire come funziona... Infine sarebbe il caso di dare un occhio all'evoluzione del debito pubblico italiano e alla sua storia... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Ps. Ormai pure sui quotidiani di indottrinamento di massa viene fuori che la causa della crisi NON è il debito pubblico. Chi vi dice il contrario vi vuole prendere in giro (e a tal fine è sufficiente considerare che tanti piigs in Europa non avevano problemi di debito pubblico prima della?crisi anzi erano i più virtuosi- Spagna Irlanda).
Fatti e misfatti Il boom economico anni 70 era frutto di realtà geopolitiche completamente diverse. La nostra economia basata sulla trasformazione non doveva fare i conti con paesi che ora fanno concorrenza spietata, i costi di produzione e conseguente l'esportazione dei nostri prodotti erano altri, al nostro interno non c'erano (e non potevano essere importate ) auto provenienti dal sol levante, il turismo tirava, grazie oltre che alle bellezze del nostro territorio, anche perché conveniente per chi arrivava da certe nazioni estere, la Germania era divisa e la Russia faceva paura e poi ....forse qualcuno rubava un po meno. Tutto questo ora non c'è più e noi non solo abbiamo cercato di vivere di rendita, ma ci siamo mangiati tutto il mangiabile.
Ps la storia dell' abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità è propria dell'autorazzismo. Il debito pubblico è essenziale per?lo sviluppo dei paesi, chi più chi meno ce l'hanno tutti.
Fatti e misfatti Non ho detto che si sia vissuto al di sopra delle possibilità, ho detto che in quegli anni c'erano possibilità che ora non ci sono più e che noi non siamo stati capaci né di prevedere ciò be di adeguarci. Vuoi sapere quante aziende italiane che per lavoro seguo, hanno torto collo trasferito la produzione all'estero perché qui erano in deficit? Auto razzismo o no il problema sta nella competitività e noi quella, grazie alle tasse messe per risanare il debito pubblico e stare dietro al carrozzone Europa ed alle sue imposizioni, ce la siamo giocata da tempo.
Chi è venuto prima di me, si è fatto un gran mazzo, per poi ritrovarsi imposte su tasse ed altro per pagare gli sperperi. La classe politica di ieri e di oggi ha sempre la stessa estrazione, io li chiamo "figli della politica", gente che non ha mai fatto nulla e che stracampa con i soldi di chi produce, finchè ci saranno i politici a vita, accadrà questo. Mettiamocelo in testa una volta per tutte, lo stato è come un drogato in crisi d'astinenza, se non inizia al più presto una cura disintossicante cercherà sempre più droga, noi contribuenti siamo i pusher aggratis.
Il buon padre di famiglia, prima di fare debiti, razionalizza le spese e tutto il resto è noia. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> - - - - - aggiornamento post - - - - - Monster come quello italiano non ce l'ha nessuno...
Che il problema sia di competitività è vero. Ma il debito pubblico non c'entra (semmai quello privato) ...la pressione fiscale è storicamente stata simile tra i grandi dell'ue. Francia sempre un po' più alta, poi l'italia e vicina la germania. La forbice tra queste ultime si è ampliata negli ultimi anni ....dopo la crisi. Semmai il problema del debito pubblico può essere rilevante nel contesto ue dove per via della costruzione dell'euro non si può fare spesa pubblica.lo dice schauble: l'euro è l'austeritá. E attenzione non parlo dei ridicoli vincoli di bilancio o del fiscal compact. Ps il giappone ha un debito più elevato del nostro (pur aumentato del 15% dall'austerita montiana). Ripeto che lo stato non è né un azienda né una famiglia
Fatti e misfatti Beh quelli di oggi Son molto peggio e non certo perché rubano di più, ma perché rinunciano all'esercizio della sovranità nazionale e fanno soffrire i loro cittadini perché non hanno le capacità per resistere alle pressioni degli altri stati che di fatto perseguono il loro interesse nazionale Alcuni saranno anche venduti altri incompetenti, altri solo pavidi ma il problema secondo me è cosa fanno...non come sono
Che gli altri stati perseguano il loro interesse a me sembra naturale e scontato, in quanto l'UE non esiste, è soltanto una moneta, solo noi non ce ne siamo accorti. Il problema è cosa fanno? vero, ovviamente, ma cosa vuoi che faccia uno che per campare ha bisogno della politica? si adeguerà ai giochi politici. Se invece, come auspico, uscirà una norma per cui, indipendentemente dall'incarico e dalle capacità, non si potranno avere incarichi politici per più di due mandati, probabilmente le cose miglioreranno. Gli sportelli bancari questa cosa l'hanno capita già da qualche tempo.
appunto, chi più chi meno. ma è un fattore che non puoi non considerare, in un'economia di Stato anche solo per il fatto che devi pagare x milioni di euro di interessi che da qualche parte devi trovare.
