Montezemolo: «La Ferrari non cambia posizione, basta polemiche» Formula Uno: rottura sempre più vicina La Fia conferma il tetto di spesa per il 2010 e attacca l'associazione dei team: «Incapace di abbassare i costi» MILANO - Nessuna modifica al regolamento per il 2010. La Federazione internazionale dell'automobile (Fia) non cambia la norma che prevede dal prossimo anno un tetto di spesa per le squadre di Formula Uno di 40 milioni di sterline (circa 47 milioni di euro). La Fia lo ha ribadito in una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale e attacca la Fota (l'associazione delle costruttori di F1): incapace di proporre un concreto abbassamento dei costi. «Come concordato nell'incontro dell’11 giugno, lunedì gli esperti finanziari della Fia si sono incontrati con quelli della Fota», dice la nota. «Sfortunatamente i rappresentanti della Fota hanno comunicato di non avere mandato per discutere le nuove regole finanziarie della Fia per il 2010. Di conseguenza, l’incontro non ha raggiunto l’obiettivo di comparare le regole decise dalla Fia con le proposte della Fota e raggiungere una posizione comune». REGOLE INVARIATE - «In mancanza di un vero dialogo, le proposte finanziarie della Fota sono state discusse, ma è apparso chiaro che queste non sarebbero capaci di limitare le spese di un team che ha risorse per investire più dei suoi competitor. Un’altra corsa finanziaria agli armamenti sarebbe inevitabile, perciò le regole finanziarie della Fia rimangono così come pubblicate». MONTEZEMOLO - La presa di posizione della Fia sembra annunciare la prossima definitiva rottura con le principali squadre di F1, guidate dalla Ferrari. E proprio dal Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, è giunta martedì la risposta alla Fia: «La gente non capisce quello che succede e molto spesso non capiamo neppure noi perché si voglia rovinare così la Formula 1. In questo momento non possiamo da parte nostra che ripetere la nostra posizione», ha detto Montezemolo. «Abbiamo posto condizioni molto chiare per partecipare al campionato. Dal consiglio di amministrazione di inizio maggio la nostra posizione non è cambiata. Non ritengo utile continuare con le polemiche. Ognuno prenderà le sue decisioni». 16 giugno 2009 www.corriere.it
Luca di Montezemolo: "Ognuno prenderà le sue decisioni" La Fia è convinta che alcuni addetti ai lavori stiano remando contro l’eventuale accordo tra i team e la Federazione. Questo è quanto emerge dal comunicato diramato ieri dagli addetti stampa di Max Mosley: “Siamo stupefatti dall’apprendere che c’è qualcuno, tra i membri della Fota, riluttante all’accordo, danneggiando così il mondo della Formula 1“. Secondo Bernie Ecclestone i più ostili sarebbero Flavio Briatore e Luca di Montezemolo. Quest’ultimo, però, non ci sta e cerca di abbassare i toni: “Non è utile continuare con le polemiche, ognuno prenderà le sue decisioni. Dal Cda di inizio maggio la nostra posizione non è cambiata, abbiamo posto delle condizioni chiare per partecipare al campionato. Non commento nella maniera più assoluta le parole di ieri della Fia“. Poi il numero uno di Maranello aggiunge: “La gente non capisce quello che sta succedendo e non capiamo neppure noi perchè si voglia rovinare così questa Formula 1. In questo momento da parte nostra non possiamo che ripetere la nostra posizione“. Nelle parole di Montezemolo c’è molta amarezza per quanto sta accadendo. Una cosa è chiara: ormai l’accordo pare sempre più lontano e la rottura si avvicina a grandi passi. Solo un miracolo potrebbe salvare tutto. Via | Eurosport.com
F1, Fia: "Il tetto di 45 milioni resta" Ormai è chiaro che nel Circus l’accordo tra le parti si fa sempre più difficile. In pochi credono che si possa giungere a un’intesa. La Formula 1 è vicina al punto di non ritorno, con tutte le implicazioni che ne conseguono. A rendere più difficile le cose ci pensa la Fia che, sul sito ufficiale, conferma per il 2010 il regolamento già deciso. Quindi nessun passo indietro da parte di Max Mosley, che ribadisce il tetto di spesa di 40 milioni di sterline e le limitazioni progettuali per chi deciderà di oltrepassarlo. All’origine di questa nuova presa di posizione l’impossibilità di un dialogo aperto, che gli uomini della Fia sostengono di aver cercato. In una nota della Federazione si legge quanto segue: “Non è stato possibile confrontare le nostre regole con le proposte della Fota, per trovare una posizione comune. In mancanza di un vero e proprio dialogo, i suggerimenti economici della Fota sono stati discussi, ma è apparso evidente che questi non sarebbero in grado di limitare le spese di un team in possesso delle risorse per battere la concorrenza. Un’altra escalation delle spese sarebbe dunque inevitabile“. A questo punto è chiaro che i margini di trattativa sono quasi spariti, a meno di sorprese dell’ultima ora. Tanti gli scenari che si possono ipotizzare: una migrazione in massa verso altri lidi dei team della Fota; una scissione all’interno dell’associazione dei costruttori; la nascita di un campionato alternativo. Ma qualcuno spera ancora in un accordo.
