Ragazzi vi segnalo la possibilità di poter recuperare (con grosse probabilità di successo) in detrazione l'Iva non detratta sull'acquisto dell'auto per aziende e professionisti "di : Dott. Giuseppe Zambello da : studiumfori Con la presente si segnala l’opportunità di presentare un’istanza per il rimborso dell’Iva corrisposta in occasione dell’acquisto dell’autovettura e del sostenimento delle spese di gestione della stessa. Come a Voi noto, dall’anno 2001, l’Iva corrisposta in occasione dell’acquisto dell’autovettura è detraibile solo nella misura del 10% (il 90% rimane indetraibile), mentre è completamente indetraibile l’Iva assolta in occasione del sostenimento delle spese di gestione dell’auto (carburante, manutenzioni, riparazioni ecc.). Tale indetraibilità non dipende dall’esistenza di una norma a regime ma, bensì, da una proroga che di anno in anno viene rinnovata con la Legge finanziaria da ben venticinque anni (la prima limitazione alla detraibilità è stata infatti introdotta nel 1979). L’esigenza di una proroga annuale deriva dal fatto che la VI Direttiva CEE, entrata in vigore nel 1978, non consente l’introduzione di nuove limitazione alla detraibilità dell’Iva, fatta eccezione per limitazioni temporanee motivate da esigenze congiunturali. Ciò premesso appare evidente che la motivazione addotta dal legislatore nazionale per limitare la detraibilità dell’Iva relativa alle autovetture appare poco credibile; è mai possibile che esistano ragioni congiunturali che si protraggono per venticinque anni??? Crediamo di no! Sulla base di tali presupposti oltre mille imprese hanno già presentato istanza di rimborso e la CTP di Trento ha già disposto la sospensione del procedimento rinviando con ordinanza alla Corte di Giustizia UE l’interpretazione di alcune questioni pregiudiziali relative, per l’appunto, alla compatibilità della normativa italiana con quanto stabilito dalla VI Direttiva CEE. Si sottolinea che, ovviamente, l’esito dell’istanza di rimborso dipenderà dal pronunciamento della Corte di Giustizia UE in merito a tale questione; ciò potrebbe far nascere spontanea una domanda: per quale motivo non attendere il pronunciamento della Corte di Giustizia?! Le ragioni della necessità di presentare l’istanza quanto prima sono due. La prima consta nel fatto che la disciplina italiana consente di chiedere a rimborso l’Iva corrisposta fino a due anni precedenti alla data dell’istanza (qualora ne valesse la pena si potrebbe tentare di chiedere il rimborso dell’Iva corrisposta fino a quattro anni prima, attraverso un’interpretazione della norma “molto estensiva”). Ciò comporta che l’attesa della pronuncia della Corte UE potrebbe far scadere il termine dei due anni dal versamento, con conseguenti impossibilità di chiedere successivamente il rimborso. Il secondo motivo è rappresentato dal fatto che l’eventuale pronuncia favorevole al rimborso della Corte UE potrebbe essere limitata a coloro che hanno già presentato istanza di rimborso e, in caso di rifiuto espresso o tacito del competente Ufficio, abbiano istaurato il conseguente contenzioso tributario. LA PROCEDURA DI RECUPERO La procedura di rimborso è molto semplice e poco onerosa. Essa può essere esposta sinteticamente nei seguenti punti: 1. invio tramite raccomandata a.r. o consegna diretta all’Agenzia delle Entrate di una istanza di rimborso; 2. l’Agenzia delle Entrate può negare il rimborso rispondendo direttamente ovvero può negare il rimborso non rispondendo. Nel primo caso si hanno 60 giorni di tempo dal ricevimento del diniego diretto per citare in giudizio l’Agenzia delle Entrate, chiedendo al giudice tributario di disporre il rimborso. Nel secondo caso, trascorsi 90 giorni dal ricevimento della raccomandata da parte dell’Agenzia delle Entrate o dalla consegna dell’istanza di rimborso, è consentito citare in giudizio l’Agenzia delle Entrate con le stesse modalità del primo caso. 3. Nel ricorso dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale, contro il rifiuto espresso o tacito (che si forma decorsi novanta giorni) avverso l’istanza di rimborso, si proporrà una questione pregiudiziale di competenza della Corte di Giustizia CE. Nel caso, altamente probabile, di sentenza favorevole della Corte di Giustizia CE, le Commissioni Tributarie adite dovranno riconoscere il diritto al rimborso e disporne l’effettuazione. In caso di mancata esecuzione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, del rimborso disposto dalla Commissione Tributaria, occorrerà procedere al giudizio di ottemperanza dinanzi alle Commissioni Tributarie e/o al giudizio di esecuzione dinanzi al giudice ordinario. Dott. Giuseppe Zambello"
copia e incolla e invia alla commercialista...hehehehe grazie enrico ma "qualcuno" mi aveva già avvertito..:wink:
La questione è da tempo dibattuta... L'Italia sta portando avanti una norma provvisoria da ormai 30 anni... Credo che entro non molti mesi si arrivi ad un chiarimento generale sulla questione.... Al momento non si ha certezza di recupero. Bisogna aspettare che il Fisco si adegui alle indicazioni dell'UE. C'è anche da dire che se tutti chiedono il recupero dell'IVA si tratterà di una mancata entrata notevole per le casse dell'Erario. Poi se aggiungiamo la detraibilità totale dell'IVA per le auto nuove, ecco che per lo Stato la faccenda potrebbe diventare preoccupante. Se a tutto questo inseriamo anche il discorso IRAP... beh, c'è proprio bisogno di ridefinire completamente il sistema tributario italiano.
be se fosse o se andasse in porto a me dovrebbe dare indietro ben 18.000 euro di IVA...hehehehe... cambio la moto...:wink:
a mio papà dovrebbero ridare circa 10.000 euro ma non è solo questo il punto.... la macchina nuova si potrebbe prendere senza pagare l'IVA quindi 10.000 recuperati, altri 10.000 che si recuperano dal nuovo... alla fine in tanti cambieranno macchina (ho paura di un crollo dell'usato)
io potrei recuperare circa 13.000 perchè ho acquisto l'auto sia nel 2004 che ne 2005. e se deduco l'iva sul nuovo allora vado di 330xd sicuro:wink:
io ne ho comprata una nel 2004 e una nel 2006...hehehe...mi tengo i soldi e vado in australia un mese!!!!!..e cambio moto
Ragazzi, buone notizie !!!!!!!! http://www.ansa.it/opencms/export/m...associare/visualizza_new.html_1991927354.html http://finanza.repubblica.it/script...ews.tpl&del=20060914&fonte=AGI&codnews=141842 http://www.agi.it/english/news.pl?d...1-CRO-0-NF33&page=0&id=agionline-eng.ecotrade
bella storia....bella storia...madò mi immagino essere a credito di 18.000 euro...azz...che bello...un sogno...che diventa realta....hehehehehe
calmi, sono appena tornato da un convegno abbiamo parlato anche di questo.... in sostanza bisognerà anche vedere in finanziaria cosa decidono di fare (30 del mese) si dovrebbe poter recuperare il credito modificando la dichiarazione iva di quest'anno (da inviare entro fine ottobre) ma poi bisognerà modificare anche la dichiarazione dei redditi (la maggior iva detraibile si riflette nell'ammortamento dell'auto...) e cmq la detraibilità potrà arrivare al 50% in tutti i casi in cui adesso ci si detraeva solo il 10 (o meglio 15%) --- altro messaggio breve dal convegno: per le ditte meglio finanziamenti in banca piuttosto che leasing!
vabbe mal che vada 9000 ero "incasserei"....sempre meglio che niente...anche se fossero solo 1000 euro
la tua precisazione è giusta ma con auto del valore delle ns sai benissimo che la detrazione dell'iva non influirebbe sugli ammortamenti. infatti la max deducibilità ai fini IIDD delle auto è di 9.038 euro per cui il recupero dell'iva non influirebbe sull'ammortamento. per la misura del 50% di detrazione : di questo ne avevo sentiro parlare solo per carburanti non per acquisto auto. Cmq è sempre una bella notizia , fatti i conti io dovrei recuperare circa 13.000 euri , non male!!! i leasing sono stati martoriati dalla manovra bis effettivamente
si certo, ho buttato là due cose veloci :wink: oggi al convengo Refi si diceva di dedurre prudenzialmente cmq il 50% al massimo.... in effetti secondo me non è sbagliato (stiamo parlando delle categorie "normali" non del taxista) sui leasing.... beh, non so mica quante aziende decideranno ancora per i leasing, bisognerà pensarci bene ma mi sembra di aver compreso che sarà meglio con ogni probabilità farsi finanziare in banca visto che il finanziamento non sarebbe legato alla macchina con i benefici che derivano sul versante degli interessi passivi