umm..io penso invece che proprio tu non mi abbia capito nonostante abbia ribadito la stessa cosa tre volte,forse mi sono espresso male,ci riprovo un pochissime parole: io non spero nulla,non ho motivi per sperare!...non escludo l'esistenza di cio che non posso ne capire,ne vedere!quindi,non sto sperando niente...sono semplicemente aperto a nuovi orizzonti anche se non li vedo perchè sono lontani!non ho bisogno ne di false speranze e ne di vere certezze per credere a qualcosa!..tutto cio a cui credo,è ragionato!quindi non puoi motivare con una mia "illusione",perche cosi non è!
prechè l'uomo lo fa dall'alba dei tempi...e si chiama religione,di cui non si puo parlare!fa parte della vita pure questo,credere in qualcosa per alleviare il corso di questa!..ma..io pur non escludendo..non sono cosi!:wink:
Ho capito!:wink:se leggi bene il mio messaggio,dopo la parola speranza,c'era infatti la parola "possibilità",che forse ti è sfuggita! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Cosa c'è dopo la morte? Secondo me quello che c'è prima della nascita... chi riesce a ricordarlo? Non si è, punto, gli unici pensieri che possiamo avere sono quelli che possiamo portare avanti durante la propria vita... Entità divine? Tutti ne parlano, ma chi le ha mai viste, veramente? Non potrebbero rivelarsi, e non tormentare l'uomo che si pone lo stesso interrogativo da milioni di anni? Insomma, ci abbattiamo col pensiero della morte, ma una volta sopraggiunta, son sicuro che non tormenterà più nessuno...
Ho pensato a lungo prima di esprimere un mio pensiero in questo 3d. Domandarsi cosa c'è dopo la vita è un esercizio che inevitabilmente porta a confrontarsi con la religione e con quella che è la parte più intima e personale del proprio credo. Sono cresciuto in una famiglia cattolica, ho frequentato da ragazzino scuole cattoliche, ho avuto un professore di filosofia che era un religioso benedettino. Per la mia innata curiosità mi sono sempre interessato in modo critico al pensiero umano e in particolar modo alle origini delle religioni. Questo percorso mi ha condotto verso l'agnosticismo; molti di voi sanno che non credo anche se ho un profondo rispetto per quelli che hanno trovato nella fede il conforto. Penso dunque che dopo la vita non ci sia nulla e penso anche che immaginare un Dio a propria immagine sia un atto di superbia da parte dell'uomo derivante da una visione antropocentrica del mondo. Credo inoltre che spiegare l'esistenza del mondo come un atto di Superiore Volontà sia necessario per dare una ragione, che altrimenti non troveremmo, a quello che ci circonda.
Purtuttavia, aggiungerei che pochissimo sappiamo sulla storia dell'uomo che diverse religioni fanno cominciare solo poche migliaia di anni fa. La domanda all'origine del post è stata sicuramente la molla per i primi popoli che hanno indagato il quesito in modo pratico non limitandosi a quello teorico. Prima dei sistemi religiosi l'approccio sciamanico è stato quello che ha permesso di sperimentare che qualcosa di "sottile" perdura oltre la morte fisica. E non solo... hanno iniziato a sviluppare tecniche per comunicare con l'oltre in modo più o meno funzionale, con motivazioni più o meno nobili, non sempre spinti dalla paura quanto dalla curiosità che contraddistingue la nostra specie. Oggi siamo convinti, chi più chi meno, di vivere negli anni del massimo progresso... e se invece fossero già state Ere magari più evolute? Non è così difficile pensarlo, soprattutto dal punto di vista spirituale. Curiosamente più le popolazioni studiate dall'archeologia sono antiche, più avanzate ed estese le loro cognizioni astronomiche e i computi temporali. Pensate allo zodiaco di Dendera, ai sistemi dei Maya o ai Sumeri. Eppure pare non avessero i computer, almeno per come li immaginiamo noi. Non reputo impossibile immaginare una storia laica della spiritualità umana di cui le religioni sono solo una tappa, e non sempre purtroppo corrispondente alle fasi più evolute, non ostante le buone intenzioni iniziali.
Concentrandomi su quella che è la vita provo un senso di forte angoscia e di disorientamento. A volte mi concentro intensamente e mi chiedo: se la vita continuasse come potrei vivere per l'eternità? Non mi annoierei? Cerco giustificazioni e mi chiedo: se continuassimo a vivere? Poi penso perchè di quando ero neonato non ho ricordi? Secondo me il Mondo è grande perchè il tempo è piccolo...
per me no non ti annoieresti sicuramente per 2 fattori importanti il primo è che non ricorderesti come non ricordi la tua vita quando eri neonato il secondo fattore è la mutevolezza di fatti personaggi e luoghi e questo è un dato imprescindibile.
annoiarsiiiii!!!! se continuano a fare una m ogni 8/9 anni e il restailing ogni 2/3 come fai ad annoiarti!!! e se continuano a nascere piu donne che uomini come fai ad annoiarti... questa vita è fantastica dai.... nn scherziamo!!:wink::wink:
Questo è probabile ma al sol pensiero di immaginare una vita noiosa eterna rabbrividisco e sto male per giorni.
io no, troverei e trovo sempre qualcosa in cui impegnarmi e lì la noia sparisce non sò neanche cosa sia.......e poi basti pensare le donne, i motori, i figli.....e cos'è la noia? per me non è cosa per noi uomini è + patrimonio del gentil sesso...:wink:
Beato te Daniele. Non hai paura, in seguito alla morte, di perdere la memoria dei tuoi cari? Io sto troppo male a pensarle certe cose.
Ti ringrazio per la rep e appena posso ricambio volentieri, in realtà questo topic da me aperto qulache tempo fà voleva fotografare un mio stato di anzia a seguito di un intervento di poco conto ma con anestesia totale di litotrisia in uretroscopia poi eseguito in Aprile. Cosa c'è nell'aldilà vuole porre un quesito a cavallo trà la realtà razionale e realtà irrazionale ed è dedicato a tutti coloro hanno bisogno di porselo in virtù anche di interventi di anestesia totale che secondo me sono per eccellenza il punto di transizione. Per rispondere alla tua domanda non è che io non ho paura di perdere il contatto con i miei cari; ho paura eccome, solo che io creo nella mia mente un modello di vita ultraterrena confacente alle mie esigenze e così riesco a superare questo dannato quesito........mi piacerebbe sviluppare ancora il discorso ma ora son costretto a troncarlo.
Ho letto con molto interesse il tuo intervento, immedesimandomi nel tuo status, cosa che posso fare agevolmente dato che provo le tue stesse sensazioni.
Sei molto giovane e non prendere troppo le cose sul serio, la vita è anche fatta di superficialità, devi fare molta attenzione a non farti mia coinvolgere in discorsi che restano nella tua mente, esplicita quanto puoi + che puoi con le persone che hai intorno a te mai chiuderti in te stesso. La noia è sempre in agguato l'unico sistema pr sconfiggerla è non credere mai che possa prendere il sopravvento sulla tua persona.