Comunque, il limite degli idrocarburi nel DL 99/92 (che regolamenta nello specifico tale attività e al quale il 152/2006 fa riferimento rimandando allo stesso) non esiste tra i paramentri da ricercare. Ulteriore questione, per rispondere alla corretta pratica agricola, le quantità annuali applicabili massime previste sono pari a 15 t/s.s./ettaro. In virtù di una sostanza secca (s.s.) pari mediamente al 45% sul tal quale, le quantità distribuibili su un ettaro di terreno è di circa 33 tonnellate di tal quale, equivalenti a circa 3,3 chilogrammi/metro quadrato. Nel Veneto, Provincia di Treviso, la quantità massima applicabile annua è di 7 t/s.s./ettaro su coltivazioni a mais, pari a circa 1,5 chilogrammi di fango per metro quadrato. Per i fanghi da attività agroalimentari, i quantitativi sono triplicati. Fin qui la norma, adeguata peraltro in allora all'Europa. Poi ci sono i comportamenti elusori e fraudolenti. Degli agricoltori in primis, ai quali poco importa di ciò che arriva ma quanto viene loro riconosciuto in funzione di ogni ettaro che mette a disposizione, che gli viene infine reso "pronto arato". Onere che negli anni è aumentato a dismisura per (a mio avviso) avidità. L'aumento di questo costo porta le aziende a cercare scappatoie per poter rispettare contratti di appalto presi a maggior ribasso e di durata spesso biennale, quindi ecco che alcuni fanghi prensentano sostanza secca ridicola, più che dimezzata rispetto a quella reale (ne ho "viste" al 12%); ecco che alcuni parametri riferiti sia al terreno che ai fanghi subiscono alcune alterazioni, riportando così più avvicinabile il Break Even Point commerciale. Se non accade il peggio, cioè fanghi provenienti dal trattamento di rifiuti industriali (quindi con parametri di metalli assolutamente oltre limite) che diventano "improvvisamente" ottimi per l'agricoltura. Ma, almeno qui da noi, attualmente i fanghi non vanno più riutilizzati in agricoltura, se non qualche agroalimentare, ma sono smaltiti in centri di compostaggio (unitamente alla frazione umida della differenziata per la creazione del compost) o all'estero (Ungheria).
Scusa, ma non ci ho capito na mazza... Quindi? Il comma di cui sopra è inutile perché non cambia lo stato di fatto delle cose? E' utile nel senso che permette di fare delle cose utili all'agricoltura e non nocive per la salute oppure, come sembrerebbe dall'articolo, è potenzialmente dannoso per la salute? Scusa, ma non sono pratico del settore...
Alzare i limiti degli idrocarburi: da un punto di vista tecnico non esiste, non c'erano limiti nel DL 99/92 che regolamenta nello specifico la pratica di spandimento su suolo agricolo dei fanghi. Il limite a cui si fa riferimento deriva da una sentenza della Cassazione che indica per i fanghi lo stesso limite previsto per gli idrocarburi sui terreni di bonifica, pratica regolamentata (bonifica) dalla 152/2006. La questione è piuttosto complicata, non del tutto risolta. Ma al solito è l'abuso italico a creare i danni, non la legge.
Nel frattempo, a Torino il consiglio a 5S dichiara la città "NO TAV", e ferma i lavori in attesa dell'analisi costi benefici... Sono pressoche certo che l'analisi verrà rimandata, guardacaso, sino a dopo le elezioni europee, e che dopo, inevitabilmente come la TAP, la TAV si farà... Ma i 5S non possono rischiare di perdere ulteriori consensi no tav, dopo essere stati ufficialmente ripudiati dai no tap... Viva l'Italia, viva il governo del popolo, via l'onestà, viva la sincerità....
Ok, ma aldilà di questo (renderanno conto ai propri elettori) non sei contento perché non possono sospenderla/bloccarla, vista l’imperativa necessità di infrastrutture in Italia? O saresti più contento se la bloccassero? Non capisco...
La ragione mi dice che la TAV va fatta, chiunque sostenga che una linea ferroviaria ad alta velocità è inutile, è una persona che non ha mai visto a cosa servono delle ferrovie efficienti e veloci... L'amore incondizionato che ho da poco offerto a questo governo gialloverde (mi sono ravveduto sulla via di damasco, ed essendo io "egoista", sul fatto che questi mi faranno pagare meno tasse e mi manderanno in pensione prima, alla faccia dei giovani che dovranno pagare quello che io non verserò..), mi fa dire: che se grillo decide che la TAV è inutile: allora lo è; se decide che è utile: allora lo è; se decide che al posto della ferrovia bisogna metterci un ottovolante, allora ottovolante sarà, comunque deciderà lui, e come scrisse sul sacro blog: fidiamoci..! Se non puoi combatterli, adeguati...
