Fatti e misfatti

Intanto poteva essere veneto, milanese o di Bolzano invece...

https://radiogold.it/cronaca/215879-insulti-spinte-poi-si-denuda-davanti-agli-agenti-denunciato/

 

Ma non avrebbe fatto notizia allo stesso modo, tu avresti detto "almeno un italiano ogni tanto" e saresti passato oltre.

Fra i diversi fenomeni cognitivi gli psicologi annoverano anche il bias della conferma ovvero la tendenza delle persone a cercare conferma delle loro esperienze acquisite ed a credere a quelle conferme più che alle prove contrarie.

Per farti un esempio terra terra, prendi 10 persone diverse per sesso, età, cultura, etc., e ponigli questa domanda:
"Secondo te/voi, prendendo come campione tutti gli incidenti che accadono in Italia in un anno, qual è la percentuale degli incidenti in cui sono coinvolti guidatori che hanno assunto droga e/o alcool?".
La domanda - prova a rileggerla - è posta in modo assolutamente chiaro e comprensibile. Non chiede quale percentuale degli incidenti è causata da guidatori "bevuti o fatti" ma solo in quanti sono stati coinvolti. La risposta che otterrai ti assicuro che mediamente si attesta al 50% (la maggior parte delle risposte si concentra fra il 30% ed il 60%).

Secondo l'ultimo report elaborato dall'ISTAT (a cui i dati vengono forniti da CC e PS che nel 2018 hanno rilevato oltre 58.000 incidenti con feriti, circa 1/3 del totale), la percentuale di incidenti in cui sono stati coinvolti guidatori che avevano assunto alcool o droga è dell'8,7%. Anche dando per scontato che tutti gli incidenti non sarebbero avvenuti se i guidatori fossero stati sobri (il che è francamente un'esagerazione), resta il fatto che solo una persona su 20/25 si avvicina al dato reale ipotizzando un 10%.

Questo si spiega proprio con il bias della conferma: dal momento che sentiamo parlare di incidenti solo quando causati da guidatori che hanno bevuto o assunto droghe, siamo portati a pensare che sia sempre così, che questa sia la normalità. Pertanto, ogni volta che i media parlano dell'ennesimo incidente causato da un guidatore che ha bevuto, noi ci autoconvinciamo che abbiamo proprio ragione a pensare che la maggior parte siano dovuti a quella causa... anche se ciò non è la verità. In altre parole, cadiamo in un circolo vizioso che ci porta a confermare le nostre errate convinzioni.

Che piaccia o no, la statistica ci dice che gli immigrati regolari delinquono tanto quanto gli italiani (anche se su questo ho dei dubbi perché ci dovrebbero essere milioni di italiani pregiudicati per una pletora di reati minori che nessuno persegue). Quanto agli irregolari, la storia è diversa. Il tasso di delinquenza è molto più alto e, tipicamente, si rendono colpevoli di reati di poco conto come quello dell'articolo. Tuttavia bisognerebbe farsi una domanda: se un irregolare non può lavorare e mantenersi, se non può andare altrove perché non ha documenti, se non ha mezzi di sostentamento che non siano i proventi da piccoli reati (spaccio, furto, etc.), siamo sicuri di non avere almeno una piccola responsabilità nella genesi del problema? Ma, soprattutto, siamo proprio sicuri che siano loro che minano la sicurezza della società o, invece, ce ne stiamo solo autoconvincendo?

 

Pur condividendo la disamina sul Bias e la percezione indotta dai media che ne deriva, non mi sento di condividere, quantomeno in parte, il resto. mi spiego meglio.
Se già abbiamo i delinquenti nostrani perché mai dobbiamo “caricarci” anche di quelli non nostri?
Nessuno li obbliga a venire qui in cerca di “fortuna” specie quando ormai è (o dovrebbe essere) ben chiaro che qui di “fortuna” ne è rimasta ben poca.
E se anche vieni come irregolare nessuno ti da il diritto di delinquere per sopravvivere.
Sarebbe troppo facile appellarsi a ciò come scriminante (anche solo morale) in caso di reati.
Ben venga chi ha voglia di lavorare.
Proprio oggi sono stato in una azienda. Ebbene tale azienda (una delle più grosse in campo edile di torino) fa capo ad un egiziano che anni orsono arrivó qui su un gommone (parole sue)
Si è rimboccato le maniche e in modo onesto ha creato una azienda che nel suo campo è un piccolo gioiello. Da lavoro a circa 90 dipendenti per la maggior parte egiziani come lui. chapeau.

 

