Il tuo volume di affari é talmente alto che devi star attento che i RUBENTINI non ti vengano in casa...
si rimette il mandato ai clienti che ti pagano le fatture ABM (a babbo morto), si prendono pochi incarichi ma remunerativi e si va di più in vacanza... che ci vuole. A conti fatti oggi tra iva, irpef, addizionali e cazzi sono oltre il 55%. Ora supponendo ( per comodità di calcolo) un fatturato di 100, mi resta in tasca 45.000. Se fatturassi 64 pagando il 15% me ne resterebbero in tasca 55.250. 250 euro li do in beneficenza e i 10.000 me li sputtano in giro per l’Italia.
Si vero l’iva Ora la paga il cliente e io la verso quindi non c’entra nulla. Pardon Con la flat tax sarei esonerato Comunque il guadagno c’è sempre e non è poco. Solo a considerare l’Irpef oggi per via delle alliquote progressive chi guadagna 75000 euro si attesta ad un 34% circa. (25.420,00 euro) giusto? Ne guadagni 10 in meno, rientri nella flat tax e ne paghi 9750. Giusto? Ditemi dove devo firmare che ho la penna pronta.
Il cliente si deve pagare la parcella, le spese, la cassa e l’Iva. E ti incazzi tu? Su 100 di parcella, io cliente pago anche oltre 40mila euro!!!! Senza poterli detrarre, oltretutto!
Caro Claudio, posso capire la perplessità di chi non conosce questo triste lavoro. Lascia che ti spieghi. In quel 15% rientrano tutte e dico tutte le voci di costo che un avvocato sostiene per patrocinare in cliente e che sarebbe difficile reconditare ( ma si può dire reconditare? ) analiticamente. Quali sono queste voci? Ad esempio alla benzina necessaria per raggiungere il tribunale ogni volta che c’è un’udienza o per le riunioni fuori studio con il proprio assistito o con la controparte; alle svariate fotocopie, spesso del valore di pochi spiccioli che, proprio per questo, disincentivano alla conservazione dei giustificativi di spesa; all’acquisto di un libro onde studiare e approfondire la questione giuridica e a tutte le spese di cancelleria (carta, cartelline e folder, cartuccia della stampante, evidenziatori). tra le “spese” che un avvocato sostiene per improntare una difesa al proprio cliente c’è anche il fattore “tempo”: quello speso in tribunale, in attesa dell’udienza, quello dietro le cancellerie, a fare la fila presso un’amministrazione per procurarsi certificati o richiedere chiarimenti.
Eh lo so Ale, ma se mi applichi una parcella a percentuale sul risultato ottenuto, ritengo doveroso comprendere in quella percentuale tutte le spese, se poi vai a transigere e non a processo, a maggior ragione
Io mica mi incazzo Guarda se vieni da me e mi dai un incarico da parcellare 100 mila euro non ti metto le spese del 15% e ti faccio pure lo sconticino La cassa è una rivalsa il resto lo metto di tasca mia, e per quel che ti danno/ daranno, sono soldi buttati via.
Li sta all’onestà e alla correttezza del professionista. Io il rimborso forfettario in casi di Patti quota lite stragiudiziale non lo applico.
A grandi linee, corretto. È un lavoro di merda, lo so bene. E si riesce a far soldi solo se si è stronzi. Non fa per me.