Asciugati la bocca kompagno o rischi di sbavare sula tastiera del tuo aifon... É dura passare dal 40,8% a non pervenuti ma capita: fatevene una ragione oppure se continuate con la solita arroganza finirete come i socialistiLADRI allo 0,2%, dieci volte meno la miscela del CIAONE !
Sull’utilità delle linee ad alta velocità sono con te al 100%. Quello che mi “spaventa” sono gli intrallazzi che si nascondo dietro appalti di questo genere. In tal senso, diversi anni fa fui convocato da una concessionaria di un tratto di rete autostradale (nord Italia) che stava svolgendo i lavori per un collegamento di una nuova tratta, indicato oltretutto da un docente universitario che talvolta operava da consulente ma che io manco conoscevo. Mi offrirono il ruolo di coordinatore tra imprese costruttrici, stazione appaltante e organi di controllo (prevalentemente l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale), in sostituzione del precedente incaricato che sarebbe andato in pensione. Sapendo, o meglio intuendo tutto lo “sporco” che gira intorno al settore, compresi i riutilizzi di materiali quanto meno strani, le liceità che spesso prendono le aziende in regime di trattamento delle acque di risulta in cantiere e non ultimo gli enormi ribassi offerti per aggiundicarsi i singoli lotti, non ho atteso più di qualche minuto per ringraziare e declinare fermamente l’offerta. Quello che temo possa accadere con la TAV (e con ogni altra opera in Italia) è proprio questo, il rischio che qualcosa di losco accada sempre.
Ma capisci che se ragioniamo così diventiamo il Burundi in 10 anni. Di infrastrutture campano gli stati sviluppati e chi meglio di te può capirlo? Non ho ben capito però cosa può il comune di Torino..
Concordo che in Italia gli affari loschi siano ormai quasi la normalità, ma questo non può giustificare il completo abbandono di opere pubbliche utili. Se ciò accadesse tempo qualche decennio non avremmo più strade sulle quali circolare, ponti su cui transitare, tunnel da attraversare etc etc. la soluzione non può essere l’immobilismo per paura ma deve passare da sistemi di controllo efficaci che possano garantire trasparenza celerità e assenza di inciuci.
E questo cosa significa? L’autostrada l’han fatta lo stesso, mica si son fermati. Come l’alta velocità con i rifiuti sotto la massicciata, come la terza corsia della A4 con materiale inerte frammisto a rifiuti speciali negli anni novanta. O come il valico appenninico e altri ancora. Io ritengo che le opere siano si assolutamente necessarie, ma fatte e aggiudicate con un criterio diverso dal massimo ribasso che favorisce, implica, o rende necessaria qualche scappatoia poco ortodossa per portarla a termine. Sono un coglione? Forse si, ma le conseguenze chi le pagherà se non i nostri figli?
Credo che il comune di Torino, possa contrastare la TAV tanto quanto quello di Melendugno possa contrastare la TAP.. Ma quello che conta, è che dopo la figura da cioccolatai fatta in Puglia con la TAP, dichiarandosi "no tav" il nostro amato governo del popolo, cerca di pararsi il posteriore da un'ulteriore perdita di consensi... Come al solito, il governo del popolo guarda molto di più ai proclami che a quello che si può realmente fare, ma grillo dice che va bene cosi, e che dobbiamo fidarci di questi ragazzi meravigliosi, chi siamo noi per contrastare cotanta saggezza? Ma sopratutto: che ci importa a noi? Ci mandano in pensione prima e ci faranno pagare meno tasse, tutto alle spalle delle generazioni a venire, e in cambio vogliono solo i voti!!! È un affarone..
Favorisco un interessante post di Elena Fattori, deputata 5S e Vice presidente commissione Agricoltura Senato. https://www.huffingtonpost.it/elena-fattori/m5s-e-la-metafora-della-rana-bollita_a_23574575/ Grazie al cielo non tutti hanno barattato la loro dignità, anche se prevedo che a breve, lei come il De Falco, saranno prontamente licenziati dalla casaleggio srl
In effetti un po’ fa riflettere... D'altra parte ritengo fossero decisamente poco realistici in campagna elettorale.
Sentendo Di Maio pare siano passati dal "faremo così" al "andremo a verificare". Ma Di Maio dimentica che nella società dell'informazione le parole restano e sono macigni. E, soprattutto, tanti se ne ricorderanno..