la discussione nel paese su eutanasia si o no e' un po' ipocrita, basta informarsi con qualche medico che lavora in ospedale per scoprire che loro la applicano tutti i giorni, nel senso che decidono di loro iniziativa quando interrompere certe cure perche' inutili, l'importante e' che non se ne parli.
2278 L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente. preso direttamente da VATICANO.VA.... e guardatevi questo video http://www.youtube.com/watch?v=q1FpYiVbAVs
Assolutamente favorevole. Ci vorrebbe una legge ed una regolamentazione che permettesse alle persone di poter decidere del proprio fine vita nel caso le speranze di guarigione non sussistessero. Io ho vissuto una situazione così, un mio caro che quando stava bene mi ha detto che in caso non ci fossero state speranze non avrebbe gradito l'accanimento terapeutico. Mi sono trovato nella situazione si chiedere al personale medico di interrompere le terapie (che erano inutili) e di far sopraggiungere una morte "dolce" che grazie all'intelligenza e sensibilità del medico è stata possibile tramite somministrazione di oppiacei. Era mia madre, ma non ho mai avuto conflitti o sensi di colpa. Nulla e nessuno potevano salvarla, lei mi aveva espresso la sua volontà, io ho fatto in modo che morendo non perdesse la sua dignità di persona. La cosa che davvero mi addolora è che in un paese civile come l'Italia la legislazione sia così medioevale.
è proprio questo il punto in Italia le cose vanno fatte con i sotterfugi , ed è questo ipocrita , non certo parlarne caro Gianse....