Hai fatto un ragionamento assolutamente corretto e condivisibile, ma con alcuni grandi MA.
Io ad esempio e' una vita che dico quello che scrivi riguardo agli incidenti causati da automobilisti ubriachi e a tal proposito aggiungo anche che l'inasprimento delle pene per guida in stato di ebrezza non serve a nulla, in quanto, sopratutto negli incidenti gravi causati da ubriachi il tasso alcolemico e' alle stelle e a volte i guidatori anche senza patente, ovvero tali incidenti sono spesso causati da persone che delle regole se ne infischiano altamente.
A queste persone che il limite sia 2 1 0,5 o frega nulla, restrizioni dei limiti ed inasprimenti di pena scassano solo inutilmente gli zebedei a chi le leggi le rispetta che rischia multe altissime, ritiro della patente, analisi varie al sert per un limoncino dopo la pizza quando per strada ci sono alcolizzati senza patente che delle regole se ne sbattono.
Riguardo agli immigrati irregolari hai di nuovo ragione su alcune cose ma secondo me ne dimentichi alcune.
Gli immigrati irregolari, proprio per la loro situazione di irregolarità sono certamente più portati a delinquere non avendo spesso altro sistema di sostentamento.
Ma proprio qui sta il punto, i piccoli reati di cui si macchiano sono però proprio quelli che più minano la serenità della popolazione.
Questi reati minori, come ad esempio i furti in abitazione, gli scippi, lo spaccio di quartiere sono i reati che più spaventano e che più tormentano la gente normale.
I trafficanti internazionali di droga, i mafiosi , le guerre fra clan ecc al cittadino comune toccano molto meno del rom che gli devasta la casa cercando oro e soldi o dello spacciatore sotto casa.
E qui viene il punto, l'immigrato irregolare non dovrebbe esistere, perche' una volta rilevato il suo stato di irregolare dovrebbe essere o rispedito a casa o incarcerato, perche' l'essere sul territorio nazionale senza averne titolo per me e' già un reato, e anche grave, in quanto dimostra già dall'ingresso il disprezzo delle leggi e delle regole del paese in cui ti introduci e permani illegalmente al di la delle motivazioni che ti spingono a farlo.
Se un barbone si intrufola dentro un abitazione per ripararsi dal freddo della notte non commette violazione di domicilio? Se un affamato ruba al supermercato per sfamarsi no commette furto?
Non riesco quindi a capire perche' se un extracomunitario entra in europa senza permesso debba poi essere autorizzato a delinquere perche' senza alternativa e non mi riferisco nemmeno tanto ai sedicenti profughi che arrivano coi vari barconi perche' nonostante tutto quelli almeno fino al respingimento della richiesta di asilo hanno un momentaneo permesso per rimanere. (imho cosi come viene gestito sbagliatissimo anche quello ma e' un altro discorso)

 

irregolare? via
criminale? in galera
ci mancherebbe altro.

poi, però, nessuno si azzardi a dire qualcosa contro il regolare che lavora e paga le tasse.
ma è davvero così?

 

Ma guarda io arrivo pure a dire che da irregolare puoi anche venire se hai la volontà di comportarti onestamente e cercare di guadagnarti da vivere in modo lecito rispettando le regole così poi da metterti in regola.

 

ma non puoi farlo, a legislazione attuale, perchè se il datore di lavoro ti assume irregolarmente, senza permesso di soggiorno, fa reato.
la normativa sull'immigrazione fa schifo, è costruita per contribuire a creare il problema quindi ad oggi o vieni col visto turistico e in pochi giorni trovi lavoro oppure sei sempre irregolare.

 

E di brave persone ce ne sono tante, poi tra questi immigrati molti lavorano in nero o diventano delinquenti “per necessità “, e fanno danno a tutti noi perché poi li dobbiamo pure mantenere in galera

 

no, gli irregolari rimangono a casa loro.

basterebbe adottare la legislazione australiana in merito ai clandestini ("buonisticamente" chiamati migranti), i quali vengono prontamente arrestati ed inviati nelle isole di manu, a rilassarsi... senza iphone, adidas, woolrich ecc...

qui purtroppo vige la pelosa egida dell'accoglienza, più e più volte manifestamente propagandata dalle sinistre in cerca di un pugno di voti.

quanto a i regolari con voglia di lavorare, ben vengano. alcuni ne abbiamo anche noi; occupano case con regolare contratto di locazione, pagano le tasse, fanno famiglia e si ADEGUANO allo status della terra promessa...

 

Io noto una cosa, la mia compagna e' straniera, Ucraina.
Oggi ha la cittadinanza italiana e prossimamente potrebbe anche essere candidata alle comunali con la lega, perche' da straniera che ha passato duemila difficoltà burocratiche, dal riconoscimento del titolo di studio ai vari rinnovi del permesso di soggiorno, contratto di soggiorno col datore di lavoro, mazzi e cazzi vari per essere sempre tutta in regola, ne ha le scatole piene di chi arriva e fa quel che vuole.

 

dovrebbe, però, trovare un modo di modificare la norma, se viene eletta, perchè probabilmente anche lei è stata irregolare per qualche tempo. è inevitabile.

 

e come darle torto??!!

 

Non proprio, irregolare non lo è mai stata, è entrata con un visto extrasoglia in quanto infermiera e forse proprio per quel extrasoglia ogni volta per i rinnovi era un odissea di documenti da produrre così come è stata un odissea produrre tutta la documentazione per il riconoscimento della laurea... Ma li essendo una professione sanitaria che ci sia qualche controllo in più ci sta anche.
A parte questo se viene eletta consigliera comunale al massimo può provare a cambiare gli orari della raccolta immondizia

 

oddio, già non sarebbe male

 

anch'io con determinati ragazzi venditori ambulanti in sardegna ci conosciamo da moltissimi anni, abbiamo un bellissimo rapporto, ma a Sidi non lascerei mai libero accesso incondizionato al mio borsello sotto l'ombrellone, è talmente innamorato da anni della mia biemme che di sicuro non troverei più le chiavi.....

 

Scusami in anticipo, ma questa mi sembra una barzelletta.
Non che non ci creda, non mi fraintendere, è che sembra proprio una barzelletta.