Esistono ancora gli alfisti...? Guarda, di Alfa ne ho guidate parecchie, ma queste (GTA e GTAm), rimangono e credo purtroppo rimarranno nella mia waiting list! Mi associo carissimo, scopettone e secchiello e andiamo a pulire i cessi!! ;-)) ... magari al museo di Arese!
Hai visto di che alfa si parla?? Vai a prendere scopa e pattumiera!!!!!! /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
alfetta ecco un bellissimo sito dove ci sono tutte le info sull'alfetta e su tutte le sue declinazioni, le differenze tra i vari modelli, le caratteristiche tecniche, i vari colori negli anni, ecc ecc. con foto sia degli esterni che dei particolari interni. http://www.alfasport.net/webPage/View.asp?id=689#A
168 Un'Alfa 168? Nella cultura tradizionale cinese c'è una vera e propria superstizione per i numeri, fra cui il peggiore è il 4 che significa "morte" o "morire". Letta nel dialetto Cantonese, la sigla 164 significa qualcosa come "più vai e più muori"... Dopo un forte entusiasmo suscitato alla presentazione, la superstizione per la sigla fece registrare un basso numero di 164 vendute nei mercati di lingua Cantonese (Hong Kong, Malesia, Singapore). Messi al corrente del problema, e informati che i pochi aquirenti provvedevano immediatamente a rimuovere la sigla identificativa, i vertici del marketing Alfa corsero ai ripari, facendo sostituire il 4 con l'8, che significa "ricchezza e prosperità". Da quel momento la nostra 164 fu venduta in estremo oriente come 168 e incontrò un notevole successo anche in quei mercati, facendosi valere per le sue qualità di berlina lussuosa e sportiva apprezzate in tutto il mondo.
La 75 Milano Nel maggio del 1986, arriva una nuova versione della 75: La 75 Milano. In realtà si tratta di un modello riservato al mercato americano, sempre più interessato ai prodotti della casa milanese, che devono rispondere alle ferree regole antinquinamento vigenti negli Stati Uniti. Le versioni sono tre: Quadrifoglio Argento, Quadrifoglio Oro, Quadrifoglio Platino, tutte disponibili con motorizzazione a 6 cilindri di 2,5 litri. Queste versioni erano riconoscibili per il paraurti anteriore e posteriore ad alto assorbimento d'energia, per i ripetitori laterali e per il servosterzo di serie. La versione Quadrifoglio Platino fu dotata anche di ABS e di climatizzatore. Nel 1988, fu presentata la versione Quadrifoglio Verde che fu dotata di un motore 3.0i e degli stessi miglioramenti aerodinamici introdotti sulla 3.0 V6 America, presentata nel mese di febbraio del 1987.
questa l'avevamo già vista qualche pagina addietro TIPO 103 I primi studi dell’Alfa Romeo sulla trazione anteriore iniziarono nel 1960 con il Tipo 103, un prototipo a quattro porte di piccole dimensioni e dotato di un motore trasversale a quattro cilindri in linea con distribuzione bialbero di soli 896 cc. Ufficialmente il programma venne messo da parte per l’incombenza del lancio della Giulia che ne riprese in parte l'impostazione stilistica. Il progetto di questa vettura fu tirato fuori dai cassetti nel 1967 ma fu accantonato di nuovo per via degli studi della nuova vettura Alfasud.
Motore Montreal sull'Acqua L'Alfa Romeo, presente nella motonautica agonistica dall'inizio degli anni '50, nel 1972 allestì una versione del motore Montreal per le gare della classe Racers 2500. Fu chiamato Montreal 2500 questo motore che aveva una potenza di 270 CV a 8300 giri/min., elevato in seguito a 350 CV nella versione potenziata di 3000 cm3 per poter partecipare alle gare del Campionato Mondiale off-shore, gare alle quali l'Alfa era molto interessata per l'eco dei suoi successi in tutto il mondo. Il motore Montreal 2500 permise all'Alfa di aggiudicarsi il campionato mondiale entrobordo nel 1973. Due anni più tardi, il motore Montreal 3000 regalò all'Alfa un'altra prestigiosa vittoria: il campionato europeo entrobordo.
Tipo 33/2 litri Il modello 33 fu progettato per le corse nella categoria Sport Prototipi. Il motore, a 8 cilindri a V di 90o, ha due valvole per cilindro con quattro alberi a camme in testa: è montato posteriormente e fa corpo unico col cambio e con il ponte ad assi snodati. Il debutto della prima versione denominata “periscopio” avvenne il 12 marzo 1967 con la partecipazione alla corsa in salita di Fléron, in Belgio, dove conquistò la vittoria assoluta. Nel 1968 fu prodotta anche la versione stradale con motore a 8 cilindri di 2 litri e carrozzeria coupé in lega leggera. Ottenne numerose vittorie nella versione 33/2 litri e 33/3 litri. Nel 1971 venne presentata la 33 TT3 che doveva rappresentare l’Alfa Romeo nel campionato Mondiale Marche; inizialmente montava lo stesso V8 della 33/3, poi sostituito, nel 1973, da un inedito 12 cilindri boxer. Il tipo TT12 ottenne un primo successo nel 1974 aggiudicandosi il Campionato Mondiale Marche nel 1975. La stessa versione, ma con un motore potenziato a oltre 520 CV a 12000 giri, vinse il Campionato Mondiale Marche nel 1977. Anno di costruzione: 1967-1969 Numero e tipo cil.: 8 a V di 90o Alesaggio e corsa: 78 x 50,4 mm. Cilindrata: 1995 cm3 Potenza e n. giri: 270 CV a 9600 giri/1' Prestazioni: 298 km/h (coda lunga)
:sbav: [MENTION=26542](marzo)[/MENTION]: baluardo della conoscenza e della passione per il Biscione autentico
Eeeeeee, allora per Sua Maestà, che facciamo ??!? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Un rene ??!? /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />