Della scomparsa dell'interesse politico...

Approvata la discussione e sottoscritta la chiosa finale /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

Quando ero giovane io (non molti anni fa ) il "sentimento" politico era molto presente. Al liceo esistevano le fazioni e le discussioni erano sempre molto animate. Tutto ciò che era politica, dalla finanziaria alla politica estera, era argomento delle nostre assemblee.

Non parliamo poi della percentuale di giovani che si iscriveva ai partiti! Ricordo con piacere le prime partecipazioni alle elezioni, il volantinaggio, gli accordi con gli altri partiti.

Ci illudevamo di poter fare qualcosa di buono.

Oggi questo sentimento si è perso e quell'illusione svanita.

 

...forse perchè oggi sono è più interessati ad avere l'ultimo tel o griffe di grido....a vestirsi bene e seguire le mode...a divertirsi..ad aspirare a partecipare al Gf...al menefreghismo e altre cavolate che ai miei tempi non esistevano...

...io personalmente non ho mai seguito la politica in modo attivo,ma ricordo,come detto anche da Onaf,che avere un'idea politica era importante...

 

Io sono proprio un giovane, e spero di dare la mia opinione, difficile, su me stesso. Io non credo che (ovviamente fatte le molte dovute eccezioni di persone che non se ne importano proprio) ci sia qualche problema dei giovani, o che i giovani abbiano le coscienze troppo addormentate e lontane dalla politica, perchè alla fine la politica nasce con l'uomo, è una cosa naturale che in un gruppo di dieci esseri umani una buona percentuale si interessi alla cosa politica. Credo, invece, che sia la politica ad essere cambiata. Oramai è troppo piena di ragnatele che non permettono a nessun altro insetto, eccetto ovviamente a questi ragni schifosi, anziani e viscidi, di camminarci sopra o di tesservi altri fili sopra.

Proprio ultimamente parlavo con un mio amico riguardo il denaro pubblico da salvare (lotta all'evasione, meno sprechi, più responsabilità) e mi ha aperto gli occhi e mi ha detto, con lucido realismo, che è inutile fare tanta salvaguardia se poi questi soldi vanno a finire sempre nelle mani di pochi.

Conosco anche delle persone appartenenti ai due rami estremi, più su basi "fanatiche" che ideologiche e serie, (e coerenti aggiungerei) ma anche delle persone vicine all'uno o all'altro schieramento.

Devo però dire che chi ha veramente un pò di coscienza politica, e che non segue due correnti estreme, ce l'ha sempre con il cavaliere.

 

non penso che sia yuppismo...è che sono cambiati i tempi...ti faccio un esempio banale...ho vari cigini/e che hanno più o meno 16-18 anni,età paritcolare per tanti aspetti....con loro molti e vari discorsi...ma parlare di politica??non sanno cosa è ma sopratutto perchè a loro non gli va in tasca nulla...quindi,perchè interessarsi alla politica...

 

Mi iscrivo... Io non ho perso fiducia nel paese, ma in chi ci vive e chi lo governa.

L'Italia potrebbe funzionare perfettamente se solo riuscissimo a sfruttarla nel modo adeguato (il turismo in primis), purtroppo...

Ora scappo, ne riaprleremo!!!!

 

si perde l'interesse della politica perchè essa fa schifo, ora come ora

 

Mah, credo che se facesse schifo i giovani sarebbero motivati ad occuparsi di queste tematiche. Credendo in una politica migliore.

Io credo che la perdita di interesse è dovuta alla mentalità che si sta diffondendo già da qualche decennio. Oramai viviamo in un Europa abbastanza tranquilla e sviluppata. Oggi, sinistra o destra (a parte gli estremismi), non cambia poi tanto. In sostanza rimane solo una lotta mediatica per arrivare al governo. Di ideologia vera e propria ce n'è ben poca, rimane più quella storica. Ed è per questo che i giovani d'oggi in maggioranza non si interessano di politica. La restante minoranza invece diventa estremista di una o dell'altra parte.

Negli anni 60 e 70 la politica invece era ben movimentata. Un governo dietro l'altro. Più partiti e maggiori differenze ideologiche. Tutto questo ovviamente motivava molto di più i giovani ad interessarsi di politica.

Ma di certo quella non era una bella politica, ma un caos. Politici che sostenevano sistemi economici assurdi, partiti di tutti i tipi, estremismi vari...

Preferisco una politica più chiara, con traguardi precisi. Poi spetta a noi affidare il nostro voto al partito che riteniamo il più competente per raggiungere determinati obbiettivi.

Un po' come repubblicani e democratici negli USA, laburisti e conservatori nella Gran Bretagna ecc.

Su questo punto di vista un po' ci stiamo avvicinando con il PD e il PDL.

Purtroppo però in Italia non riusciamo ad avere una politica più trasparente e corretta. Una politica di pari opportunità. Non per niente abbiamo i politici più vecchi, i politici più pagati, politici raccomandati...

Qui dovremmo cambiare, ma chissà da quanti secoli funziona così.

 

C'è responsabilità dei partiti nell'allontanamento, o meglio, nel disinteresse dei giovani verso la politica?

Ieri sera a "l'ultima parola" il sindaco di Salerno ha mosso un vero atto d'accusa al suo partito: sostiene che il PD non è capace di parlare alla gente di cose concrete.

 

Ci può essere un distaccamento dal partito o dall'attuale esecutivo. Ma per quanto mi riguarda e riguarda le persone che frequento più assiduamente non c'è ne disinteresse e neppure mancanza di ideali.

 

Quoto. Diciamo che manca un collegamento tra politica ed elettori che non facilita nè la comprensione, nè l'accesso alla attività politica che, ad oggi, viene spesso vista come un lavoro vero e proprio e non come portare avanti istanze ed ideali.

Certo è che fare politica cambia con i tempi e spesso e volentieri si sentono persone che ritengono solo la "militanza" che facevano loro come meritevole e degna di nota, il che fa sorridere.

 

Sai, credo dipenda molto dal territorio di riferimento.

Per quella che è la mia esperienza, qui in Toscana, di politica ne parlano un po' tutti dai 18 anni in sù. Del resto l'università è molto politicizzata, quindi l'interesse lo cattura, bene o male.

Certo è che nessuno legge più nulla, molti parlano per sentito dire e si affidano a fonti di seconda o terza mano. Per non parlare della diffusa ignoranza di come funzioni il sistema politico italiano. Ma lì c'entra anche la scuola.

Probabilmente anche il vivere in un Paese dove quasi tutti hanno casa, macchina, plasma e cellulare aiuta il distacco dalla vita reale.

 

Eh... domande interessanti. Provo a rispondere.

Prima dei 18 vanno alle superiori/ ist. tecnico e vengono prima, nell'ordine (purtroppo, ai miei tempi era inverso l'ordine): 1) playstation/wii 2) motorino 3) gnocca 4) shopping.

Poi, ripeto, nessuno legge più nulla, a parte la rosea per il fantacalcio. Roba da mettersi le mani nei capelli. Non a caso ci sono programmi come la pupa e il secchione.