come ti capisco..io è da quando ho 14 anni che lavoro nell'autosalone di mio padre (dopo la scuola tutti i pome)..ora ne ho 21..più vado avanti..e più è difficile..ma odio quando mi riprende davanti ai clienti..e poi qualsiasi cosa faccia..non c'è mai nulla di giusto..per di più abito con lui..la domenica è l'unico giorno che non lo vedo perchè sto via tutto il giorno..altrimenti..penso romperebbe le scatole anche a casa! ormai però sono bloccata qui..ad agosto ha fatto un passo grande..comprato capannone nuovo..e tutti gli amici dicono che l'abbia fatto per me..non è che non mi piaccia fare la venditrice..anzi..è che se non cambia sarà difficile continuare così! Io ti ammiro che tu sia riuscito a fare questo passo staccandoti dall'impresa di famiglia..spero tu riesca a trovare un lavoro che ti renda felice..e dove tu possa lavorare felice e tranquillo!:wink:
anche noi stiamo raddoppiando il comparto produttivo e, tra l'altro chi ha seguito i lavori, dalla a alla z sono io, e io li lasciero impiantati cosi vedremo le cappelle che verranno fuori quando lui, mio padre, non avra tempo e voglia di seguire, ne tantomeno seguiranno i suoi dipendenti del ***** che vengono solo per lo stipendio...
si la tua ditta la conosciamo, era stato chiesto un preventivo per l'ampliamento che abbiamo fatto. Poi uno che sicuramente conoscete, di spilimbergo, ha preso il lavoro, e credo tanto per lui maledica la volta....
come ti capisco.... dopo la scuola ho lavorato con i miei quasi 2 anni...poi visti gli evidenti problemi tra me e mio padre me ne sono andato...nuovo lavoro in un'altra città e nuova vita... stipendio misero ma me ne fottevo,stavo bene così.. trascorsi 2 anni mi è stato chiesto di rientrare in azienda,c'ho pensato un bel pò e alla fine sono rientrato..alla fine un pò la mia città mi mancava..:wink: cos'è cambiato?lo stipendio e basta... ora son quasi 5 anni che son qui ma le cose nn sono cambiate purtroppo...ringrazio solo di essere poco presente in ufficio visto che mi occupo della rappresentanza e direzione cantieri se no mi sarei già sparato.. adesso stò facendo l'ultimo tentativo,l'anno scorso me ne sono andato a vivere da solo(a casa nn lo sopportavo più),la makkina me la stò pagando io e la ammortizzo visto che la ''ditta'' mi rimborsa le spese(stesso tuo ragionamento: nn mi compri con i soldi:wink: )...devo solo ringraziare che lo stipendio è molto buono(mi faccio anche il culo però...) ed arrotondo un pò con altri lavoretti se no nn saprei,sicuramente avrei già cambiato lavoro da un bel pò...oppure mi avreste visto al tg durante i fatti della cronaca nera... in bocca al lupo :wink:
lavorare ed avere un azienda di famiglia. una grandissima fortuna ma anche un grosso peso. parlo da uno che non ha avuto questa fortuna e l avrebbe voluta avere, e allo stesso da uno che non sa cosa sia una vera famiglia. la grandissima foturna e' avere gia' una cultura del lavoro (se uno ha voglia di farsela), un lavoro, un possibile futuro. pero' bisogna essere bravi, i piu' bravi, e credo fortissimi di carattere. mi rendo conto che qualche genitore chieda roppo ad un figlio, o si prenda con esso troppe liberta'. li deve essere forte la persona a dire di no, a rispondere a modo anche di fronte ai clienti quando si viene ripresi di fronte ad essi.a PRETENDERE cio' che si deve avere, prima di tutto rispetto. e' normale che essendo i futuri proprietari, bisogna lavorare e dimostrare d piu', e cio' credo bisogna accettarlo, la mancanza di rispetto no. il problema, visto da uno che ha assistito dall esterno a queste scene, e' il vostro troppo rispetto verso i genitori. mentre io, che ho avuto solo bastonate questo rispetto forse aime' non lo conosco. Capo, ti rispetto moltissimo per la scelta fatta, sono sicuro difficile, spero per te che la cultura lavorativa che ti sei fatto li sia così' ampia da rimanere in quel dato settore e costruirti da te un futuro, e magari fare le scarpe proprio alla ditta della tua famiglia, la soddisfazione piu' grande.E magari un giorno rientrare, da vincitore. E ti dico una cosa in piu', se tuo padre non si sente sconfitto dopo aver visto un figlio abbandonarlo, se noncapisce di aver sbagliato qualcosa, allora non merita un *****. e quindi spero vivamente tu possa dimostrare fuori quanto vali, e farlo rodere. Perche' finiamola con sta storia del max rispetto per i genitori, moltissimi genitori meritano delle statue, ma ci sono altri per cui i figli sono un peso, altri ancora che li fanno per sfizio, altri che non sanno amarli abbastanza e crescerli. E la propria vita ad un certo punto non puo' essere condizionata dalla famiglia. Auguro a te Capo, e a tutti quelli un po' in difficolta', siano essi semplici dipendenti o figli un po' maltrattati di trovare piu' equilibrio e serenita' asap. ciao!
