F1 | Road to 2018 | Voci, novità, presentazione vetture e piloti

Pare che Todt voglia proporre alle case costruttrici (Ferrari, Mercedes, Honda e Renault) di fornire i propri motori anche al campionato endurance (WEC?), vista l'affidabilità che sarà raggiunta, coivolgendo così i motoristi anche in quel campionato.

 

Limitazione del carburante, protezione per il pilota e motori con durate di 5mila chilometri, delle due l'una: o la Formula 1 è una Endurance a ruote scoperte e priva di fanali, oppure l'Endurance è una Formula uno a ruote coperte coi fanali.

 

Ufficiale: Banco Santander lascia la sponsorizzazione Ferrari.

 

Anche il 10 cilindri non era affatto male.
Ma se guardo a chi ha in mano oggi la Formula 1 (Liberty Media) non so cosa pensare: o uno switch improvviso che torni alle "origini" di qui a due anni con abolizione della parte ibrida, warm-up della domenica mattina, massimo tre mescole di gomme (hard, medium, soft), eccetera, oppure una categoria come la Indy Car, con telaio monomarca, "paraurti" posteriori, carenature semi-integrali, eccetera.

Boh, speriamo bene e confidiamo nel diritto di veto della Ferrari, peraltro confermato anche nel futuro purché, se ricordo bene, tale espressione sia pubblica e non più segreta.

 

Indubbiamente è politica. Però va detto che Marchionne è meno, molto meno, cerchiobottista di Montezemolo che non ha saputo opporsi (o voluto) all'introduzione delle unità ibride e alle regole imposte principalmente da Mercedes: ho la sensazione che i pugni sulla scrivania (di Todt) li abbia piantati o li possa piantare pro domo sua e non pro domo loro, dove il loro sta per Federazione, Liberty Media, Mercedes...

 

E lo scrivo io per evitare equivoci: ho ancora bene a mente quel famigerato test Pirelli/Mercedes con il favore della FIA, completamente fuorilegge (test privati)

 

In questo senso anche Toto Wolff manda un segnale a Carey, deus ex machina della Liberty Media, invitandolo a non sottovalutare o a ritenere delle spacconate le parole pronunciate proprio da Marchione sul futuro della F1 a partire dai nuovi regolamenti del 2021, attualmente in discussione, che potrebbero portare alla clamorosa uscita della Ferrari dal mondiale.

In sostanza, dice Wolff, è impensabile che LM ritenga di voler rendere obbligatorie delle parti meccaniche comuni a tutti i motoristi, soltanto per favorire l'ingresso di nuovi costruttori, rendendo di fatto inutili gli studi, le ricerche, le capacità e gli investimenti di chi in questa formula uno già c'è. Indebolire i forti per favorire i deboli, nella formula uno non può esistere e se Marchionne dovesse ritirare la Ferrari, è possibile che altri lo seguano. Con la Ferrari - continua - pur nelle pieghe di una leale competizione in pista, c'è grandissima intesa su come vogliamo che sia questa competizione in futuro, la più difficile e affascinante tra quelle motoristiche.

Insomma, direi che se politicamente questo ha un senso, Marchionne sta facendo per intero la sua parte.

 

Si sono conclusi i test con la nuova gomma 2018 Hypersoft (banda rosa) ad Abu Dhabi.

I tempi migliori sono stati ottenuti dalle due Ferrari, Vettel (day 2) e Raikkonen (day 1), che nell'ordine hanno segnato il tempo di 1:37.551 (Q3 2017 1:36.777) e di 1:37.768 (Q3 2017 1:36.985).

Tutti gli altri hanno segnato tempi superiori a 1:38, mentre ricordiamo che la pole (Q3 2017) è stata ottenuta da Bottas in 1:36.231.

Kubica, in Williams, ha girato in 1:39.485, più veloce di Stroll di circa un decimo.

 

In merito ai regolamenti per il 2021, le indicazioni (alle quali si oppongono Ferrari e Mercedes) sarebbero queste:

- La configurazione di base attuale sarà mantenuta, quindi propulsori ibridi turbocompressi V6 da 1.600cc.
- Abbandono della MGU-H in favore di nuovi e più generatori di energia cinetica, denominati MGU-KS
- Maggiore libertà ai piloti sullo sfruttamento della maggior potenza elettrica
- Innalzamento dei regimi massimi di rotazione (da 15.000 a 18.000 rpm)
- Eventuali restrizioni regolamentari su carburanti utilizzati
- Standardizzazione di alcune componenti per consentire ai team il passaggio da una P/U all'altra quali:

- Parametri di progettazione interna
- Unica turbina con vincoli dimensionali e di peso
- Elettronica standard per deposito e controllo dell'energia
- Unico design esterno degli attacchi per consentire "Plug and Play" su motore, telaio e cambio​