Quindi, sintetizzando, potrebbe imputare il 50% della bolletta domestica a "ricarica dell'automobile" e pertanto detrarre un valore corrispondente?
No, leggendo e non capendone una cippa direi che la bolletta dell'elettricita' cade nella fattispecie "criterio proporzionale dettato dalla divisione dello spazio effettivamente adibito a uso ufficio rispetto al totale".
E’ qui che volevo arrivare.... In poche parole per chi esercita un attivita’ professionale da agente di commercio per esempio,non conviene assolutamente ,fino a quando almeno non venga colmato un buco legislativo in merito all utilizzo delle vetture elettriche...
Si, ma se, come spesso accade, all'indirizzo di residenza non c'è una distinzione precisa tra ambienti ad uso ufficio e ambienti ad uso residenziale (in pratica è una casa e basta), diventa impossibile capire quanta energia elettrica serva ad alimentare gli strumenti di lavoro (auto, fax, ecc) e quanta invece i servizi residenziali (luci, elettrodomestici e compagnia bella), per cui si divide a metà come la bolletta del telefono e via. Almeno così la interpreterei io. Resta il fatto che i tempi di ricarica con impianti domestici (a meno che non ci si faccia installare il supercharger Tesla, a proprie spese) continuano ad essere incompatibili con un utilizzo quotidiano.
Sembra anche a me, a meno che non si abbia un contatore separato (che immagino sia antieconomico). Boh, come ho detto non ne capisco una cippa. Pero' leggendo qui mi pare che si parli di criterio proporzionale in funzione dello spazio:
Iren mi pare già abbia in commercio dei pacchetti per la ricarica dell'auto. E spingono molto, anche perché hanno esigenza di far consumare energia di notte.
Ho dato un occhio per curiosità: Per i privati c'è la wallbox (con potenza nominale di 3,7 kW o 7,4 kW)..... anche scegliendo la versione più potente, la vedo dura ricaricare al 100% nell'arco di una sola notte....
Quindi come intenderebbero distinguere il consume ricarica auto con il resto? Qui il problema è la detrazione della relativa spesa concessa per legge a chi ne ha diritto
Stando a quanto si legge, con un impianto da 3Kw si riescono a ricaricare circa 13/14 Km di autonomia per ogni ora. Quindi si potrebbero ipotizzare 140Km ogni 10 ore con impianto da 3Kw e 300Km con impianto da 7Kw. Sufficienti? Boh, dipende dall,utilizzo, ma immagino che un agente di commercio di Km ne debba fare tanti.
Quindi mi stai dicendo che ENEL o chi per lei fa una fattura distinto il consumo del wallbox per la ricarica della macchina? Siamo sicuri? Per me e’ fondamentale questa cosa..
Secondo me ti converrebbe chiedere a chi offre questo servizio. Sarebbe spiacevole scoprire troppo tardi i dettagli.
A meno che non mettano uno splitter e due contatori separati, la vedo dura distinguere l'utilizzo dell'energia elettrica sul medesimo impianto. Certo, si potrebbe provare a misurare l'assorbimento di ogni consumo e provare ad indovinare quale sia destinata a ricaricare la vettura, ma servirebbe un contatore piuttosto sofisticato ed in qualche modo programmabile/aggiornabile. Sarebbe più facile mettere un contatore separato per la presa del box auto e misurare quella separatamente dal resto. Ammesso che il fornitore del servizio si renda disponibile a farlo.
se è così fondamentale, ti conviene chiamare il call center di IREN. le logiche di fatturazione mi consentono di affermare quasi con certezza che un servizio aggiuntivo come minimo è indicato in fattura separatamente poi vai a capire come ragionano..
il contatore elettronico riesce tranquillamente a gestire il flusso di dati, volendo. basta che la wall box abbia una rete dedicata (come presumo che sia). tra l'altro io ne vedo tante nei garage condominiali quindi sono abbastanza tranquillo nel ritenere che possano fare un contratto dedicato, anche completamente staccato dalla rete domestica.
Il problema non è la RAI, ma il modo (volutamente) sbagliato di fare (dis)informazione ormai della quasi totalità dei giornalisti e media! Che oltre ad influenzare qualche milione di ignari spettatori, finiscono per determinare le conseguenti decisioni politiche dei nostri vari ed innumerevoli amministratori, dalle quali dipendono poi le nostre vite e le nostre tasche.
Mi riferivo alla retorica salviniana in voga nella RAI di Foa, nello specifico alla parte "In pratica hanno dichiarato che il diesel è il simbolo dell'industria tedesca e che continuano a produrle solo perchè interessati a conquistare il mondo (economicamente)."