Grazie, ho tentato di dartene una anch'io per aver riesumato il thread, ma mi è ancora impossibile. Sono d'accordo, tutti capolavori, che ho riscoperto con molto piacere. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Io invece sto quasi finendo La verità sul caso Harry Quebert: ve lo consiglio vivamente, davvero bello e avvincente, un piccolo capolavoro di un autore che non conoscevo :wink:
Appena finito di leggere "Open" la biografia di Agassi....interessante....a breve inizio Le avventure di Huckleberry Finn, di Twain....
letto uno dietro all'altro "Ringrazie che sei vivo" e "Gli Sciacalli" di Urban Waite. Consigliatissimi a chi ama un po' di azione con traffico di droga e mafie americane sullo sfondo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
letti anche due gialli/polizieschi/investigativi... "L'anima del Male" di Maxime Chattam e "Amnesia" di Jean-Christophe Grangè. Bellissimi e belli intricati...il primo anche molto crudo. Inoltre rispolverato due vecchi amori (ho avuto 35 gg di gesso /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ): "L'acchiappasogni" e "Blaze" di Stephen King (il secondo edito come Richard Bachman).
Poi... "La Profezia" di marco Buticchi...un thriller "parallelo" tra medio evo e giorni nostri, con sfondo templare-massonico. Ottimo! "New York Brucia" di La Pierre e Collins...thriller a sfondo terroristico; carino e avvincente ma decisamente troppo politically correct nei confronti delle istituzioni. "Una stanza nel buio" di Nicci French...thriller/giallo piuttosto carino e scorrevole, anche se il tema è bello pesante. "Anime Nere" di Gioacchino Criaco...storia della mafia della Locride, davvero super-consigliato. Più i soliti 3 libri di Bernard Cornwell con cui ho finito la saga di Excalibur. Sempre un grande anche se non è la sua saga più riuscita (secondo me). non avendo la TV ed essendo stato senza connessione fino a settimana scorsa, avevo la media di 300 pagine al giorno /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Cosa stiamo leggendo! Si, era obbligato dal padre con metodi alquanto discutibili...un tipo strano!! Aveva inventato una specie di macchina lanciapalle! Sent from my iPhone using Tapatalk
sembra davvero incredibile. si tende a credere che una persona che ha fatto di uno sport la propria ragione di vita, sia entusiasta di ciò che sta facendo.
capita a tutti di andare in Alto Adige. soggiorniamo in albergo, mangiamo al ristorante, chiediamo informazioni... quanti di noi non hanno mai pensato "cavolo, siamo in Italia, perchè non mi capiscono"? oppure "pretendo che il cameriere sappia spiegarmi nella lingua nazionale cosa c'è in un piatto" oppure "devo usare google translate per chiedere dove si trova un'edicola"? io faccio mea culpa e lo ammetto: mi è capitato di fare delle considerazioni del genere, sicuramente superficiali. poi cerco ovviamente di autoassolvermi pensando che nessuno a scuola mi ha insegnato perchè a nord di Trento si parla tedesco, perchè se hai un'inflessione romana (a volte mi capita, maledetti quei 2/3 anni che c'ho vissuto) la gente ti guarda male. perchè tutto questo pippone, direte voi. ho appena finito di leggere il secondo romanzo di Lilli Gruber ("tempesta"), dopo aver letto il primo ("eredità"). definirlo romanzo è corretto ma non esaustivo, perchè i personaggi sono reali (e sono gli avi della Gruber) ma la loro storia è raccontata attraverso dialoghi verosimili ma inventati. la Gruber non ha una capacità narrativa fenomenale, si vede che è giornalista e che utilizza il registro linguistico che le è più familiare ma quando racconta la storia della sua famiglia lo fa descrivendo benissimo i luoghi e le emozioni provate dai personaggi dell'epoca (i romanzi sono ambientati nella prima metà del novecento). quello che le riesce meglio, però, è la descrizione del clima politico dell'epoca (e ritorniamo alla formazione professionale dell'autrice) e alle conseguenze che la storia politica del sud-tirolo ha avuto sulle persone di quei luoghi, che sono stati, in un paio di secoli, prima tedeschi, poi austriaci, poi italiani, di nuovo tedeschi e di nuovo italiani. pensandoci bene, mi sembra normale che o ci si attacca alle proprie tradizioni con ostentata ostinazione o si rimane vittime di una crisi d'identità che può portare a conseguenze anche drammatiche. non voglio farla lunga. consiglio la lettura di questi libri non tanto perchè stiamo parlando di opere letterarie eccezionali quanto perchè considero la conoscenza di storie del genere un tassello necessario nella formazione individuale di ogni italiano. a differenza di tanti volumi di storia dell'Alto Adige che prendono polvere nelle biblioteche, questi almeno sono di facile lettura /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
l'impressione che si ha soggiornando in Alto Adige e proprio quella di andare in un altro mondo. Non ho letto i libri della Lilli,ma credo troverei conferma delle impressioni che ho avuto in dodici anni di frequentazioni estive delle valli Altoatesine, in verita' io frequento le zone dove parlano il Ladino, li non si sentono Italiani ma neppure Austriaci.. sono orgogliosamente una etnia autoctona e unica. Devo anche ammettere che come Lombardo hanno un occhio di riguardo e sono cordialissimi. Non pensare siano molto scocciati dai romani, detestano i tedesci e gli austriaci perche' sono molto piu' taccagni degli Italiani.. La prima sensazione che si ha e' di comunita' con un altissimo grado di coesione e che il rispetto dell'ambiente viene comunque prima delle considerazioni economiche,hanno sicuramente la fortuna di paesaggi unici,ma sanno anche mantenere il territorio (le dolomiti sono per loro natura franose,vi immaginate se fossero in altre aree geografiche italiane?). Qualcuno dira',si vabbe si tengono quasi tutte le tasse nel territorio... capirai la fatica. Io non ho difficolta' a dire che ho un enorme ammirazione per queste popolazioni,hanno un senso del pubblico che ci e' sconosciuto e contemporaneamente una forte individualita'.
Cosa stiamo leggendo! Quando ti ritrovi, con un freddo del demonio, a sorpassare un ragazzino in bicicletta coi lederhosen corti e senza calze, è allora che ti rendi conto di aver sconfinato in Südtirol. E ti senti bene.
Ragazzini in bicicletta in mezzo alla neve non ne ricordo ma in un anno di militare a Bolzano al comando alpino ho apprezzato un modo di fare e di pensare che se fosse così in tutta Italia altro che Germania locomotiva d'Europa. Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk
Ho pensato la stessa cosa ieri /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> saluti da Brunico /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Assolutamente consigliato per i milanesi 40-50 enni, questo libro (nel caso non l'avessi gia' scritto) http://www.ibs.it/code/9788875638481/besola-riccardo/operazione-madonnina.html
Ciao a tutti! Io in questo periodo sto rileggendo tutto il ciclo di Dune. Amo la cara vecchia fantascienza dei vari Asimov, Arthur C Clarke, ecc.