Fatti e misfatti Devi pagare x milioni di euro di interessi a chi? E tutto lì il problema. Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk
Non mi interessa aver ragione, ma semplicemente far capire cosa intendevo... e, purtroppo, la materia la conosco anche io (obtorto collo). L'IVA, o meglio, le modalità di gestione dell'IVA sono state solo un esempio ma lo stesso ragionamento si può fare sull'IRAP, sulla disincentivazione degli investimenti, sulla pressione fiscale diretta+indiretta che ha raggiunto soglie assurde, su uno squilibrio sostanziale di posizioni e potere fra contribuente e P.A. Se vuoi parlare di problemi reali non puoi prescindere dalle carenze e dalle distorsioni strutturali del nostro paese, una delle quali è il diritto tributario: troppo caotico, troppo complicato per qualunque persona, troppo incomprensibile ad unico vantaggio dell'AdE che da anni ci marcia interpretando le norme a proprio comodo solo per aumentare il gettito. Se sto seriamente pensando di oltrepassare il confine elvetico (specifico: avendo già da tempo tutti i requisiti di legge per stabilirmi lì anche fiscalmente) è anche per questo motivo. Veramente ti sbagli... ci sono stati, come gli USA, che hanno un debito pubblico di gran lunga superiore a quello italiano, sia totale (ovviamente), sia pro capite. Aggiungo anche un'altra cosa: il debito pubblico non si calcola in tutti gli stati allo stesso modo. L'Italia, ad esempio, include nel proprio debito pubblico praticamente tutti i debiti della P.A. e simili mentre altri paesi prendono in considerazione solo parte di questi debiti. E' un po' come la storia delle banche: l'Italia non ha potuto intervenire perché l'UE ha deciso gli stati ci hanno già rimesso troppi soldi per il salvataggio delle banche... peccato che l'Italia abbia guadagnato un paio di MILIARDI salvando le sue banche, mentre la Germania ne ha persi oltre 2/300. E, sempre per fare un paragone Italia-UE, nel calcolo del nostro PIL non rientrano alcune attività in quanto illegali che, però, ci rientrano appieno in altri stati (prostituzione, produzione e vendita di cannabis, etc.). Se c'entrasse il debito privato, l'Italia dovrebbe essere ultracompetitiva visto che siamo uno dei paesi con il minor debito privato... magari le aziende un po' meno (ma hanno le loro ragioni), ma le famiglie in generale sono fra le meno indebitate (o almeno lo erano).
Fatti e misfatti C'entra solo quello Lo dice la bce ( http://vocidallestero.it/2015/01/19/la-bce-scopre-che-il-problema-e-la-finanza-privata-non-quella-pubblica/ il problema è. Solo il disavanzo della bilancia commerciAle che il buon Monti aveva a colpi dall'austeritá riportato in pareggio). È la stessa Bce a dire che il problema sono gli squilibri creati dall' euro. E senza uscirne non si risolve. Infine la pressione fiscale è sempre stata Simile in france Italia e germania. Basta guardare i dati del Fmi in percentuale sul pil. Solo recentemente i paesi si sono allontanati a causa della?crisi. Sulla competitività non pesa solo quella ma anzi tanti altri fattori che senza una moneta propria non si possono riassorbire (ed è chiaro che la decadenZa italiana. cominciata con lo sme negli anni 80 ed è proseguito con il suo erede euro-basta guardare i saldi della bilancia commerciale nel tempo-sempre in rosso dentro Sme ed euro in poaitivo tra il 92 e il 97....