Non penso che Mosley sia così stupido da non sapere che un campionato di F1 senza gli 8 costruttori non interesserebbe ad anima viva. Ad Istanbul park quest'anno non c'era ressa per vedere la Ferrari, figurati l'anno prossimo a vedere Force India e Williams più 8 team sconosciuti
Però magari Mosley prenderà un pacco di soldi dalle cause legali contro i team, che hanno un contratto con la FIA sino al 2012. O no?
mah li bisogna vedere, ci sono tanti modi per sciogliere un contratto... la fota potrebbe invocare la giusta causa, per dirne una, oppure risolvere il contratto perche le modifiche sono state unilaterali... e senza poter leggere che contratto c'è tra loro è impossibile dirlo, sempre che ci sia un contratto...
F1; J'accuse Fia: Fota vuole appropriarsi di regole e diritti Durissimo comunicato della federazione: "Obiettivi inaccettabili" Roma, 16 giu. (Apcom) - Nuovo duro J'accuse della Federazione internazionale dell'automobile nei confronti della Fota, l'associazione dei team di Formula 1 che contesta le nuove regole in vigore dal prossimo anno, su tutte il tetto al budget. In un lunghissimo comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, la Fia riassume, dal suo punto di vista, l'intero estenuante braccio di ferro con le scuderie. Due le principali contestazioni mosse dalla federazione guidata da Max Mosley: i team vogliono "assumere il controllo delle regole della Formula 1" ed "espropriare i diritti commerciali". Questi obiettivi sono ritenuti "inaccettabili" dalla Fia, che stamane ha infatti confermato il tetto al budget per i team di 45 milioni di euro. "La Fia e la Formula One Management - si legge nella nota della federazione - hanno impiegato decenni a costruire il campionato di Formula 1 e renderlo l'evento motoristico più seguito nel mondo. Alla luce dei questo successo, la Fota - composta da partecipanti che vanno e vengono secondo piacimento - si è posta due chiari obiettivi: assumere il controllo delle regole della Formula 1 dalla Fia ed espropriare i diritti commerciali da questa. Questi sono obiettivi che la Fia non può accettare". La Fia ha spiegato che la linea dura sul budget cap deriva dalle lezioni imparate nel tentativo di ridurre i costi dei motori, e dal fatto che i costruttori hanno rifiutato di impegnarsi in questo senso nel lungo periodo. Eloquente la stoccata nei confronti di Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari ormai ai ferri corti con Mosley. "Il signor Di Montezemolo ha promesso di assicurare le necessarie garanzie dal principale costruttore (che non va confuso con le garanzie per i team). Ha continuato a promettere questo durante tutto l'inverno, l'ultima volta in un incontro che ha avuto col presidente della Fia il 23 febbraio 2009". "Allo stesso tempo - prosegue la Fia - la Fota e il signor Di Montezemolo hanno rifiutato ogni tentativo di incontrarci per discutere la riduzione dei costi. Non ce n'è bisogno, è stato detto alla Fia. Le misure della Fota sarebbero state adeguate e avrebbero lavorato per la riduzione delle macchine con una terza vettura per team. A marzo è stato chiaro che la Fota non aveva alcua intenzione di facilitare l'ingresso di nuovi team, in realtà erano contrari". La Fia ha spiegato anche la filosofia che sta dietro al tetto di spesa: "Se vogliamo vedere tecnologie innovative in Formula 1, l'unica strada è quella di limitare le spese e dare agli ingegneri la libertà tecnica di fare il loro meglio con un budget determinato". "Questo - sottolinea ancora la federazione - è esattamente quello che avviene nel mondo normale ed è l'unica strada per la Formula 1. Senza innovazioni tecnologiche, la Formula 1 morirà. Senza una vera riduzione dei costi, la Formula 1 perderà i suoi team. Ecco perché la Fia insiste sulla riduzione dei costi nelle nuove regole". www.apcom.net