18 ottobre 2005 Bburago al capolinea Il Tribunale di Monza ieri ha dichiarato il fallimento delle società che compongono il gruppo Bburago, lo storico produttore di macchinine in scala. Il destino dell'azienda era legato alla presentazione di un'offerta di acquisto entro il 15 ottobre per un importo minimo di 21,5 milioni di euro. L' offerta non è arrivata e ora le sorti dell'azienda sono legate al curatore fallimentare che dovrà decidere se metterla all'asta o se cederne solo alcuni rami. Un mese fa le prospettive sembravano più rosee. Techtoys s.r.l., che porta avanti l'attività con un contratto di comodato valido fino al 21 novembre,pareva interessata all'acquisto. «In realtà il 15 ottobre non è arrivata nessuna offerta - spiega il liquidatore sociale Alberto Benzoni - e il passo successivo è stata la dichiarazione di fallimento. Nemmeno la Techtoys si è fatta avanti, e senza acquirenti non era possibile portare avanti il piano concordatario alternativo al fallimento». L'offerta del possibile compratore doveva superare i 21 milioni e mezzo di euro, cifra che avrebbe permesso di dare corso al comodato. Invece nessuno si è fatto avanti per «salvare» il marchio delle macchinine, anche se, aggiunge Benzoni, «c'è stata un'offerta informale da parte di una società francese, la Norev, che ammontava a circa 16 milioni di euro». Non abbastanza per il Tribunale di Monza, che ha subito dichiarato il fallimento della società. La motivazione del Tribunale è stata: «il piano del gruppo che prevede la ristrutturazione dei debiti e il soddisfacimento dei creditori risulta non fattibile» e che «sussiste lo stato di insolvenza che rende impossibile il pagamento dei debiti scaduti». A Monza hanno poi nominato come curatore fallimentare Ester Palermo e annullato le adunanze dei creditori previste per il 19 e 20 ottobre prossimi. Ora le alternative più probabili sono due: un'asta fallimentare fissata dal giudice, con la speranza che qualcuno acquisti il gruppo a meno di 21 milioni e mezzo, oppure la liquidazione fallimentare dei rami d'azienda. Secondo Alberto Benzoni «il primo scenario è il più probabile, dato che comprare il gruppo a pezzi non conviene a nessuno». http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=a...&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero
spiace davvero tanto anche a me, ci sono cresciuto comprando e guardando esposti i loro modellini... :frown:
Come mi dipiace!!!. Mi ricordo che da piccolo piccolo ne compravo uno alla settimana dei loro modellini in scala 1'43.... ed ogni tanto mi facevo prendere il kit di montaggio e qualche modellino 1/18
Che peccato però, mi spiace! Ecco un altro mito italiano che se ne và... Di qui a un pò non ci resterà + un cazzo! Vabbè che ormai, peggio di così? Abbiam già perso tutto: l'informatica, il settore auto, il settore moto, la chimica... Siam proprio messi bene!
Ma azzarola io avevo in corso la collezione ora a chi mi rivolgo?!?!?!? Povera italia.... Conoscete un buon marchio per continuare gli acquisti?
come "fallita"???? ... con tutti i modellini in scala 1/18 e 1/43 che gli ho comprato???... ch'ho due armadi pieni.... però era qualche anno che non ne compravo più... cavolo... non l'avrei mai immaginato... i modellini poi erano fatti veramente bene...
Maledetti bast**i! :mad: Ho della Bburago la Z4 e una Maserati Spyder e grazie allla loro stupidità,sono un po' rovinate:hanno messo lo scotch sulle portiere per non farle aprire nella scatola e quando l'ho tolte,è rimasto tutto il segno ke neanke si è tolto,dopo più di un anno!
Immagino che ce ne siano tante, ma siccome mi sono sempre fidato di loro... diciamo sulla stessa fascia di prezzo 18€ per 1:18 che cosa prendo?