Secondo me esiste un Dio, la perfezione della terra, l'intersezione degli eventi e tanti altri misteri ad iniziare dal Big Bang non sono per me naturali, anche se la scienza da una spiegazione a tutto; d'altro canto la fragilità di questo mondo e l'equilibrio della sua esistenza apre scenari ancora irrisolti e domande a cui non si vuole o non si può dare risposta: "siamo soli?". Condivido la gioia di essere uomini. Purtroppo le ingiustizie che accadono quotidianamente ci creano disordine mentale ma questo non deve farci desistere dal credere! l'uomo ne ha bisogno per vivere! Condivido e aggiungo siamo sicuramente fortunati per tutto quello che abbiamo e questo ci deve far riflettere. Io credo in una reincarnazione dopo la morte perchè penso che le anime non si distruggono, il mio pensiero mi aiuta a vivere con serenità!
Cassazione: dare del gay è un reato La Suprema corte: basta denigrazioni nei confronti degli omosessuali. Si rischia una condanna per ingiuria Giudici di Cassazione (Garufi) MILANO - Dare del gay ad una persona è reato: la Cassazione dice basta alle denigrazioni nei confronti degli omosessuali e ricorda che tale condotta può sfociare in una condanna per ingiuria. La Suprema Corte affronta l'argomento nell'ambito di un procedimento, aperto nei confronti di un 71enne che, in una lettera aveva offeso un uomo ricordandone «il suo essere gay» in riferimento a una vacanza che il destinatario della missiva aveva fatto in montagna con un marinaio e il suo allontanamento da un club sportivo frequentato da ragazzini. Il tribunale di Ancona, in sede di rinvio (durante il primo processo d'appello l'imputato era stato assolto, ma il verdetto era stato annullato dalla Cassazione), aveva condannato il 71enne a 400 euro di multa per il reato di ingiuria, rilevando che le espressioni usate dall'imputato nella lettera «esprimevano riprovazione per le tendenze omosessuali del contraddittorie e un inequivoco ed intrinseco intento denigratorio riferito all'allontanamento da un luogo frequentato da minori. La prima sezione penale della Suprema Corte, con la sentenza 10248 ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato contro la sentenza di appello bis, rilevando che «correttamente» il tribunale di Ancona ha «svolto la sua funzione inquadrando per un verso il termine 'gay' utilizzato nella lettera agli episodi che la sentenza annullata aveva omesso di considerare, la vacanza con il marinaio e l'allontanamento dal club frequentato da minori e valutando le ulteriori accuse, presenti nella missiva ritenuta offensiva, come denigratorie, con giudizio di merito, logicamente motivato». Nella lettera, infatti, l'imputato accusava anche la parte offesa di sottrazione di documenti pubblici dagli uffici municipali di Ancona, nell'ambito di una abusiva cancellazione di contravvenzioni, nonchè di aver favorito in un concorso pubblico la nipote dell'imputato. Per la Cassazione, il ricorso dell'imputato non può essere accolto neanche in relazione al fatto che tra le parti esistevano »rapporti tesi«, che avrebbero potuto, secondo il ricorrente, portare al riconoscimento della scriminante della provocazione: ciò, si legge nella sentenza, »è in contraddizione con il tempo trascorso rispetto ai fatti indicati come provocatori, poichè una lettera inviata dopo un giorno da essi, col corollario del tempo necessario per concepirla e scriverla, escludono in radice il concetto di immediatezza«. (Fonte Agi) 16 marzo 2010(ultima modifica: 17 marzo 2010)
processo alle intenzioni lui ha detto che SARA' gay........e non che E' gay:wink: p.s. siamo OT nell'OT.....
Ok, sabato prossimo al Plastic, espio. Comunque spero solo che il paradiso non sia di ispirazione cattolica, altrimenti nel caso dovessi finirci, mi sentirei un po' solo senza tutti i miei amichetti dall'indibbia immoralita'.
si può vivere serenamente anche pensando che ci si spegne e basta....basta godersi la vita che si ha :wink:
Sicuramente il giudizio divino...e poi da lì: INFERNO (pe molti), PURGATORIO (per molti), PARADISO (per pochi).
QUANT' E' BELLA GIOVINEZZA CHE SI FUGGE TUTTAVIA ! ChI VUOL ESSER LIETO ,SIA: DI DOMAN NON C ' E' CERTEZZA Siete giovani e fate bene. Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia : di doman non v'è certezza. Lorenzo dé Medici.
A dodici anni ho passato due settimane praticamente in bianco, logorato dalla paura e da uno spaventoso senso d'ansia nel ventre. È cominciato come credo capiti a tutti, quando di colpo ci si rende conto della realtà, e credo che a me come ad altri sia successo in questa età. Disteso sul letto cercando di prendere sonno dopo una giornata spensierata, un pensiero confuso ha cominciato a farsi largo tra gli altri, poi, violentemente, è diventato nitido, terribilmente nitido. In quel momento è cambiato tutto, ma non riuscivo ad accettarlo, rimanevo sveglio a pensare e a piangere. Nemmeno la religione riusciva a confortarmi, poi, passato lo "shock" se così si può chiamare, ho cominciato a provare sollievo, interpretando la religione cristiana nella maniera che più ritenevo probabile. Credo che qualcosa esista, credo che verremo giudicati per le scelte e le azioni compiute in vita, ma oltre a ciò non mi sento di supporre altro. È la prima volta che ne parlo con qualcuno, forse anche per questo è stato più difficile, ma spero di averlo espresso in una maniera comprensibile.
Comprendo e condivido i tuoi timori Flaviano per me oggi + di un tempo si affaccia questo pensiero ricorrente, non riesco a cacciarlo, almeno per ora.
quoto. A me già pesa questa di vita, figurati se ho voglia di viverne un'altra. Con la sfiga che ho potrebbe anche essere peggiore .