da quando ci sono i motori turbo vicino alla mercedes non ci è mai andato nessuno.. nel 2010 e nel 2012 si è lottato fino all'ultimo ma parte del merito va anche ad un certo Fernando Alonso. - - - - - aggiornamento post - - - - - chiuso OT
Mi sono permesso di informarmi qualche minuto sulla questione... Ecco la lettera EPA https://www.scribd.com/document/336382760/fca-caa-nov-2017-01-12#from_embed Praticamente da quello che ho capito, all'EPA non sta bene che non siano specificate le situazioni in cui il motore sfora le emissioni (cosa che in particolari condizioni è permessa). Questo però non riguarda i test, perchè i test di omologazione li passa tutti e bene, ma è una questione extra-test di omologazione, cioè situazioni non contemplate in esso. La mia idea dato anche i modi in cui è stata fatta circolare la notizia che sia una mossa di Obama per screditare Trump (http://america24.com/news/casa-bianca-su-fca-epa-ha-agito-indipendentemente-da-obama ) e/o per acquistare a basso prezzo azioni di FCA da parte di qualcuno. Dato che oggi ha ripreso parecchio. Non mi stupirei se fra poco partisse un'indagine della SEC e della CONSOB.
Esatto. la situazione al momento è molto nebulosa, se cosi vogliamo dire.. e la modalità in cui è stata diffusa un po' strana nel senso che non è ancora stata provata la colpevolezza di fca.
ultime notizie anche il dipartimento di giustizia americano ha avviato una indagine su FCA; per quanto riguarda i" favori "che venivano elargiti dai governi italiani a questi signori, ecco un contributo: i Eleonora Evi, EFDD - Movimento 5 Stelle Europa Lo avevamo denunciato ad ottobre dello scorso anno. Meglio tardi che mai, anche se ci sono voluti i controllori USA per fare luce sull'inquietante vicenda del "dieselgate italiano". Le authority statunitensi sarebbero infatti pronte ad accusare la casa automobilistica Fiat Chrysler per aver falsato i dati sulle emissioni. Il Movimento 5 Stelle, grazie ai suoi portavoce al Parlamento europeo, aveva già deciso di rendere pubblico l'imbarazzante rapporto sul comportamento emissivo di alcune vetture. Questo "studio" è stato consegnato, dopo numerose insistenze, dal Ministro Graziano Delrio alla Commissione EMIS. È un documento scandaloso, che rasenta il ridicolo. Il Governo italiano ha tentato di prendere in giro i parlamentari europei destinatari del dossier, cercando di scagionare in particolare il produttore FCA con a capo Sergio Marchionne. Ma il circo è destinato a concludersi. COSA ERA CONTENUTO NEL REPORT? Tanto per cominciare, si può affermare che la Commissione europea abbia perso l'ennesima buona occasione per indicare una metodologia univoca da far seguire per le misurazioni. Il Governo italiano si è voluto spingere oltre: se gli altri Paesi hanno adottato strumenti quantomeno omogenei, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trattato le vetture in modi diversi, occultando scientificamente i dati più scomodi. Non solo, fisicamente le automobili sono state testate in stabilimenti diversi. Ad esempio, le Fiat in quelli della FCA di Torino: alla faccia del conflitto d'interessi. Nel report in questione si dice siano stati analizzati 15 veicoli, come dicevamo solo 8 di questi al CNR. I cicli utilizzati per le prove sono stati: "NEDC a freddo" e "caldo", "NEDC invertito" e "Urban". A figura 14 si dividono due grandi gruppi: da una parte FCA, dall'altra il resto. Qui compaiono per la prima volta i nomi delle vetture relativi alle emissioni di ossidi di azoto, ma viene completamente persa traccia della quindicesima macchina. Ebbene, con i test a caldo tutte le automobili Fiat superano il limite del 200% o anche 300%: parliamo della Panda 1.3, dell'Alfa Romeo Giulietta 2.0, del Doblò 1.3, della