A volte mi chiedo quali siano i criteri che prendono in considerazione le aziende per selezionare il personale o stringere collaborazioni con agenti che devono rappresentare il brand col cliente. Molto probabilmente in una azienda medio grande ci sarà una figura professionale che si occupa solo di questo, se non addirittura un team. Ecco, possibile che non si faccia caso a dei particolari che lasciano basito me che non sono certo un esperto di PR o comunicazione? Vado nello specifico. L'altro giorno avevo un apuntamento per ricevere un agente di una multinazionale francese di cui non faccio il nome ma che tutti conoscete sicuramente e di cui avrete comprato qualche prodotto almeno una volta. Mi si presenta un tizio sulla trentina, boxer che fuoriescono di qualche centimetro dai jeans, palestrato con pullover senza camica e grande scollo a V (fuori c'erano -6C°, neanche tutto questo caldo), orecchini di vario tipo tra cui uno che non era sul lobo ma sulla parte anteriore dell'orecchio. Un albero di natale insomma. Mi chiedo: è possibile che un'azienda che spende milioni in ricerca, in marketing e in pubblicità caschi in modo plateale su queste cose? Non dico che conti solo l'apparenza, che la forma sia più importante dei contenuti, però a me una situazione del genere mette a disagio. Anche perchè fondamentalmente si sta parlando di lavoro e di soldi. A me una persona così da l'idea di frivolo e poca solidità, di riflesso il solito ragionamento lo applico all'azienda che rapresenta. Mi metto nei panni del'azienda: non interessa vendere? Non è proprio interesse far si di non cadere in errori così pacchiani da poter creare disagio nel potenziale acquirente? E faccio notare che io sono uno dei più giovani tra i miei colleghi e che l'ambiente è conservatore, ci sta anche che qualcuno non gli abbia comprato nulla.
Trovo interessante il topic e lo seguo :wink:. Se posso postare l'azienda in cui lavoro oramai da 2 anni, fa parte di una holding in nord italia e si occupa di grafica. Più o meno conta sui 200 dipendenti tra operai ed impiegati, e ritengo che ci siano troppe persone che non meritano il corrispettivo che prendono in base a quello che realmente fanno e dall'altra parte ci sono persone che fanno anche troppo e non prendono un giusto corrispettivo a mio avviso. L'unico modo per fare strada è allearsi con i raccomandati che ci sono in azienda schiacciando così gli unici lavoratori onesti. Conta l'apparenza per fare strada, ingraziarsi il capo fare il brillante e lavorare il minimo possibile perchè a fare straordinari non ti premia nessuno se non sei dentro nel "giro". Io mi sento un po tra quelle persone raccomandate, e la mia posizione non è dettata solo dal mio operato bensì da conoscenze interne /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Io non parlo di relazioni all'interno dell'azienda. Io intendevo chi, a vari livelli, rapresenta l'azienda ed è l'interfaccia col cliente. Ormai sono passati anni e non so più se sia così, ma delle volte ho sentito a casa mio zio, che è stato dirigente di alto livello sia per Renault che per il gruppo PSA, alterarsi in modo esagerato perchè aveva trovato ad esempio in qualche filiale un venditore o impiegato con l'orecchino. Oltre ad una serie di altri comportamenti che aveva bandito, non frutto di raffinate analisi di marketing, ma dettate dal saper vivere.
magari lo conosco allora il nostro capo è molto selettivo su queste cose: tutte le persone che nel nostro gruppo sono a contatto diretto con le persone devono essere vestite in modo decoroso, essere gentili e possibilmente parlare un buon italiano.. non sapete quante volte l'ho visto incazzarsi come una iena con chi non seguiva queste semplici ma fondamentali regole..
ah cavolo, scusami per la figura sì, sono consulente alle vendite in una delle più grandi concessionarie Renault della Lombardia da ormai quattro anni.. e tante volte penso che se BMW fosse esigente nei confronti dei loro rivenditori come lo è Renault con noi, avrebbe una rete di concessionarie di prim'ordine :wink:
Per lo stesso motivo per cui non credo che tutti i venditori ferrari viaggino con una 456 italia. Credo che uno si scelga la propria auto su mille parametri che non sia solo il risparmio in fase di acquisto o di tagliandi (specialmente se la macchina non e' un bene strumentale alla propria attivita')
Figurati, no problem. :wink: Lui era abbastanza fissato con la forma, l'educazione, ecc. Forse oggi c'è più formazione su come convincere il cliente a comprare, ma in tanti ambiti le buone maniere e l'etichetta sono carenti.
Anche mio zio quando non lavorava più e non aveva l'auto aziendale comprava BMW. Probabilmente perchè conosceva l'ambiente.
perché la serie 3 Touring la fa BMW e non Renault :wink: hai ragione da vendere.. oggi chiunque può fare il venditore di auto, è uno dei settori più spuxxxxnati (forse peggio di noi ci sono solo gli assicuratori senza offesa)..