visto che è in tema di discussione....vi annuncio che a breve in ditta inizieremo la progettazione di una parte della futura centrale nucleare che sorgerà nei pressi di BRATISLAVA...progetto portato avanti dall'ENEL :wink:
UAu...invidio la tua parte nella progettazione di componenti nucleari...tanto di cappello agli uomini, fisici ed ingnegneri, che sono riusciti ad imbrigliare un potere così devastante, e ad ingegnerizzarlo. Tutto questo fuor da ogni volontà di provocare anti nuclearisti o pro. E' solo un tributo alle capacità dell'intelletto umano!:wink:
io normalmente progetto l'impiantistica delle navi da crociera...i giocattoloni bianchi da 300 metri che vengon prodotti da fincantieri....ma ora ci stiamo imbattendo anche nella progettazione degli impianti della centrale nuclere....non della parte fondamentale del reattore...ma degli impainti necessari al funzionamento (tubi, condotte, cavi, qaudri elettrici etc) :wink:
se vi serve qualcuno per la Puglia, tienimi presente! Complimenti! e mi raccomando, progetta bene quegli impianti!
grassie grassie /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> fortunatamente in questo lavoro partiamo dall'inizio...e non come con la piattaforma della SAIPEM che stan costruendo a PALERMO...dove siamo subentrati a lavori iniziati...dopo che una ditta di progettazione rumena aveva sbagliato anche l'impossibile da sbagliare
...Solo per dire che si urla sicurezza sicurezza ma in fin dei conti le magagne vengon sempre fuori :wink:
Permettimi di aggiungere che la sicurezza, in senso assoluto, non esiste: esiste il grado di sicurezza atteso, esiste la prevenzione, ed esistono le procedure di emergenza per ovviare ai fisiologici problemi che dovessero presentarsi. Così funzionano tutti i sistemi industriali.:wink:
...Che per me equivale a dire che tutta 'sta sicurezza tanto decantata non c'è :wink: E di conseguenza in una cosa potenzialmente dannosa come una centrale nucleare non è affatto un bene. :wink:
Verità che, accostata ai rischi potenzialmente enormi legati al nucleare, fa venire i brividi. Anche perchè i danni di una esplosione nucleare, non si misurano in morti, quelli sono il meno, ma in malformazioni, leucemie infantili, tumori e deformazioni anche alle piante, e secoli come tempo affinchè alcuni tipi di radiazioni si dimezzino di intensità. Occorre essere consapevoli che si gioca con il fuoco, e purtroppo tutta questa consapevolezza e lungimiranza non la vedo nelle persone che nel nostro paese prendono decisioni di questo tipo; vedo più leggerezza, poca riflessività.
Fosse solo il nucleare, il fuoco con cui si gioca; in realtà questa tecnologia suscita terrore per vari motivi: 1) pur sapendo che esistono, le radiazioni ionizzanti non si vedono, non si toccano, non fanno rumore, non hanno odore, sapore; nell'accezione comune, sono il serial killer che ti attende non appena svoltato l'angolo e truciderà te, tua moglie e i tuoi tre bambini dopo avervi stuprato a sangue e amputato ogni estremità da vivi e coscienti; esiste fra l'altro una seconda tecnologia che subisce angherie ogni giorno per la stessa ragione: le telecomunicazioni (vedi terrore delle onde elettromagnetiche); 2) la gente sa zero di fisica nucleare e ciò, unito al punto 1), conferisce alla radioattività un'ulteriore aura di mistero e terrore inquietanti, da non dormirci la notte; su questo punto la questione telecomunicazioni ha la vita piú facile perché se ne sa di piú: chiunque, almeno una volta nella vita, ha acceso una radio o un televisore, mentre reputo improbabile che molti di noi abbiano maneggiato polonio-210, pur con le dovute precauzioni; 3) l'informazione su ogni evento che riguarda questa tecnologia è demandata a giornalisti non preparati, che, confondendo le idee ai destinatari, trasmettono, amplificandole e trasformandole in ossessione, le paure del punto 2). Tutti preoccupati per il nucleare, e poi il fumo da sigaretta (attivo e passivo) uccide milioni d'individui all'anno mentre alle aziende alimentari è permesso commerciare prodotti che ne uccidono qualche altro milione, oltre a farne ammalare qualche decina di milioni. Ci preoccupiamo di una prossima Chernobyl, quando, a conti fatti, ne esplodono un centinaio ogni anno... Sarebbe ora che si cominciasse a imporre per principio costituzionale l'acquisizione del senso critico. A vent'anni si fa un esame: chi dimostra di non averlo, colpo in testa e avanti il prossimo.
Ti candidi alle presidenziali? se sì, hai un votante! Scherzi a parte, hai espresso compiutamente qualcosa che avevo espresso in altri termini anch'io in più post precedenti. Parlavo, tra le altre cose, di "caccia alle streghe"...:wink: in verità anche Alex ne ha parlato, ma riferendosi alla nuova Giulietta
tipico di quella gestione, ne so qualcosa. qui in sardegna (arbatax) ne sono successe di tutti i colori negli anni in cui facevo il project manager per gli appalti elettrici e di strumentazione (dal '93 al '99)
Il senso critico si insegna nelle società nelle quali è considerato un valore: nella nostra non è così, è visto più come un ostacolo. La gente che ragiona con la propria testa potrebbe capire cose che è meglio non capisca. :wink:
... un moderato, non c'è che dire /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> cmq bene o male la penso pure io cosi, ma senza arrivare al colpo in testa:wink:, leverei (non scherzo) diritto di voto e patria potestà a chi non supera specifici esami.