Giulietta 1.6, della Jeep Cherokee 2.0, della Lancia Y 1.3 e della Fiat 500L. Sono le performance peggiori in assoluto. Compare poi un dato che rappresenta il rapporto tra i test effettuati a caldo e freddo, e tra quelli inverso e freddo. In questa fase scompaiono del tutto l'Alfa Romeo 1.6, la Lancia Y e la Jeep Cherokee, ovvero la vettura che aveva segnato i valori più alti fino a quel momento. Si entra ancora nel dettaglio delle macchine non Fiat, riportando i valori coi cicli a caldo, freddo, inverso e Urban. Ma proprio l'Urban, misteriosamente, scompare dalle italiane, per lasciare il posto a un nuovo ciclo inverso a caldo (mai apparso prima), abbellito da voluminosi cerchi rossi. Come ciliegina sulla torta, nell'ultimo grafico è assente dalla Fiat 500 e dal Doblò anche l'ultimo ciclo inserito. Il report si chiude con le prove su pista, dove le italiane superstiti sono appena quattro. Per tutte le macchine non Fiat è stato studiato il rapporto tra temperatura esterna e percentuale di attivazione del dispositivo EGR (una tecnologia per abbattere gli ossidi di azoto). Per FCA, invece, si segue lo stesso copione: l'omissione del dato. Questo imbarazzante report avrebbe dovuto destare molte polemiche, invece è sprofondato nel nulla delle finte strette di mano tra il Governo italiano e Sergio Marchionne. Peccato che la credibilità dell'Italia a livello internazionale, la qualità dell'aria che respiriamo e di conseguenza la nostra salute, come al solito, vengono all'ultimo posto. scusate, dimenticavo, anche Renault sotto inchiesta in Francia
Concordo .... i dati tecnici, se dimostrati, non si discutono con la politica.... Alla Ferrari sono stati tagliati tutti i costi dei reparti sportivi...si punta solo alle vendite.... da un lato fanno cassa .... ma dall'altro prima o poi gli Arabi cambiano sponda..... Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
Attenzione alla demagogia Gianluca, le normative assurde stanno ammazzando il motore più ecologico, ovvero il diesel, non quello a benzina. L'unico svantaggio di un motore diesel è nelle emissioni di Ossidi di azoto, mentre è assolutamente più efficiente di un motore a benzina e quindi più ecologico grazie alle conseguenti minori emissioni di CO2. Proviamo a chiederci perché in America dove non ci sono grandi produttori di motori diesel hanno inasprito in maniera severissima le normative sulle emissioni di ossidi di azoto.
Credo tu abbia centrato il punto Ale. Intanto: http://www.quattroruote.it/news/industria/2017/01/16/emissioni_in_francia_caso_renault_il_governo_ipotizza_indagini_su_altri_costruttori_.html
Assurda e disumana la punizione per Schmidt!!! Probabilmente, è stato costretto a "truccare" le emissioni delle vetture, se voleva conservare il posto di lavoro! Inoltre non è stato il solo dirigente colpevole, ce ne sono altri 4 per i quali GIUSTAMENTE la Germania non concederà l' estradizione! Signori ma vi rendete conto, quest' uomo rischia 169 anni di carcere, praticamente l' ERGASTOLO e ripeto, molto probabilmente è stato costretto a barare, quando in Italia se ammazzate vostra moglie, avrete meno di 15 anni!!! :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Gli USA sono un paese disumano e ridicolo! E poi perché 2 pesi e 2 misure?? Se FCA risulterà altrettanto colpevole, allora si applichino punizioni analoghe! - - - - - aggiornamento post - - - - - Concordo!
Non si possono fare paragoni tra 2 stati in merito alle punizioni, ognuno ha il suo. Si può critica se la punizione sarà molto diversa rispetto a precedenti, ma non credo esistano. Sarà stato costretto, ma sapeva benissimo a che andava in contro. Se non ti stà bene prende e te ne vai. Se accetti e poi ti cattano, devi pagare le conseguenze.
