Carburanti alternativi La sperimentazione sui combustibili alternativi (la cui relazione viene allegata integralmente nel seguito) si propone l'obiettivo di verificare in ambiente controllato la variazione delle concentrazioni in aria di alcuni inquinanti e delle caratteristiche granulometriche del particolato emesso da autobus di flotta pubblica alimentati con diversi combustibili. I combustibili cui si fa riferimento nel testo sono indicati con i nomi generici di: metano; gasolio; biodiesel; emulsione 1; emulsione 2; e sono prodotti commerciali reperibili sul mercato nelle diverse rivendite di carburanti. In particolare, con il termine biodiesel si intende un prodotto composto da gasolio e combustibile di origine vegetale miscelati; le due emulsioni (1 e 2) invece si riferiscono a miscele di acqua e gasolio in proporzioni e composizione diversa l'una dall'altra. La sperimentazione, effettuata nel corso del mese di luglio 2001, si è svolta in un nuovo tunnel stradale (il tunnel del Ravone ancora chiuso al traffico veicolare a quel momento) lungo 400 metri a doppia canna con due corsie ciascuna. Attenzione particolare è stata riposta nei confronti delle polveri, delle quali oltre alle misure di Polveri Totali Sospese e PM10, è stata eseguita anche una caratterizzazione in termini di massa e quantità di IPA. Inoltre, sono state realizzate misure tradizionali riguardanti gli inquinanti classici ed il benzene. La misura dei principali parametri meteorologici e del vento era assicurata da sensori posti internamente ed esternamente al tunnel. :: Sintesi dei risultati Il carburante migliore è risultato essere il metano, in particolare per la decisa riduzione di PM10 e conseguentemente di Idrocarburi Policiclici Aromatici IPA (le quantità di IPA sono state non rilevabili in laboratorio). Per quanto riguarda gli altri carburanti rispetto al gasolio si è riscontrato il seguente andamento: BIODIESEL calo di prestazioni con conseguente aumento dei consumi di circa 5-8%; non si rilevano anomalie motoristiche; aumento delle concentrazioni di PM10 osservate; stabilità delle concentrazioni di PTS; arricchimento in massa delle frazioni di PM10 inferiori a 2 µm; contenuto di IPA di circa 2 volte quello del gasolio; aumento delle concentrazioni di ossidi di azoto; fattore di tossicità complessivo del PM10 pari a circa 2 volte quello del gasolio. EMULSIONE 1 calo di prestazioni avvertito dai conducenti ma non quantificato; permangono dubbi sulla fattibilità motoristica (difficoltà di accensione in inverno e elevata fumosità durante l'avviamento a freddo); riduzione delle concentrazioni di PM10 osservate; riduzione di PTS; arricchimento in massa delle frazioni di PM10 inferiori a 2 µm; stabilità delle concentrazioni di ossidi di azoto; contenuto di IPA di circa 8 volte quello del gasolio; fattore di tossicità complessivo del PM10 pari a circa 10 volte quello del gasolio. EMULSIONE 2 calo di prestazioni avvertito dai conducenti ma non quantificato; permangono dubbi sulla fattibilità motoristica (difficoltà di accensione in inverno e elevata fumosità durante l'avviamento a freddo); riduzione delle concentrazioni di PM10 osservate; riduzione di PTS; arricchimento in massa delle frazioni di PM10 inferiori a 2 µm; stabilità delle concentrazioni di ossidi di azoto; contenuto di IPA di circa 2 volte quello del gasolio; fattore di tossicità complessivo del PM10 pari a circa 1,7 volte quello del gasolio. http://www.comune.bologna.it/iperbole/unamb/aria/carburanti_alternativi.htm