Scusa ma non è ovvio per nulla. La PA è o almeno dovrebbe essere al servizio del cittadino in quanto è un'emanazione di quello stesso Stato di cui il cittadino fa parte. Anzi, proprio perché la PA ha capacità e risorse che un comune contribuente non ha, la stessa dovrebbe sempre partire dal presupposto che il suo compito primario è non ledere i cittadini e, se ciò dovesse accadere, risarcire gli stessi per i danni subiti, cosa che in Italia è pura utopia. Scusa ma quello che hai postato è solo una parte di un discorso molto più ampio che cmq lascia il tempo che trova. Non ha alcun senso parlare di percentuali di aumento del debito privato se (a) non si dà un riferimento di partenza (ad esempio, l'indebitamento pro capite) (b) non si analizza il tipo di indebitamento (perché c'è una bella differenza fra il mutuo per acquistare casa e le carte revolving) © non si prende nemmeno in considerazione il risparmio che controbilancia l'indebitamento. Inoltre, quell'articolo è un traduzione solo parziale di un intervento ben più ampio che prende poi in considerazione gli effetti di una crisi che molte banche europee - nessuna delle quali italiana - si è andata a cercare: http://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2013/html/sp130523_1.en.html#/ Simile? Sicuro? http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/01/21/visualizza_new.html_47895552.html http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-18/pressione-fiscale-italia-quarta-064019.shtml?uuid=ABqepjk http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-25/pressione-fiscale-italia-record-105631.shtml?uuid=AbhCPJHI http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/pressione-fiscale-italia-quarta-nell-eurozona_2119015-201502a.shtml http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/05/22/disparita-di-reddito-e-pressione-fiscale-il-paradosso-italiano/ Non so cosa tu intenda, ma l'effective tax rate in Italia è il più alto di tutta l'Europa... così tanto più alto che nel 2013 abbiamo fatto segnare un +50% rispetto alla Germania. In ogni caso è illuminante questa frase:
Ah beh! E quale sarebbe il paese per i GIOVANI? E' incredibile come tu riesca a sputare sentenze ovunque...
Australia ad esempio. Anche tu pensi che solo tu hai la verità in tasca per caso ? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
scusa ma in quale stato hai vissuto finora? di fronte allo stato che persegue l'interesse generale le posizioni del cittadino è sempre quella di un semplice interesse legittimo. la lesione del quale - nel nostro ordinamento- fino al 1999 non dava adito a neppure al risarcimento del danno (storica la sentenza 500/99 della cassazione...e ti posso assicurare che se in italia è utopia figuriamoci all'estero). analoghi principi vigono in tutta europa, in quanto l'origine del diritto -amministrativo come degli altri- è sempre la medesima. questo per il diritto amministrativo. il diritto tributario è una branca del diritto amministrativo e il procedimento tributario è volto all'accertamento del quantum di imposte dovuto sulla base delle leggi dello stato ovviamente. la tutela del cittadino -in secondo piano- deriva dal rispetto di queste leggi. IN EUROPA in tutti i casi il cittadino deve soggiacere all'autorità statale e se vuole tutela deve rivolgersi prima all'amministrazione epoi al giudice eventualmente chiedendo la sospensione in via cautelare dell'atto. l'atto è comunque sempre esecutivo. anzi in italia, in presenza di ricorso è esecutivo per un terzo e nel caso di procedimento amministrativo pre contenzioso, l'atto è sempre sospeso. (in francia poi nemmeno "ti accertano" ti mandano direttamente quanto devi pagare e lì è molto più difficile far valere le proprie ragioni visto che sei tu che devi dimostrare che l'amministrazione ha sbagliato e non, come qui, sia pure con presunzioni in alcuni l'amministrazione ha spiegare i motivi di fatto e di diritto dell'accertamento. In germania e spagna poi se non paghi e non ottieni la sospensione cautelare partono direttamente con sequestri dei conto correnti. per non parlare del penale dove in italia conta solo la posizione del contribuente/evasore in italia anzi vi sono posizioni giurisprudenziali e dottrinarie a difesa del cittadino più garantiste (basti pensare a quel guazzabuglio dello statuto del contribuente). la dottrina del resto - fatta da avvocati e professori avvocati che hanno interesse a salvaguardare i diritti del