Eccessiva volatilità del prezzo del Petrolio: soluzioni?

senza bisogno del carrefour ho fatto poco fa gasolio : Agip self a 1.18 € /l finalmente si ragiona.....

 

io non ho visto niente sotto 1,20

 

Infatti, qui il minimo è 1,200 secco.

 

1,206 venerdi

 

Le benza a meno di 1,235 da me non l'ho vista.... i distributori dove vado io cmq la tengono a 1,245 e 1,250...

 

Evvai...Sabato mattina Agip self-service a 1,19€/L

 

azz pensavo fosse ancora alto qua da me ... invece..... a 1.18 evidentemente e' molto buono... fatta ieri sera tardi cmq.. con lo sconto -6 cent stavolta infatti ho fatto un bel pieno......

 

Petrolio: Brent sotto i 60 dollari al barile a 59,85

 

Si ma però anche se siamo contenti e tutto...che riusciamo a pagare meno ora....anche se la barile andrà a 2 dollari mi sà che non ci sarà più tanta differenza di come è ora al prezzo del gasolio/benza....

 

Stà a circa 2 km dall'uscita Ancona sud :wink:

 

Ma io suppongo che sulla base dei prezzi attuali,alla pompa debba ancora calare,lo sappiamo quanto aggiornino piano...al ribasso.

 

Vai con le indagini Faso.

 

Son daccordo....
Anche se scenderà ancora...non sarà di tantissimo....ma io penso che cmq l'euro è raggiungibile...

 

Sarebbe niente male,ma mi pare un pò dura,vediamo se quantomeno ci si avvicina.

 

speriamo piuttosto che nn torni a aumentare........ che dite......

riporto questa notizia dove almeno si evince bene , cosa ancora continuiamo a pagare oggigiorno....


Il pieno con la truffa

25/10/2008 - Occhio e croce ci fregano cinquanta centesimi (le vecchie mille lire!) ogni litro di benzina. Già, perché alla faccia degli Emiri che annunciano di tagliare la produzione di milioni di barili al giorno per via del prezzo del petrolio in caduta libera, noi al distributore continuiamo a pagare la verde e il gasolio come se fossero un buon barbera delle nostre terre. Segno, se ancora ci fosse bisogno di conferme, che siamo vittime di un sistema che somma a qualche giustificazione di mercato una valanga di speculazioni vergognose che - nel caso in specie - ha un vago sapore truffaldino. Cerco di spiegare: a luglio il petrolio costava 147 dollari al barile mentre al cambio un euro valeva circa 1 dollaro e 55 centesimi.

Detto che un barile equivale a 159 litri, a conti fatti il prezzo della benzina al litro oscillavaattorno ai 60 centesimi di euro, a cui si dovevano aggiungere tasse e accise. Alla pompa pagavamo poco meno di 1 euro e 60 centesimi. Esattamente tra 1,56 e 1,58 al litro. Oggi il petrolio costa 62 dollari al barile (-58%) e, nonostante il cambio favorisca il dollaro sull’euro, il prezzo della benzina è virtualmente precipitato a poco più di 30 centesimi di euro, prima di essere gravato da tasse e accise. Dunque, se la matematica non è un’opinione noi dovremmo pagare un litro di verde più o meno 82 centesimi di euro. Ma spendiamo, quando va bene, 1 euro e 30 centesimi. I cinquanta centesimi in più, assolutamente non dovuti, vengono equamente spartiti nella catena mangiasoldi che unisce, con anelli strettamente saldati tra loro, speculatori, compagnie petrolifere ed Erario, il quale continua ad imporre sulla benzina una quadruplice tassazione.

Va ricordato infatti che sui carburanti, alla faccia degli accordi tra paesi più industrializzati, Opec, Cee e compagnia cantante, vengono addizionate accise, iva sul prezzo, iva sulle accise e tassazione sui profitti dei petrolieri. Con una doverosa precisazione (già fatta, ma repetita juvant, come diceva la mia vecchia professoressa di latino) sulle accise. Vi ho detto, ma ripeto, che su ogni litro di benzina ancora oggi versiamo 1,90 lire per finanziare la guerra di Abissinia (anno 1935), 14 lire per la crisi di Suez (anno 1956), 10 lire per la tragedia del Vajont (anno 1963), 10 lire per l’alluvione di Firenze (anno 1966), 10 lire per il terremoto del Belice (anno 1968), 99 lire per il terremoto del Friuli (anno 1975), 75 lire per il terremoto dell’Irpinia (anno 1980), 205 lire per la missione in Libano (anno 1983), 22 lire per la missione in Bosnia (anno 1996), oltre a 39 lire per il rinnovo del contratto dei ferrotranviere del 2004. Il tutto oltre Iva per un totale di 0,30 euro tondi tondi, pari a qualcosa in meno di 600 vecchie lire.

Tralasciando, per decenza storica, Abissinia e Suez, immagino che gli italiani di tasca propria abbiano ricostruito almeno venti o trenta volte Vajont, Belice, Friuli, e contribuito a ben altri contratti di lavoro rispetto a quello dei ferrotranvieri. Mi chiedo se oggi, alla luce di una crisi travolgente come quella che stiamo vivendo, con tutte le Cassandre che annunciano scenari tragici di recessione, non sia il caso di far piazza pulita di vecchi balzelli, conferendo alla benzina il giusto prezzo di mercato, assolvendoci dal dover pagare non una, ma quattro tasse ogni volta che facciamo il pieno. Scritto da: Beppe Fossati -

 

Ma sì dai...tenendo il passo che ha il calo ora...non credo che l'euro sia un'utopia...difficile sicuramente...ma impossibile no....
C'è sempre da sperare che comunque la soglia raggiunta ora, già buona, non vada vanificarsi..:wink:

 

Imho, meno di 1,2 no va.
A parte le promozioni o i Carrerfur ecc, da lì non si scende.

 

Agip era a 1,198 Sabato mattina...ovviamente self....
Io voglio crederci magari si scende ancora...ripeto...magari...