Quoto, ogni paese ha la sua legislazione, di mio vien da pensare che una pena potenzialmente molto alta e parecchio certa sia un deterrente serio... ...Mentre un ma dai, hai fregato le regole consapevolmente...Però te la cavi in qualche maniera sempre é cmnq... Sia quello che ha creato un po' troppi squali, che han inquinato l'inverosimile, quando non sono stati responsabili giuridicamente di disastri anche dolosi.. E se la son cavata con le dimissioni e una buona uscita da 7 zeri...
Una pena certa, e per certi reati pesante, è senza dubbio un grandissimo deterrente. Se rischio 20 anni ci penso bene, se tanto so che finisce a tarallucci e vino lo faccio.
salute, il governo tedesco avrebbe "consigliato" agli alti manager VW di non recarsi in USA [h=1]Dieselgate, governo tedesco chiede a Ue ritiro Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade. Bruxelles valuta una procedura di infrazione[/h] Economia Le prime accuse erano arrivate quasi un anno fa, lo scorso febbraio dall’associazione ambientalista tedesca Deutsche Umwelthilfe, che in seguito a una serie di prove condotte in collaborazione con l’università di Berna sosteneva di avere riscontrato anomalie sulla Fiat 50. L'Ue sollecita risposte, pena possibili sanzioni di F. Q. | 16 gennaio 2017 3 Sono mesi che va avanti lo scontro tra Roma e Berlino sul caso emissioni. Oggi però dalla Germania, che aveva già inviato una lettera Bruxelles per sollecitare l’apertura di un tavolo di consultazioni per cercare di risolvere il disaccordo sull’esito dei test sulle auto Fca, è arrivata una richiesta ufficiale: il ministero dei Trasporti tedesco ha chiesto che per i modelli Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade sia garantito il richiamo per le presunte violazioni sulle emissioni. “I modelli testati sono Fiat 500, Fiat Doblò e Jeep Renegade”, ha detto il portavoce del ministro Alexander Dobrindt in conferenza stampa a Berlino rispondendo a una domanda. Sulla questione, poi, è intervenuta anche l’Unione europea, che ha anticipato la possibilità di intervenire in prima persona in caso di mancata risposta dell’Italia nell’ambito del processo di mediazione con la Germania. Tra le ipotesi di intervento di Bruxelles c’è anche la procedura di infrazione, come spiegato da fonti Ue.
Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo Economico, ha risposto così oggi su twitter alla domanda postagli da un utente: "Spiegatemi perché [MENTION=13598]carloc[/MENTION]alenda spreca tempo a difendere FIAT ora che ha l'HQ a Detroit, la sede in Olanda e paga le tasse in Inghilterra". Risposta di Calenda: "Provo a spiegartelo: perché da lavoro a circa 70.000 persone in Italia. A me sembra una ragione più che sufficiente". Fonte Carsitaly
diesel gate VW; scattano le manette in USA Assurdo che mentre gli USA speculano sulla industria europea i singoli stati dell'Unione si fanno guerra uno contro l'altro. L'Europa è finita, e questo costerà molto caro a tutti i paesi che ne fanno parte. Per inciso, i v6 diesel oggetto di attenzioni sono stati prodotti in Italia dalla VM. Tanto lavoro per tanti operai, tanti ingegneri e tanti fornitori.
Precisamente i futuri motori di Stelvio ora di Levante/Ghibli/Giulia Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
L'Europa non è finita...l'Europa é Finta!La Germania si deve solo vergognare per come si sta comportando! Oltretutto parlano proprio loro che con il dieselgate hanno fatto il botto! Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk
Al momento Giulia e Stelvio non montano quei V6. Hai notizie in merito per il futuro /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />?
l'"uscita" della Germania è davvero assurda /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> per ora sono gli unici ufficialmente colpevoli e chiedono di ritirare vetture dal mercato che fino a prova contraria sono in regola...... è chiaro che da parte del governo tedesco c'è la volontà di tirare su il loro prodotto, ma cavolo, abbiate un po' di decenza