cittadino a vantaggio delle proprie tasche- grazie alle riviste e ai quotidiani specializzati che ovviamente vogliono vendere e pubblicano qualsiasi stupidaggine per criticare l'amministrazione finanziaria (tipo le recenti, famose e ridicole sentenze del tribunale di napoli sul redditometro o di qualche commissione tributaria provinciale composta da "giudici" di dubbia imparzialità).... intendiamoci, non sto difendendo nè l'operato dei nostri governi (che fissa le norme), nè quello dell'amministrazione (che opera in concreto), nè i principi codificati da tempo e che sono alla base del nostro diritto...ma di fatto i principi sono questi . poi che sui media passino le arci critiche (spesso "di parte) ne sono bene a conoscenza. poche di queste sono fondate. guarda è chiaro quello che dice constancio: il problema della crisi dell'area euro non è il debito pubblico ma il debito privato. che lascia il tempo che trova lo dici tu ma se non vi fidate della bce...loro lo dicono -sotto sotto- perchè così quando il problema viene fuori possono dire "noi l'avevamo detto". in ogni caso insieme a loro lo dicono tutti gli economisti (a certo giannino no sicuro) e ormai anche quelli che l'hanno negato a lungo sulle pagine dei giornali (tipo giavazzi che sulla repubblica dice una cosa e nel mondo accademico un'altra, pena l'irrilevanza tra i colleghi. perchè si...l'idea che il debito pubblico possa essere un problema è ridicola. almeno finchè uno stato è uno stato sovrano!! a) conta il flusso non lo stock (e al max il reddito del debitore) b) non c'entra proprio niente il tipo d'indebitamento -guarda il ciclo di frenkel- nelle unioni monetarie asimettriche si innescano flussi di capitali* dai paesi ricchi che finanziano i paesi poveri che gonfiano bolle sull'erroneo presupposto che prestare nel paese debole è rischioso come prestare nel paese piccolo e ciò perdura fino a quando non interviene uno schock esterno (nel caso specifico la crisi dei mutui subprime del 2007) che determina un sudden stop ai prestiti. il creditore vuole rientrare dei propri prestiti, ferma gli ulteriori e chiede l'immediato rientro. si pone il problema del come il debitore può farvi fronte --nasce il problema degli spread... i prestatori prezzano l'ipotesi che lo stato debitore, per fare fronte ai debiti dei propri cittadini - imprese, rompa l'unione monetaria e rimetta in condizioni i propri cittadini di produrre reddito. mi rendo conto che il discorso è lungo e complesso ma ci si può confrontare per chiarire i punti oscuri. c) sticazzi. il risparmio si prende in considerazione a danni fatti al fine di soddisfare i creditori. a cosa ti pare che serva l'IMU se non ad aggredire la ricchezza (0il risparmo) dei cittadini? e a cosa espropriare i poveri cittadini pure accusati di incompetenza per avere acquistato le obbligazioni subordinate (che non era soggette a rischio prima del decreto retroattivo sul bail in). le banche italiane sono quelle debitrici, così come lo erano quelle greche. poi ti cerco i dati comuqnue basta guardare il sito del fmi (indebitamento rispetto al pil). le altre cose son farlocche ma già nei dati ocse che hai citato vedi che la differenza e di pochi punti percentuali quando si parla di indici reali e non sintetici. comunque il problema è che stai confondendo la causa con l'effetto (aumento delle tasse è la conseguenza dell'aumento del debuto pubblico a sua volta conseguenza della crisi). lo dice pure costancio "Da questa prospettiva, il rapido incremento dei livelli di debito pubblico deriva dal collasso delle entrate fiscali e dalle spese sociali, che sono aumentate durante la recessione quando sono stati attivati gli stabilizzatori automatici (es: cassa integrazione, ndt). Pericolose ripercussioni dal sistema bancario al debito sovrano, che sono emerse dopo l’inizio della crisi finanziaria, hanno ulteriormente indebolito i conti fiscali." scusate il carattere...non riesco a modificarlo infine volevo solo dire che mi spiace che la discussione sia finita in uno specie di scontro tra tesi opposte. a me premeva mettere in luce alcuni aspetti che sicuramente aiutano a capire quali siano i tristi momenti chestiamo vivendo e smentire alcune parziali (nel senso di parte) visioni (autorazziste se vogliamo) che non hanno nulla a che vedere su come vanno effettivamente le cose. non voglio comunque convincere nessuno e sicuramente non voglio entrare in contrapposizione diretta, che non serve a niente