stessa storia anche per me, ed è migliorato anche il suo carattere nei miei confronti, mio padre nella mia crescita è stato completamente assente, ora fortunatamente si è recuperato un rapporto ormai scomparso
se avessimo una ditta familiare sarebbe il max per me...cn i miei ho sempre avuto un ottimo rapporto e ci stimiamo molto a vicenda
io di lurido ci vedo solo il tono di questo tuo post ad occhio e croce la strada è lunga ed in salita chissà che non ti farà bene la cosa
io lavoro nell'azienda di famiglia da quasi un anno... è ancora presto per trarre conclusioni ma penso che la regola principale sia dimenticarsi che il tuo datore sia il proprio padre. e poi come dice sempre mio papà... ci sono tre modi di fare le cose: bene male e come dico io io cerco sempre di dare il meglio non solo per me, ma pensando anche che l'azienda un giorno sarà mia.. se guardi solo al tuo interesse immediato non vai da nessuna parte
io ho veramente conosciuto i miei genitori a 19 anni!!!! ok che avevo un carattere di cacca da piccolo ed ero parecchio psicopatico... mia mamma ha avuto una gran pazienza con me.... ho cominciato a parlare con i miei quando ho cominciato a lavorare con mio papà...
Io stesso lavoravo con mio padre e lo stipendio arrivava un mese si e tre no, ma arrivava e non per colpa sua ovviamente! I rapporti sono sempre stati burrascosi! cosi nel 2006 ho deciso di abbandonarlo, lui ha lavorato fino a giugno 2007 poi è andato in pensione; ora lavoro nella ditta di un suo amico (faccio l'elettricista!) ed ogni tanto viene anche lui per dare una mano quando il mio capo ha molto lavoro da fare. I rapporti devo dire che li ho recuperati infatti grazie al mio nuovo lavoro e lo stipendio tutti i mesi sono riuscito a comprarmi la mia macchina. Prima non potevo permettermi nemmeno la gitarella fuori porta. Non a tutti va male!:wink:
consiglino...non mescolare il lavoro e il privato...io me ne sono andato sbattendo la porta ma mi è bastato pochissimo tempo e un paio di persone care che son qui dentro... (vedi Andras e Umbebè) a farmi capire la caxxata che avevo fatto.... quindi riavvicinamento ai miei come famiglia in 0,8 come lavoro invece sono esterno, ma non andare a rovinare i rapporti padre-figlio e madre-figlio... siamo in sto mondo di m.erda per tre giorni in croce, almeno passiamoli sereni
"i consigli sono una forma di nostalgia" fuor di metafora io ed Umbebè avevamo già "dato" quanto ad uscite da casa con sbattuta di porta e rivedendo la scena abbiam detto "la nostra" conoscendo già il finale della vicenda :wink:
Ragazzi mi fate preoccupare....Mio padre ha una impresa ed io fra due anni dovrei e( vogliono assolutamente) che io ci vada a lavorare......Prima facevo fatica a decidermi perchè so quanto pretenda e sia bravo mio padre nel suo lavoro e non vorrei mai deluderlo(a scuola ho tutti voti alti e mai avuto nessun problema)....ed allora pensavo fino poco tempo fà di andare a lavorare da un'altra parte...ma la mia famiglia sta facendo un gran passo "lavorativo" anche per me e quindi la questione si è riaperta ed ora leggendo tutte queste esperienze negative,sono ancora di più nel dubbio......Capo ti auguro buona fortuna:wink:!
io ti consiglio di fare un po' di gavetta fuori... io ho fatto: manovale agricolo per parecchi anni (adoro raccogliere mele!!!) e apprendista cementista per due anni.... poi all'età di 17 anni sono entrato piano piano in ditta, ma già ci bazzicavo quando ero piccino... finita la scuola ho ricevuto diverse proposte di lavoro ma alla famosa domanda:" militesente?? " io rispondevo :"NO!!" e loro: "beh, e allora ripassi...." alla fine nessuno mi ha preso e non potevo starmene con le mani in mano e di andare a fare il militare non ne avevo voglia...
E' quello che ho tentato di dire anche ai miei ma non mi hanno ascoltato ed anzi mi sono preso parole...ora ogni estate vado a lavorare da lui e vedrò sul da farsi:wink: